giovedì, aprile 28, 2005

File di Approfondimento: il Conte Blocken

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Ben conosciuto come il "Conte Senza Testa", questo feroce gerarca fece tristemente parlare di sé, nei cupi anni del nazismo.
Come tutte le figure legate al dittatore Hell, non si hanno troppe notizie precise sul suo passato. Nato intorno al 1905 a Monaco, il giovane Blocken si arruola nell'esercito non appena maggiorenne, distinguendosi per la notevole intelligenza e freddezza, oltre che per il blasonato cognome.
Viene però riformato dall'esercito dopo nemmeno un anno e mezzo: la scusante formale accenna a non ben specificati problemi di salute. La vera causa, secondo alcune malelingue del tempo, sta nelle decadenti "feste" che Blocken organizza insieme ad altri altolocati esponenti della nobiltà tedesca.
Fervente sostenitore delle idee di Hitler già dai primi discorsi del futuro Furher, Blocken entra nelle SS nel 1929, quando Himmler ne viene nominato Reichsfurher. Qui si distingue per la sua indole sanguinaria, tenuta a freno solo dall'ossessione per il conseguimento del dovere. In quella che viene conosciuta come "La notte dei lunghi coltelli" (1934), pare abbia svolto un ruolo di rilievo nel massacro di Rohm e delle sue SA.
Ben presto, Blocken inizia a godere di un enorme prestigio nel regime nazista. Gli viene dato il comando di una truppa scelta di uomini, i futuri Elmetti di Ferro. Gli Elmetti sono impiegati nelle operazioni di rastrellamento e di persecuzione degli ebrei: l'efferato sadismo di cui si macchiano li rende presto temuti e odiati, anche agli occhi delle stesse SS. E' ben documentata la passione di Blocken per la pratica della tortura. Molti lo ricordano ancora mentre, nello spazioso salone della sua casa a Monaco, ascolta musica classica assistendo allo spettacolo dei suoi dobermann che sbranano Elmetti considerati inefficienti.
La popolarità crescente di Blocken, nelle gerarchie naziste, costringe un invidioso e inquieto Himmler a "trasferirlo" a capo di un reggimento di Waffen-SS, lontano dalla Germania. Il suo Reggimento (ribattezzato ancora una volta Elmetti di Ferro), si distingue per le lungimiranti capacità tattiche e logistiche del suo comandante, ormai pluridecorato.
Nel 1942, Blocken viene gravemente ferito alla testa durante un'operazione. Considerato incurabile, viene affidato a Joseph Mengele per un ultimo, disperato tentativo di salvarlo. Mengele a sua volta si rivolge al suo maestro: uno scienziato del Reich che, dopo alcuni anni passati in Manciuria a osservare le tecniche di sperimentazione giapponese nell'Unità 731, le ha importate usando come cavie i prigionieri dei lager in Germania. Il nome (o soprannome) dello scienziato è Hell.
Sperimentando quanto imparato in Giappone e nei campi di concentramento, Hell riesce a salvare Blocken per miracolo. Lo rende una sorta di proto-cyborg e lascia la sua testa staccata dal corpo, per ragioni non ben ricondubili ad alcuna logica.
Il terrore generato dal "Conte senza testa" aumenta vertiginosamente. La sua popolarità cresce a dismisura dopo esser stato in primo piano nello sventare l'attentato ad Adolf Hitler nel 1944. A lui vengono affidate la costruzione e il comando della Fortezza Volante Gool, una delle ultime armi sperimentali del Reich, che non farà in tempo a essere usata in guerra.
Alla fine della guerra, sfuggirà al processo di Norimberga rifugiandosi con un gruppo di fedelissimi in un piccolo stato africano di nome Akaban dove dirige da dietro le quinte un colpo di stato militare. Quando, negli anni '90, Hell torna a farsi vivo nel tentativo di occupare il Giappone, Blocken tornerà al suo fianco per pagare il debito con colui che gli ha salvato la vita, mettendogli a disposizione i piani di costruzione della Gool e i suoi Elmetti di Ferro.
Akaban viene ufficialmente riconquistata dai guerriglieri nel 1998, grazie all'intervento di Koji Kabuto e Mazinger Zeta.
(Foto d'epoca by Duca Ercole)

mercoledì, aprile 27, 2005

02: Risvegliati, Minerva X!

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Umon e Maria, dalla Fortezza delle Scienze, guardano sui monitori la scena che si consuma sotto gli occhi di Daisuke e Tetsuya. Presto, però, la loro attenzione viene catturata da un problema ancora più grave: uno stormo di mostri combattenti di Mikeros si sta infatti dirigendo a tutta velocità verso la base, appena emersa per permettere a Koji l'agganciamento a Mazinger Zeta e, successivamente, al Jet Scrander.

Umon lancia una sola rapida occhiata a Maria.
Maria si allontana dalla Sala di Controllo, senza dire una parola.

Coperta da una succinta serie di cinghie completamente percorse da decine di jack e attacchi per dermatrodi, viene calata all'interno di un gigantesco robot. Un robot femminile, dalle fattezze simili a quelle di una sirena, con due enormi ali poste sulla testa. Quando il vano che porta alla cabina di pilotaggio (posto sull'ombelico del robot) viene chiuso, un sottile fascio di luce illumina il disegno inciso sullo sportello: una Stella di Salomone, a sei punte. Una serie di cavetti penetrano negli attacchi della tuta di pilotaggio di Maria.

