domenica, febbraio 19, 2006

20: "lui tornerà dall'inferno!"


Le truppe di Mikeros attaccano senza esclusione di colpi. Il loro obbiettivo non è però Berlino, stavolta.
I soldati di Yuri Caesar impegnano quelli di Rigarn nel Nord Europa. La battaglia è violenta quanto ingiustificata: gli attacchi di Caesar sono tesi a colpire piccoli presidi militari di Rigarn, provocare il massimo dei danni e ritornare indietro. La base operativa di queste truppe d'assalto di Caesar non è però a Roma come il resto del suo esercito. I soldati che hanno impegnato gli eserciti di Rigarn tornano infatti al largo della costa spagnola, scomparendo dai radar.



Il dottor Kabuto guarda la scena dagli schermi della Fortezza delle Scienze senza riuscire a capire. Sono passati tre giorni dall'attacco che Yuri Caesar ha mosso contro Berlino e, in questi tre giorni, sembra sia scoppiata contemporaneamente una sorta di guerriglia civile tra gli stessi Generali di Mikeros. Koji si chiede se la presenza dell'Armata Mazinger abbia ancora un senso, con tutto quello che improvvisamente sembra stia succedendo.
A rispondere alla sua domanda, è una ripresa su Roma dove truppe di mostri combattenti si stanno ammassando in quello che sembra un grande esercito.
Sgradito come al solito, Blocken appare sugli schermi della Fortezza, spiegando che quello che sta radunando le truppe è il diretto sottoposto di Caesar, il Comandante Akilleus un guerriero temuto e dalla straordinaria potenza. Il pilota di Zeta nota ancora una volta quanto il gerarca sia informato sulle figure chiave e le tattiche del loro esercito nemico. Come al solito, il Conte non sembra voler cogliere l'allusione, attribuendo tutto a un servizio di spie molto efficiente.
Blocken è abbastanza convinto che Caesar stia preparando la sua mossa. Gli eventi passati danno da pensare che anche i Generali di Mikeros siano in qualche modo al corrente della costruzione di Demonica.

La discussione viene interrotta improvvisamente da un allarmatissimo dottor Daimoni, a bordo del Drago Spaziale, tornato suo alla fine del precedente scontro. Le immagini che vengono inviate alla Fortezza, inquadrano Rain X1, che sta correndo fuori dall'area berlinese tenendo stretti Shiro in una mano e Goro in un'altra.
Daisuke e Koji partono immediatamente all'inseguimento, a bordo del Grendizer e di Mazinger Zeta. Kabuto chiede a Sanshiro e Maria, gli unici due rimasti fra i piloti nella Sala di Controllo, di partire a loro volta. E' appunto più una richiesta che un comando: dalla sua voce traspare chiaramente la profonda preoccupazione e il panico per l'incolumità del figlio. Sanshiro, che ancora non riesce a provare la minima stima nei confronti del Direttore della Fortezza, non obbedisce all'ordine e si ritira nel suo hangar per continuare le sue "meditazioni" al bordo del Gaiking.

Salita a bordo di Minerva X, Maria inizia immediatamente a scandagliare le menti dei due ragazzi, per non perdere il contatto con loro e al contempo tranquillizzarli.
Con sua somma sorpresa, però, i due non appaiono assolutamente preoccupati. Maria viene a scoprire la verità molto prima che la scoprano Koji e Daisuke, atterrando coi loro robot davanti all'attonita Rain X1.
Non appena i due puntano verso la Machinebeast l'Iron Cutter e lo Screw Smasher Punch, Shiro e Goro iniziano a gridare qualcosa che li lascia per un attimo completamente attoniti.

Stavamo solo giocando!



Rain X1 con gli occhi pieni di vergogna, chiede scusa a Kabuto, assicurandogli che non intendeva fare nulla di male ai due bambini. Koji, dal canto suo, vedendo per la prima volta una Machinebeast parlare, non riesce a trattenere un moto di sorpresa. Poi, non appena i due bambini sono stati posati a terra, Mazinger Zeta avanza per poggiare una mano sulla spalla di Rain X1, che scappa come in preda a un'imminente crisi di pianto che non potrà mai esistere. In quel momento Maria, senza nemmeno aver bisogno di scrutare troppo la mente della gigantesca creatura, si rende conto di quanto sia identica a un essere umano.

Sullo Skylar, Pete Richardson rimprovera con sarcasmo la stupidità dei due bambini, nel'essersi fidati di una Machinebeast. Koji e Daisuke, arrabbiati per le sue parole, gli fanno notare senza mezzi termini come la sua abilità sia così scarsa da non avergli solo fatto perdere l'occasione di pilotare il Gaiking, ma anche lo Skylar stesso in un momento di emergenza come l'attacco di Caesar tre giorni prima.
Se hanno preferito perfino Sanshiro a te, nel pilotare quel coso, non devi valere davvero nulla, infieriscono. L'americano si chiude in un offeso silenzio e torna alla sua base senza commentare.