Connessione alla rete muscolare... attivata
Connessione alla rete neurale... attivata

Maria spalanca gli occhi.
Gli occhi della Sirena si accendono.




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Tetsuya e Daisuke sono precipitosamente richiamati a salire sui robot, mentre Jun viene inviata a prelevare Hiroshi con Venus Alfa.
Koji viene attaccato dallo stormo di Mikeros: tre mostruose arpie biomeccaniche circondano una figura angelica che si presenta come Kerubinus, luogotenente delle armate del Generale Birdler in Giappone. Lo scontro tra i robot ha inizio.


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Il combattimento si interrompe per un solo istante, quando una cupola della Fortezza delle Scienze si apre. All'interno, accovacciata, Koji vede una misteriosa figura alata.
Gli occhi del robot femminile brillano sinistramente, prima di lanciarsi contro le tre arpie con un raggelante stridio. Il pilota del robot svela la sua identità parlando direttamente nella testa di Koji: Maria.

Lo scontro si protrae furiosamente. Una delle arpie viene squartata dagli Iron Cutters di Mazinger Zeta. La Sirena ne combatte un'altra con il suo Koshiryoku Beam e la potenza dei suoi artigli.

L'arrivo del Great Mazinger e di Grendizer volge definitivamente la situazione a favore dei nostri. Mentre Koji scioglie il corpo di uno dei mostri con il suo Breast Fire, Tetsuya apre a metà il corpo del Luogotenente Kerubinus con un ben assestato colpo di Great Boomerang. L'ultima arpia viene distrutta dallo Space Thunder di Grendizer, davanti a Maria.

Tornati alla base, i nostri festeggiano una meritata vittoria. Boss sembra parecchio interessato al nuovo pilota, standole addosso in una corte spietata. Koji cerca intanto di calmare una sempre più nervosa Sayaka, frustrata dall'interessamento del pilota di Mazinger verso Maria e dal fatto di aver perso Aphrodite a Bados, e di non poter più essere d'aiuto nella guerra con Mikeros. Tetsuya cerca Jun. Il pilota di Venus Alfa, non riesce a nascondere una strana freddezza di fronte al rinnovato entusiasmo del pilota del Great, una freddezza che quest'ultimo non riesce a comprendere.
Daisuke vede Hikaru rivolgergli un cenno compiaciuto, ma anche una strana timidezza della ragazza nei suoi confronti. Tutto viene però sommerso dall'entusiasmo del piccolo Goro.




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A colloquio con il dottor Yumi, i piloti si informano sulle condizioni di Hiroshi. Il ragazzo, ancora nell'aspetto mostruoso in cui è mutato alla Build Base, è stato portato in infermieria per accertamenti sulle sue condizioni.

Yumi afferma che il dottor Shiba, in passato, aveva collaborato col Laboratorio di Ricerca per l'Energia Fotoatomica, ma che ne era stato cacciato per alcune sue idee, definite evasivamente "non conformi all'etica del centro studi".
Jun, che l'ha prelevato con Venus, afferma di aver registrato un incremento innaturale di energia attorno al corpo di Hiroshi: una sorta di campo protettivo elettromagnetico.

Maria discute con Yumi il da farsi. Il dottore è d'accordo nel credere che la ragazza sia l'elemento migliore per cercare un contatto col figlio del dottor Shiba. Yumi non nasconde nemmeno i pericoli a cui si sta esponendo la Fortezza, nell'accogliere una creatura non umana e mentalmente instabile. E' anche sicuro che, nel caso in cui fosse accertata la sua connessione con Mikeros, il misterioso Direttore darebbe subito ordine di abbatterlo. Maria si oppone fermamente a questa scelta, trovando nel dottor Yumi comprensione ma preoccupazione per le scelte che si dovranno fare.

Intanto, nella parte sotterranea della Build Base, viene trovato il corpo di un robot, decapitato e con gli arti del tutto separati dal tronco.

Hiroshi, nel frattempo, viene portato nell'infermieria della Fortezza, sorvegliato da truppe di sicurezza e tenuto lontano dalla vista degli altri occupanti. Non è più tornato normale dalla sua trasformazione. Solo l'intervento di Maria riesce a calmare la sua furia autodistruttiva, e solo quello di Daisuke e Koji tiene a bada i sempre più nervosi soldati della base.

Mentre i piloti discutono tra di loro sul da farsi, il figlio del dottor Shiba viene convocato dal Direttore della base. Egli rassicura il ragazzo sulle condizioni del padre, mostrandogli come lo staff della Fortezza stia provvedendo a riaccendere e ripristinare tutti i terminali tiltati durante la trasformazione. Dice anche di aver conosciuto il dottor Shiba e di avere con lui un pesante debito, che intende ripagare offrendo ospitalità a Hiroshi nella Fortezza.
Quando il ragazzo confessa il dubbio di poter essere un mostro di Mikeros, dato il suo aspetto, il Direttore gli dice di non preoccuparsi. Gli confida un segreto, un segreto di cui non far parola con gli altri piloti e che rassicura l'uomo d'acciaio sul fatto di essere comunque umano.

Si limita a togliersi un guanto, mostrando una mano completamente robotica.


Il Direttore della Fortezza avanza l'ipotesi che il corpo del robot che hanno trovato alla Build Base possa essere in qualche modo legato a Hiroshi, e che la condizione mostruosa in cui si trova il ragazzo sia semplicemente la realizzazione del desiderio del dottor Shiba di donare l'immortalità al figlio.
Convinto dell'amore di suo padre, Hiroshi promette che parlerà al dottor Shiba e gli chiederà il permesso di aprire la Build Base al personale della Fortezza, in modo da trasformarla in un centro di manutenzione e costruzione di robot per la nascente Armata Mazinger. Promette inoltre di aiutare gli altri piloti con ogni mezzo a disposizione.




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Accompagnato dagli altri piloti (e da una Sayaka sempre più furiosa verso Maria), Hiroshi torna alla Build Base. Sotto gli occhi sbigottiti di tecnici e guardie di sicurezza, inizia un dialogo con la voce e l'immagine registrata del padre nel terminale centrale, interpretando ogni brusio e calo di tensione come una risposta.
L'unica vera frase, ripetuta ossessivamente dal computer, suona come una promessa e una condanna:

Bioweapon. Dotaku Project... completed.

Hiroshi fa sapere al Direttore della Fortezza, tramite Umon, che il padre ha accettato di rendere disponibile la Build Base.




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Tutti i piloti vengono quindi convocati in Sala Riunioni per discutere il da farsi, insieme a Umon e Yumi.
L'ex direttore del Laboratorio di Ricerca per l'Energia Fotoatomica rivela la natura del robot pilotato da Maria: il suo nome è Minerva X, costruita seguendo dei vecchi progetti del professor Juzo Kabuto.

"Minerva X - spiega Yumi - è stata concepita per essere il partner di Mazinger Zeta"

A queste parole, Sayaka va su tutte le furie. La ragazza afferma che, stando così le cose, quel robot spetta di diritto a lei, che così tante volte ha aiutato Koji contro le truppe di Hell. Tetsuya ribatte dicendo che Minerva ha già scelto Maria. A quest'affermazione, a nulla valgono le spiegazioni di Koji sul fatto che Minerva sia evidentemente pilotabile solo da chi possieda poteri ESP. Nemmeno vale la secca replica di Daisuke, che fa notare come ci siano argomenti più importanti di cui discutere.
Sayaka se ne esce sbattendo la porta, lasciando emozioni contrastanti tra i presenti.

Rimangono comunque a discutere il da farsi. Tetsuya è per una secca offensiva volta a riconquistare il Giappone. Daisuke suggerisce una maggior calma, magari mettendosi in contatto con Berlino che - stando ai messaggi captati via radio alla Build Base - dovrebbe essere stata liberata da Mikeros. Yumi dice che le trasmissioni sembrano arrivare dalla base del dottor Heinrich, in Germania, luminare di ingegneria robotica e biologia.
Umon aggiunge che sono arrivati i primi resoconti dagli interrogatori agli abitanti del villaggio vicino. Il capo della comunità sembra essere un fanatico religioso. Kosuke Utsugi era famoso poco prima dell'attacco di Bados per aver ucciso il figlio, seguendo la voce di Dio che gli imponeva di eliminare l'incarnazione terrena del diavolo. I resoconti di Utsugi vogliono che Yoshida sia completamente invasa da Mikeros, e che parte dei sopravvissuti all'invasione si siano trasformati in Oni, in demoni. Quest'ultima notizia non viene presa particolarmente in considerazione, visto il continuo delirio religioso in cui Utsugi sembra versare.

Il comandante delle truppe d'occupazione, è chiamato da Utsugi la Belva Demoniaca.

Hiroshi, desideroso di liberare la sua città natale, si propone per un'operazione di spionaggio e infiltrazione tra le truppe di Mikeros a Yoshida.
Koji avanza l'ipotesi che il Giappone potrebbe momentaneamente essere oltre la loro portata, essendo il luogo in cui il Generale Nero si è stabilito.
Jun, appena il nome del comandante in capo delle forze nemiche viene evocato, non riesce a reprimere un brivido.

La decisione che viene presa alla fine è quella , infine, di utilizzare Grendizer per stabilire un ponte radio ad alta quota, e comunicare con Heinrich.

Passano giorni di preparativi. Tetsuya vorrebbe che Maria si allenasse ai simulatori con gli altri, ma il Direttore sembra stranamente irremovibile sull'impossibilità di attuare una tale richiesta.
Koji, nel frattempo, cercando indizi sulla vera natura di Hiroshi, riesce a capire alcune cose. Ciò che ha reso Hiroshi Shiba com'è adesso, è l'impianto di nanomacchine innestate nel corpo. In seguito a rilasci di adrenalina, sprigionano un campo elettromagnetico di protezione. Stando agli appunti del dottor Shiba, inoltre, forti traumi e un tasso di adrenalina ancora maggiore porterebbero le nanomacchine a far mutare in un'ulteriore conformazione il corpo di Hiroshi, trasformandolo nella testa del robot decapitato portato alla Build Base.
Koji, desideroso di approfondire la questione, passa molto tempo alla Build Base, cercando di capire cosa sia davvero il Dotaku Project.

Finalmente, Grendizer è pronto a essere usato come ponte comunicazioni.
La connessione ha inizio e Yumi stabilisce un collegamento con Heinrich. Quello che lo scienziato rivela, è che Berlino è stata liberata grazie al suo robot, Raine X1, e che adesso è sotto il governo del nuovo, autoproclamato Kaiser tedesco. Promette anche di stabilire un collegamento video entro un paio d'ore, in modo che il personale della Fortezza possa parlare faccia a faccia con lui.
Koji ha un sospetto terribile.

I sospetti si concretizzano non appena vengono inviate altre immagini da Berlino.