Koji, a bordo del Pilder, segue Rain X1 dopo aver riportato alla Fortezza i due bambini.
Rain è seduta per terra, appena fuori Berlino. E' ancora piena di vergogna per il malinteso e, non appena vede Koji, inizia di nuovo a scusarsi imbarazzatissima, tornando a dire che mai e poi mai avrebbe fatto male ai suoi due amici. Koji le dice che non c'è nulla di cui preoccuparsi e i due, una gigantesca e l'altro minuscolo iniziano a parlare.
Koji sente il sangue gelarsi. Rain dice che aveva 11 anni, l'ultima volta volta che ha festeggiato un compleanno. Quando il pilota di Zeta le chiede cosa sia successo, Rain risponde che il Fuhrer (il modo in cui chiama Blocken e che non manca di strappare un fremito al giovane Kabuto) aveva bisogno di lei.
Così, suo padre l'ha trasformata in una Machinebeast.
Koji non fa in tempo a riprendersi dall'orrore che Heinrich e alcuni soldati di Blocken arrivano sul posto. Heinrich si scusa in tutti i modi con Koji dell'incidente diplomatico successo, sincerandosi che la collaborazione dell'Armata Mazinger non verrà a mancare per questo. Dopo averlo rassicurato, Koji gli chiede a bruciapelo se lui sia il padre di Rain X1.
Heinrich si immobilizza per un lungo attimo, in cui il silenzio tradisce tutto l'imbarazzo e il dolore accumulato negli anni.

Alla fine, Rain X1 si alza, dicendo semplicemente "No, non lo sono". Heinrich rimonta sulla sua jeep e fa un saluto molto affettato verso Koji.
Dopo qualche minuto di silenzio, stupefatto da quello che ha scoperto, il pilota di Zeta torna alla base.



Alla Fortezza delle Scienze, intanto, il dottor Kabuto sta rimproverando aspramente Shiro e Goro per l'imprudenza dimostrata. I due bambini si difendono semplicemente dicendo che Rain è una loro amica e torneranno a giocare con lei ogni volta che lo vorranno, senza che nessuno possa impedirglielo. All'arrivo di Koji, il truce Direttore della Fortezza sta facendo notare senza mezzi termini che Rain X1 è una Machinebeast al servizio di un regime totalitario che presto si troveranno a combattere e che, proprio per questo, non sarà improbabile ritrovarsela contro molto presto.
I bambini sembrano impazzire a questa notizia: ognuno die due (uniti come lo sono mai stati) dice che non permetteranno che venga fatto del male alla loro amica.
Daisuke protesta contro l'atteggiamento del professore nei riguardi dei due bambini: hanno sbagliato, ma non è il caso di spaventarli con la guerra che verrà. La discussione tra i due si accende, finché un esasperato Daisuke non chiede al Direttore se già non gli sia bastato crescere due psicopatici ossessionati dalla battaglia, come Tetsuya e Jun. Il dottor Kabuto si irrigidisce, facendo fatica a controllarsi. Koji, di rimando dice che in questa guerra c'è bisogno di tutti e, se Shiro e Goro si dimostrassero in fututro abili piloti, anche di loro.
Daisuke già fatica ad accettare Hikaru nel corpo piloti... l'idea di Goro non è per lui nemmeno lontanamente pensabile. La sua paura è che anche il suo fratellino adottivo diventi in futuro un fanatico della guerra come lo sono molti alla Fortezza.
I due bambini vengono puniti dai Koji e Daisuke in modo diversi: a Shiro viene detto che sarà confinato per una settimana nei suoi appartamenti, senza vedere nessuno nè giocare a Dodgeball nei simulatori. Daisuke, non credendo in vie troppo dure, manda via Goro facendosi semplicemente promettere che non sarà più così avventato.

Koji rivela al padre quello che ha scoperto. Per Kabuto, il fatto che Rain X1 sia molto più simile a un mostro di Mikeros che a una Machinebeast non serve molto ad alleggerire la questione.