E' un incubo. La città è semidistrutta, coperta di cadaveri di mostri di Mikeros e di soldati umani, che sembrano vestiti con una divisa simile a quella nazista, con strane maschere di ferro sul volto. Sui pochi palazzi ancora in piedi, sventolano bandiere contrassegnate dal simbolo dalla svastica.

Da' su uno dei palazzi rimasti interi, un comune condominio che - forse a causa della sua stabilità - è il nuovo Reichstag. Una scorta di soldati fa un saluto nazista poco prima che dal palazzo escano Heinrich e il nuovo Kaiser di Berlino.

Il corpo di quest'ultimo, lievemente in ombra, saluta la Fortezza sottolineando la stranezza di certe alleanze in tempo di guerra.
Poi si mostra.
Koji sente la rabbia crescere in sè.




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Un uomo vestito come un gerarca del Reich, avanza alla luce del sole.
Il suo corpo è decapitato.
La testa è tenuta sottobraccio. Parla tranquillamente.

Il Conte Blocken, antico luogotenente dell'esercito del Dottor Hell, domina su Berlino.




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mercoledì, aprile 13, 2005

01: "Uomini che uccidono altri uomini..."

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Il giorno dopo l'immersione della Fortezza delle Scienze, Koji, Tetsuya, Daisuke, Jun e Sayaka vengono chiamati a discutere insieme a Yumi e Umon delle decisioni prese con il perennemente assente Direttore della base.
A Daisuke viene chiesto di addestrarsi per pilotare l'UFO che ha portato dal Laboratorio di Ricerche Spaziali: quando Koji chiede il motivo per cui non affidarlo a piloti più esperti (come alcuni tra i militari che circolano nella base), Tetsuya anticipa le risposte di Yumi e Umon, dicendo che evidentemente il robot è di Daisuke e che non accetterà di essere pilotato da altri. Per quanto strana la risposta possa sembrare, nessuno dei due scienziati la nega esplicitamente, dicendo che alcuni piloti hanno provato a farlo funzionare prima che la base si inabissasse, senza alcun risultato.
Daisuke, ancora provato dallo scontro precedente, è nettamente contrario all'idea di riprendere il controllo del robot. Tuttavia, comprendendo la situazione critica in cui versa la difesa della base, decide comunque di sottoporsi alle sessioni nei simulatori virtuali di pilotaggio, dove i valori di Mazinger Z e dell'UFO sono stati già immessi nel database (basandosi sulle registrazioni degli scontri a Bados e alla base di Umon) .
Daisuke riceve anche una buona notizia. Il fatto che il "fratellino" Goro - contrariamente a quanto prospettato da Hikaru - si sia salvato grazie a una trasfusione fatta proprio col sangue di Daisuke, rende il ragazzo un po' meno nervoso.

Yumi mostra ai tre piloti gli appunti del dottor Juzo Kabuto - nonno di Koji e progettista di Mazinger Zeta - in cui sembrano esserci alcuni accenni a Mikeros. In un tono profetico, Kabuto parla delle Sette Armate che al comando del Gran Generale Nero metteranno a ferro e fuoco la Terra. Jun, improvvisamente innervosita, liquida il tutto come il delirio di un pazzo, suscitando le ire di Koji. Il commento di Tetsuya, su quanto tutti abbiano sperimentato sulla propria pelle la verità di quei deliri, la fa non troppo comprensibilmente uscire di testa e andarsene sbattendo la porta.

Finita la riunione, Tetsuya viene chiamato a discutere del punto della situazione nei piani più bassi della base, dove equipe su equipe di scienziati stanno studiando il corpo del mostro in cui è stata trovata Maria. Il "Capo" prospetta a Tetsuya una permanenza negli abissi marini che potrebbe essere più lunga del previsto, mentre il pilota osserva con sentimenti contrastanti il corpo del mostro fremere di dolore, sotto i macchinari della base che lo stanno sezionando in più punti e ne stanno registrando i valori.

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Le prime missioni simulate con Tetsuya, Koji e Daisuke sono un disatro: sotto gli occhi attoniti dei tre più fidati assistenti di Yumi (Morimori, Sewashi e Nossori), i tre piloti sono più impegnati ad appianare le loro divergenze continue attaccandosi tra loro, che non lavorando di comune accordo.
Daisuke intanto, inizia a trovarsi a suo agio nella cabina di pilotaggio del suo UFO (benchè sia una cabina di pilotaggio virtuale). Ciò che lo conforta molto, è l'incoraggiamento di Goro, finora sempre molto invidioso del piccolo fratellino di Koji, Shiro Kabuto (anch'egli presente alla base) per essere imparentato con un famoso pilota di robot. Daisuke trova anche un nome al suo robot, in qualcosa che sembra un'intuizione improvvisa, quasi un ricordo celato nelle più profonde pieghe della sua mente. Grendizer.
Gli allenamenti tra i loro robot, legano i piloti in maniera piuttosto strana: ed è quando riescono a concludere (per la prima volta) una missione tutt'insieme, che si accorgono di come i loro allenamenti siano diventati un'attrazione per buona parte dei rifugiati nella Fortezza, che accolgono con un'acclamazione il loro primo combattimento riuscito.

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Tetsuya, intanto, ha modo di parlare con Jun. La ragazza si confida con l'unica persona che più si avvicini a un amico riguardo a come si sono svolte le cose quando - ormai mesi fa - è volata con Venus Alfa verso Tokyo, per fronteggiare le prime avanguardie di Mikeros mentre gli altri erano impegnati nello scontro a Bados. Jun dice di aver visto quello che Juzo Kabuto chiama Gran Generale Nero. Nella più totale vergogna, ammette di non essere riuscita a combattere, tanto era il terrore che il comandante in capo delle forze di Mikeros le ha trasmesso alla sola vista. Jun vive nella frustrazione di essere fuggita, di sentirsi inadeguata, della paura mista a una rabbia furiosa per non aver potuto fare nulla.
A nulla serve il parere di un Tetsuya che comunque condivide lo stesso senso di impotenza.

"Tu non l'hai visto - gli fa notare freddamente Jun - Tu non puoi capire"

A Tetsuya, nel freddo e nel buio della sala d'addestramento non riesce altro che sferrare un pugno carico di rabbia repressa contro lo schermo del simulatore di pilotaggio, dopo che Jun è uscita dalla stanza.

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Un anno e mezzo passa così, nella calma e nella convivenza forzata.
In seguito a quest'anno, i tecnici della Fortezza - con una certa sorpresa - osservano che il tasso di radioattività è drasticamente calato. Troppo poco, per delle normali nucleari.
Dopo mesi di oscurità forzata, la base finalmente riemerge, nella più totale felicità e contentezza dei suoi occupanti. Finalmente, dopo tanto tempo, rivedono un sole di cui si erano quasi dimenticati.
La Fortezza riemerge nell'azzurro intenso delle acque del Pacifico e di un cielo immediatamente solcato dalle acrobazie di Mazinger Zeta e di un Koji fuori di sè dalla gioia.

Sulla terraferma, intanto, alcuni sopravvissuti hanno già iniziato a uscire dai bunker in cui si erano rifugiati, e a fondare improvvisate comunità lontano dalle grandi città in cui Mikeros ha posto i suoi insediamenti.

Tra questi sopravvissuti, c'è un ragazzo di nome Hiroshi Shiba.
Hiroshi, prima del disastro, era un campione di Formula Uno con una storia particolare alle spalle. Rimasto in fin di vita da bambino, venne salvato dalle cure di suo padre, che lo strappò dalla morte operando letteralmente un miracolo.
Hiroshi non sa molto di suo padre. Solo che faceva parte di uno centro di ricerche da cui venne cacciato e che, in seguito a ciò, ha continuato i suoi studi in una piccola base bunker vicino a Capo Omae.
Dal giorno in cui venne salvato, Hiroshi è sempre stato sano in maniera innaturale: ha avuto più di un incidente in macchina restando perfettamente illeso, ha vissuto molte altre situazioni in cui una persona normale sarebbe uscita molto più malmessa di quanto non ha fatto lui. Mai un'influenza, mai nulla. Ben presto a Yoshida (la sua città natale) gli è stato dato il nome di Uomo d'Acciaio.
Questa fama non gli ha assolutamente giovato, nel post-disastro. I sopravvissuti, terrorizzati dall'esistenza di quelli che chiamano demoni, hanno iniziato una sommaria caccia alle streghe, costringendo Hiroshi a rifugiarsi nella base del padre.
Ed è qui che il ragazzo ha rivisto il suo genitore...

Alla Fortezza, già in stato di allarme per l'avvistamento di una creatura volante di Mikeros (sfrecciata a velocità incredibile nello spazio radar) viene ricevuto un messaggio di soccorso proprio dalla base vicino Capo Omae.
Dalle comunicazioni si capisce che il messaggio è stato effettivamente mandato da Hiroshi Shiba, il quale dice di trovarsi dentro il bunker con suo padre.
Yumi riconosce il luogo da cui arrivano le trasmissioni come la Build Base, usata molto tempo prima del disastro per l'estrazione e la raffinazione di Japanium (il materiale utilizzato per la Superlega Z). Andare in soccorso sarebbe un doppio vantaggio perchè permetterebbe di riappropriarsi delle risorse necessarie alla manutenzione dei robot esistenti e all'eventuale costruzione di nuovi.

Tetsuya, Daisuke e Koji vengono mandati senza robot, in modo da non dare nell'occhio, ma a portata di soccorsi dalla Fortezza in caso di necessità.
Uscendo dalla piccola macchia di vegetazione vicino a cui atterrano, riescono a vedere il primo villaggio di esseri umani con cui hanno a che fare da almeno un anno a questa parte. Lo spettacolo è terrificante.

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Decine di teste impalate, con una piccola croce disegnata sulle fronti, segnano il perimetro dell'area abitata. Attraverso i loro binocoli, i tre vedono un'umanità imbarbarita con una tale velocità che non manca di stupirli.
Stando accuratamente alla larga dal villaggio, finalmente raggiungono la Build Base.
Ad accoglierli, Hiroshi, che guida Koji - andato a parlamentare in avanscoperta e presto raggiunto dagli altri - nella sala di controllo della base, che dà l'aria di essere inutilizzata da molto. Poi, l'ex pilota presenta il padre ai tre.

Il "padre" è un computer che trasmette, con una registrazione vocale, lo stesso messaggio in continuazione.

Bioweapon. Dotaku Project. 80%
Bioweapon. Dotaku Project. 80%
Bioweapon. Dotaku Project. 80%

Hiroshi si rivolge per tutto il tempo al computer come se fosse una persona reale. Koji e gli altri, accorgendosi dello stato di choc in cui il ragazzo versa, mandano una comunicazione alla Fortezza delle Scienze, per decidere il da farsi. Nessuno, alla base, ha idea di cosa possa essere il Dotaku Project (nota: in giapponese, dotaku sta per "campana di bronzo") e si decide di mandare un'equipe di scienziati a risolvere la situazione, e una di militari a circondare il perimetro del villaggio vicino per evitare problemi.