Sanshiro, nel frattempo, inizia a preoccuparsi molto. Le sue "immersioni" nel Gaiking sembrano fare tutto a parte rilassarlo. Ogni volta che passa prolungati momenti a concentrarsi sul suo robot, la rabbia e la voglia di distruggere sembrano farsi spazio inesorabilmente in lui. Quando, in preda a una crescente rabbia distruttrice, si ritrova a un passo dal muovere la leva di comando del robot per liberarlo, decide di interrompere le meditazioni e di parlare con il dottor Daimoni, a bordo del Drago Spaziale.
Dopo l'ennesima schermaglia con Pete, Sanshiro riesce a ottenere di parlare a quattr'occhi col dottore, chiedendogli molto seccamente se, per lui, è possibile che il Gaiking sia capace di sviluppare una coscienza propria o alterare in qualche modo quella del pilota. Daimoni rimane esterrefatto e preoccupato alle parole del suo pupillo, non riuscendo a capire cosa stia dicendo.
Quando Sanshiro gli chiede chi altri si è occupato dello sviluppo del Gaiking insieme a lui, Daimoni risponde rivelando che i progetti iniziali sono stati ideati da uno scienziato che al tempo collaborava in segreto con il governo degli Stati Uniti, un uomo che al tempo si faceva chiamare Dottor Hell.

Maria intanto, nel simulatore prende alcune lezioni da Grace per pilotare uno degli Spacer: il sistema di pilotaggio di Minerva X è estremamente particolare e la ragazza vorrebbe avere familiarità con il sistema di comando manuale di un qualunque mezzo, per non trovarsi in difficoltà. Intanto Grace le chiede se la scelta di aver pilotato il Drill Spacer invece del Nessack non abbia intaccato in maniera grave i suoi rapporti con Sanshiro. Maria non riesce a dare una risposta troppo rassicurante: effettivamente la delusione e lo scoramento del pilota del Gaiking è visibile perfino a chi non abbia poteri telepatici come lei.

Le porte della sala simulazioni vengono aperte da un Koji e un Daisuke che, al solito, stanno litigando e si stanno rinfacciando le rispettive scelte di vita.
L'atmosfera, grazie alle battute di Grace e Hikaru, finisce come al solito nel diventare un po' meno tesa. Tende a raffreddarsi di nuovo, però, quando Maria riceve al comunicatore un messaggio da Sanshiro, chiedendo di vedersi: il ragazzo sembra piuttosto teso e il pilota di Minerva X preferisce lasciare i quattro alle prove di agganciamentoper Grendizer e gli Spacer.
Koji fa chiamare in sala simulazione anche il fratellino Shiro, infischiandosene della punizione che lui stesso ha dato. Con assoluto meraviglia di quest'ultimo, Koji inizia a inserire in un simulatore apposta per il fratello i dati di Mazinger Zeta, facendogli provare più e più volte la fase di agganciamento. Si capisce subito che non è un gioco, ma qualcosa di piuttosto serio, un vero e proprio allenamento.

Sul ponte della Fortezza delle Scienze, Sanshiro confida a Maria parte della confusione mentale che sta provando in questo momento, dovuta soprattutto ai sentimenti contrastanti che prova verso Grace. Maria ascolta con attenzione i turbamenti del pilota del Gaiking, fino a quando una bruttissima sensazione non si fa strada in lei.
E' la stessa sensazione di pericolo allarmante che ha provato molto tempo fa, appena prima l'attacco condotto dal Generale Birdler in persona. Se possibile, adesso è anche più grave e provoca un momento di stordimento nella telepate. A pochissima distanza la stessa sensazione è avvertita anche da Daisuke, come un lieve malessere, e da Grace, che si allontana dalla sala accusando un'improvvisa stanchezza. Koji, piuttosto preoccupato, la raggiunge e - accorgendosi che ciò che sta succedendo sembra tutt'altro che normale - decide di portarla dal Direttore.
Maria viene portata a sua volta da Sanshiro alla torre di controllo.
La sensazione di malessere nelle due si acuisce in maniera insopportabile, non appena sono in presenza del dottor Kabuto. Quasi sentissero, in un flash velocissimo, urlare tutta Berlino.
Sanshiro, però, non da alla cosa lo stesso peso che gli da Koji e, accecato dalla rabbia di rivedere il pilota di Zeta in compagnia di Grace, decide di andarsene, tornando a bordo del Gaiking a meditare e riflettere.

Koji, Maria e Grace rimangono soli, in presenza del dottor Kabuto che, al racconto di quanto sta succedendo, sembra piuttosto preoccupato.

Le luci della Fortezza si spengono.



Uno dei tecnici in sala controllo rivela la presenza di una figura umana in cima a una delle torri più alte della Fortezza delle Scienze. Un fulmine illumina per un attimo la sua sagoma: la sagoma di un vecchio, vestito di stracci, con un nodoso bastone a cui appoggiarsi.
Senza bisogno di microfoni, di alcuna amplificazione, la sua voce sovrasta la tempesta tutt'intorno e la copre.

Lui ritornerà! Coloro che combatteva saranno al suo fianco. E porterà con sé l'Inferno!