Daisuke, Koji e Tetsuya cercano di cavare qualche risposta da Hiroshi, non ottenendo altro che accenni confusi ai barbari che abitano il villaggio vicino, al fatto che suo padre sarà felice di avere nuovi collaboratori. A questo si aggiunge presto la rabbia palese per l'assenza di Mazinger Zeta nel momento in cui maggiormente si aveva bisogno di lui. Le collutazioni con Koji in seguito a queste affermazioni, fanno notare al pilota di Zeta come Hiroshi sia più resistente e forte di una persona normale.

Il computer "padre" frattanto non smette di ripetere lo stesso messaggio.

Bioweapon. Dotaku Project. 80%
Bioweapon. Dotaku Project. 80%
Bioweapon. Dotaku Project... 81%

Gli scienziati e i tre piloti iniziano ad allarmarsi. Hiroshi, con l'aria sempre più allucinata, ringrazia suo padre per ciò che ha fatto. Tetsuya, intanto esce, anche per vincere il senso d'oppressione, e va a controllare come procede l'isolamento del villaggio da parte delle truppe militari della Fortezza.
Gli abitanti del villaggio vengono messi fuori combattimento con armi non letali. Uno degli autoctoni però, armato di quella che sembra una katana, riesce a uccidere due soldati prima di venire sedato.
"...uomini che uccidono altri uomini..." è il cupo commento del pilota del Great Mazinger, prima di tornare alla Build Base.

Da una radio della Build Base, viene colta un'altra frequenza su cui si sta trasmettendo qualcosa. Il messaggio, che sembra provenire da Berlino, annuncia come la zona sia stata ripulita dai mostri. Koji, Daisuke e Tetsuya si interrogano su cosa possa aver avuto la meglio su Mikeros. Frattanto, la percentuale di completamento del Dotaku Project sembra crescere con una velocità che - a detta di Hiroshi - non è mai stata così alta in tutto quest'anno di permanenza nel bunker.

Daisuke e Tetsuya decidono di far ritorno alla Fortezza, mentre Koji - preoccupato per le condizioni mentali di Hiroshi e per la conseguente sicurezza degli altri scienziati che stanno studiando senza successo i progetti custoditi nella Build Base - sceglie di restare.

Hiroshi si siede su una delle seggiole della sala di controllo, e fa sedere Koji davanti a lui.
Mentre i due parlano, la percentuale di completamento sale inesorabilmente.

Tetsuya e Daisuke arrivano mentre stanno portando i due capi del villaggio alla base: uno è un ragazzo vestito con un'uniforme scolastica, e l'altro è bardato da sacerdote cattolico. Daisuke parla ai militari che li stanno portando in uno degli alloggi, cercando di assicurarsi che non vengano trattati troppo male.
Tetsuya parlando con il Capo, chiede se le divise con cui gli "ospiti" sono vestiti non siano ricollegabili a qualcosa. Il Capo risponde che sono uniformi scolastiche abbastanza comuni... lasciando a Tetsuya, che nella sua infanzia non ne ha mai vista una, un certo inspiegabile fastidio nella frase.

Il conto alla rovescia intanto giunge al completamento.
Koji fa scappare tutti, Sayaka compresa che è arrivata a far atterrare il Pilder nei dintorni, per dare a Kabuto la possibilità di entrare in azione con Zeta.
Ognuno degli occupanti della Build Base fugge precipitosamente, mentre Hiroshi si accascia a terra urlando e alzando una amno verso il computer "padre" per un ultimo gesto che potrebbe essere un ringraziamento o una supplica.
Un cortocircuito spegne tutti i computer della base.
Koji si avvicina per aiutare Shiba.

La pelle di Hiroshi si rompe, lasciando intravedere uno strato di metallo sotto.

Great Mazinger, Grendizer e Mazinger Zeta si mobilitano immediatamente, certi di dover contrastare un soldato Mikeros.
Quello che vedono uscire dalla base, urlando e contorcendosi dal dolore, è una piccola figura di grandezza umana, ma che di umano non ha più nulla...

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martedì, aprile 05, 2005

Prologo (parte seconda): Sorgi tra le lacrime, Impero di Mikeros!

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A Bados, Mazinger Z e il Great Mazinger si trovano a fronteggiare il mostro di Mikeros.
Tetsuya non riesce a far partire subito il Great e, per un brevissimo quanto intenso istante, viene investito da una sensazione ben conosciuta... una sensazione provata la prima volta che ha messo mano sui comandi del gigante di Superlega e che sperava di non dover provare mai più...
Lo stallo viene interrotto da una comunicazione da Jun, a cui fa eco un'altra del Direttore: il mostro sembra star proteggendo un essere umano. Ai tentativi dei due piloti di comunicare, Maria risponde parlando - per mezzo dei suoi poteri - alle loro stesse menti. Fraintendendo una frase di Koji, Maria si convince però che il trio di piloti faccia parte della base da cui è scappata, facendola optare per una fuga repentina.
Frattanto, in tutto il mondo, la crisi sembra peggiorare: violenti terremoti si susseguono senza sosta in ogni parte del pianeta. A Tetsuya e Jun viene dato, dalla Fortezza delle Scienze, ordine di interrompere ogni attività in corso e recarsi a Tokyo, per difenderla dai primi attacchi di Mikeros.

Nel frattempo, Daisuke rimane davanti al disco volante in cui, stando a Genzo Umon, sarebbe stato trovato poco dopo la sua nascita. La sconvolgente rivelazione di poter essere uno spaziale non fa in tempo ad essere assimilita dal giovane, che lo stesso Laboratorio di Ricerche Astronomiche viene posto sotto attacco da una mostruosa creatura: una sorta di rinoceronte meccanico con un gigantesco volto umano sulla schiena. Il personale del Laboratorio cerca di evacuare in fretta, ma il mostro pare intenzionato a non lasciare superstiti. Disperato, Daisuke decide di salire sull'UFO, per dare almeno il tempo agli altri di scappare.
Quasi per caso, azionando un comando, viene trasportato nella cabina di controllo dentro la testa dell'UFO. La testa però, come scopre Daisuke pochi istanti dopo, non appartiene davvero al mezzo volante, ma a un robot da combattimento in grado di sganciarsi da esso.
Il combattimento tra i due finisce però per svolgersi sfavorevolmente per l'inesperto pilota, quando un aiuto inaspettato arriva sotto di forma di una colossale ascia da guerra che si pianta sul terreno, in mezzo ai contendenti.

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Nel frattempo, nel momento in cui Venus Alfa e il Great Mazinger fanno per lasciare il teatro della battaglia, dal mare fa la sua comparsa un gigantesco mostro di Mikeros insieme ad altri sottoposti.
Si presenta come Generale Angoras e sembra una sorta di capo in mezzo alle altre creature.
Le armi di Mazinger Z si rivelano inefficaci. Dopo aver detto a Jun di raggiungere Tokyo prima di lui, Tetsuya si lancia a sua volta all'attacco col Great, senza che però il suo intervento dia il risultato sperato.
Maria resta paralizzata, senza riuscire a decidere cosa fare. Il mostro le si rivolge telepaticamente.
La conversazione disegna un'espressione di incredulità e stupore nel volto della ragazza.
Il Barone Ashura, in fin di vita, fa uscire da Bados per l'ultima volta la sua Fortezza Gool. Inaspettatamente, offre a Koji la possibilità di mettersi in salvo, sacrificandosi in un attacco kamikaze contro Angoras, per vendicarsi del tradimento di Gorgon ai danni di Hell. Anche se la mossa non ucciderà il Generale, darà modo al vecchio nemico Kabuto di vivere abbastanza da distruggere Mikeros e pareggiare i conti per tutti.
A malincuore, Koji non può impedire di far sì che la sua vita venga salvata da una delle persone che più ha odiato nella sua vita.
Urlando che il sogno di Hell non morirà mai, Ashura fa schiantare la Gool addosso alla creatura e agli ibridi biomeccanici insieme a lui.

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Frattanto Daisuke viene affiancato da un misterioso robot bianco, lo stesso che ha lanciato l'ascia da guerra contro l'avversario dell'UFO. Il ragazzo non ha il tempo di curarsi molto dell'identità del misterioso alleato. Approfitta del suo intervento per partire in un attacco tanto disperato quanto violento contro il mostruoso rinoceronte. Il suo improvvisato compagno cambia drasticamente forma diventando una via di mezzo tra un colossale cingolato e un robot da combattimento. Tiene stretto il mostro, mentre Daisuke fa scaturire un fulmine dalle corna della sua testa, non riuscendo a evitare di colpirli entrambi.
In un misto di panico, rabbia, eccitazione, si accorge troppo tardi di star portando a un punto critico sia il suo nemico che il robot che lo sta aiutando, il quale peraltro non sembra curarsi della fine che sta per fare. Entrambi esplodono, sbalzando Daisuke e il suo gigante d'acciaio contro una montagna.

Il contraccolpo dell'esplosione della Gool scaraventa i tre (Koji, Tetsuya e Maria) sulle sponde dell'isola. Qui, Maria avverte in maniera netta la morte dell'essere che la stava accogliendo, e riesce a uscire dal suo corpo. Parrebbe essere l'unica rimasta cosciente sull'isola. In un mare sterminato di corpi di soldati e Maschere di Ferro - la guardia scelta di Ashura - sia Sayaka che Koji sono in stato di incoscienza per le troppe ferite. Maria vede una Maschera di Ferro avvicinarsi. Quando il suo elmo si apre, spaccato da un urto precedente, la ragazza non riesce a trattenere un moto di disgusto. La calotta cranica del soldato è stata asportata. Il cervello è esposto e tenuto fermo da una serie di ganci e congegni meccanici. Il Great Mazinger arriva schiacciando con una manata il soldato, ma Maria, in preda al panico più assoluto non vuole farsi avvicinare.


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Dalla base arriva l'ordine di ripiegare verso la Fortezza delle Scienze. L'ordine arriva anche ai piloti dello staff di Yumi e allo scienziato stesso, con una comunicazione criptata. Jun sta già a sua volta dirigendosi alla base. Un riluttante Tetsuya (dopo aver incontrato non troppo felicemente il terzetto Boss-Nuke-Moocha) aiuta Koji a riprendersi. Sayaka, ancora svenuta, viene fatta salire sulla testa - tutto ciò che rimane - del Boss Borot. Maria, superata la diffidenza verso le due squadre di piloti, accetta di salire su Mazinger Zeta insieme a Koji. Aprendo una comunicazione sul Laboratorio di ricerche per l'Energia Fotoatomica (quello che il resto del mondo conosce come Laboratorio di ricerche per le Energie Alternative), Koji viene a sapere che tutto lo staff di Yumi si sta trasferendo in un punto che - stando alle coordinate - sembra essere in mezzo all'Oceano Pacifico.