Un breve lampo illumina per un istante la sagoma di un gigantesco robot. I contorni farebbero pensare a un nuovo Mazinger, con tanto di vano per il Pilder, ma è un Mazinger che nessuno ha mai visto.
Non appena torna il buio, un buio che inghiotte sia la misteriosa sagoma che l'altrettanto inquietante profeta, la Sala di controllo sprofonda nel caos più totale. Il vecchio non è su nessuna delle registrazioni, quasi si fosse trattato di un'allucinazione collettiva.
Non appena Maria e Grace, allo stremo delle loro forze, tornano nelle loro cabine, Koji chiede al padre se pensa che l'uomo a cui allude il loro sinistro visitatore non possa trattarsi di Tetsuya. Kabuto lo esclude categoricamente: per quanto le cose siano precipitate, è sicuro dell'integrità del suo figlio adottivo e del fatto che mai e poi mai appoggerebbe Mikeros.

Anche la proposta d riattivare in qualche modo il Great Mazinger non viene accolta positivamente. Senza dare troppe spiegazioni, il dottor Kabuto spiega che solo Tetsuya potrebbe riuscire a pilotarlo. Chiunque altro, montandovi a bordo, non farebbe altro che mettersi in pericolo con le sue stesse mani.
Prima di andare via, Koji cerca un minimo contatto col padre ma, abituato a non esternare troppo i suoi sentimenti, quest'ultimo resta in un imbarazzato silenzio, chiedendo solo a Koji di avvertire gli altri per fare una breve perlustrazione di Berlino l'indomani mattina.

Il pilota di Zeta non fa in tempo a raggiungere la sua cabina che l'allarme risuona dall'hangar di Gaiking. Correndo in fretta, i piloti dell'Armata Mazinger si trovano davanti a uno spettacolo piuttosto sinistro: il robot ha divelto uno dei fermi che lo tengono fisso durante le riparazioni. Sanshiro (ancora all'interno, per le sue "immersioni" psichiche nel robot) non si è accorto di averlo mosso. E' strano: stralunato e decisamente irritabile, più di quanto non sia giustificato dai fatti.
Mentre i tecnici della base riparano il fermo che il robot ha distrutto, Sanshiro e gli altri vanno a dormire, seppellendo nel sonno una giornata di interrogativi.

Il giorno dopo, i piloti dell'Armata - più riposati e in forma - sono a Berlino, nel cento della città. Gli ordini del dottor Kabuto sono quelli di prender nota di qualunque movimento strano nella città e di eventuali punti strategici vantaggiosi (soprattutto per evacuare la popolazione tedesca rimasta in città) quando Akilleus attaccherà e, in seguito, l'Armata muoverà guerra a Blocken stesso. L'unico assente è Hiroshi, probabilmente già partito per la sua missione di spionaggio all'interno dell'hangar di Demonica.
La situazione è disastrosa: la povertà in cui versa Berlino permette alla gente di morire per strada, mentre il loro Fuhrer imbandisce la tavola di un cibo che - essendo un cyborg - non mangerà nemmeno. Ma la scena più cupa è nella periferia della città, dove un alto muro coperto di filo spinato sembra racchiudere una parte molto grande di Berlino. Da dentro il muro entrano ed escono file di persone scortate a vista dalle Croci di Ferro. Hanno tutte una fascia bianca al braccio e sembrano più deperite ancora del resto della popolazione.
Maria cerca di sondare la testa a uno dei prigionieri, cercando di capire in cosa siano differenti dal resto della popolazione. Con sua somma incapacità di comprendere, non trova alcuna differenza. Gli altri dell'Armata, con più familiarità con la Storia, non riescono a non pensare a una nuova versione del Ghetto di Varsavia. Davanti a loro, le nuove minoranze indesiderabili del regime di Blocken sono discriminate come lo erano gli ebrei nel periodo nazista. Koji stesso cerca di nascosto di parlare a uno di loro, non ricevendone altro che sguardi pieni di terrore e panico.
E' piuttosto evidente che il Conte ha lasciato in città le persone che meno soffrirebbe nel veder morire durante l'assalto di Mikeros.



In quel momento accade l'imprevisto: un'improvvisa esplosione dall'hangar di Demonica attira l'attenzione di ogni pilota. Ognuno teme che Hiroshi sia stato scoperto.
La verità è un'altra: mentre i piloti rimasti alla base stanno partendo con i loro robot, Koji, MAria, Daisuke e Sanshiro vedono uscire dall'hangar il mostro di Mikeros che alimentava la corazzata in costruzione.

Correndo all'impazzata, riescono a raggiungere il nemico in poco tempo, già circondato da Dianan A, Venus Alpha, God Mazinger e Dyon Gamma.
Ma una luce sinistra brilla nei robot, che si voltano verso i veterani dell'Armata Mazinger, proteggendo il mostro.

La consapevolezza che il mostro ha preso le menti di Sayaka, Jun, Sosuke e Masai si fa largo negli altri piloti appena prima che l'attacco cominci...