Lo stesso posto in cui si stanno dirigendo i superstiti dello staff del Laboratorio per le Ricerche Spaziali del dottor Umon, preceduti dall'UFO robot di Daisuke, in colpa per aver provocato la morte del pilota giunto a salvarlo e deciso a non pilotarlo ulteriormente.
Arrivati alla Fortezza delle Scienze, Daisuke e i suoi amici assistono all'atterraggio degli altri robot e staff relativi. Nel grande salone centrale, dai vari monitor osserva sgomento, insieme agli altri sfollati, quello che sta succedendo nei vari angoli dle globo. Un triste spettacolo che scorre sotto gli occhi degli altri piloti, nel tragitto verso la Fortezza delle Scienze.

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Le armate di Mikeros risalgono implacabilmente dalle viscere della Terra, uscendo allo scoperto. Adesso, ogni stato, ogni nazione, ogni persona conosce l'orrore di ciò che stato nascosto nel sottosuolo per anni. Nella base, i piloti e il personale delle rispettive basi si ritrovano nella piena confusione.
I responsabili delle basi abbandonate (Umon e Yumi) vengono convocati per una riunione a porte chiuse col Direttore.
Pochi sembrano sapere dove sono e cosa sta succedendo. Sayaka, ripresasi, pianta una scenata di gelosia a Koji, vedendolo scendere dal Pilder con Maria (vestita per altro di un semplice camicione ospedaliero semi strappato e della giacca dello stesso Kabuto). Maria, da parte sua, rimane ancora più turbata degli altri nel vedere lo strano UFO sulla pista di atterraggio della base. La testa è quella dello stesso robot che ha perseguitato le sue visioni.

Mentre Tetsuya deve fare i conti con il senso di impotenza che lo sta attanagliando, e mentre Daisuke e Koji fanno conoscenza in una furiosa discussione a proposito di Mazinger Zeta, sotto lo sguardo lievemente sbigottito di Maria, viene data notizia dell'ultimo e drammatico provvedimento deciso dalle Nazioni Unite: un bombardamento a tappeto delle città invase da Mikeros.
"Il genere umano ha scelto di estinguersi con le sue stesse mani", è lo sconsolato commento del dottor Yumi., il quale - dopo esser stato in riunione con il professor Umon e il Direttore della Fortezza delle Scienze - appare molto più provato e traumatizzato di prima.

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Sullo sfondo dei monitor, che trasmettono incessamente i bombardamenti sulle varie capitali del mondo, la discussione tra Koji e Daisuke viene interrotta da Hikaru, che prende in disparte il fratellastro comunicandogli che Goro non ha resistito al crollo del Laboratorio per le Ricerche Spaziali, ed è morto. Maria sente improvvisamente tutto il dolore che prova Daisuke, come se lo stesse provando lei stessa.

Il Direttore della Fortezza, attraverso una trasmissione video oscurata, si presenta agli altri sulla base semovente. Dopo aver confermato l'intenzione delle Nazioni Unite di bombardare le città occupate da Mikeros, afferma che mai come ora l'importante è collaborare: la Fortezza è abbastanza grande da ospitare tutti e due gli staff di rifugiati. La fama degli scienziati e delle loro scoperte ha spinto il Direttore a voler salvare sia il Laboratorio di Ricerca per l'Energia Fotoatomica che quello per le ricerche spaziali. La Terra, dice la voce elettronicamente falsata del capo della Fortezza, è persa. Gli sforzi dei più grandi scienziati giapponesi potranno però liberarla, col tempo. Dice anche che la Fortezza delle Scienze verrà circondata da un campo di protezione. Poi si inabisserà nel Pacifico allo scopo di minimizzare il più possibile l'effetto dei bombardamenti, rinforzare i robot e addestrarne in modo efficace i piloti.

Qualche minuto dopo, Maria viene portata da Tetsuya e Jun al cospetto del "Capo" in persona. Qui, Maria inizia a raccontare la sua storia. Alla domanda su quale sia il suo nome, la ragazza si presenta come Maria. Poi, riferisce il modo in cui l'hanno chiamata telepaticamente sia il mostro di Mikeros su cui è "salita" sia quello che i due Mazinger hanno affrontato vicino Bados.

Principessa...

Il tutto, lascia spazio a una serie di inquietanti interrogativi, a cui se ne sommano altri. Chi era il robot che ha aiutato Daisuke, e perchè lo ha fatto? come ha fatto a sapere che il Centro era sotto attacco? E chi è davvero il Direttore della Fortezza delle Scienze?
Il lento inabissarsi della Fortezza delle Scienze, sotto la cupola protettiva, sembra essere il segno tangibile che le risposte non arriveranno tanto presto...

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domenica, aprile 03, 2005

Pilota Prima Stagione: E' ora di pagare, dottor Hell!

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La battaglia contro i mostri meccanici infuria sull'isola di Bados. A nulla sembrano valere gli sforzi dell'aviazione e dell'esercito giapponese, nè l'abilità dei volontari delle Nazioni Unite capitanati dal coraggioso Maggiore Schwartz. Solo l'intervento di Mazinger Zeta e dei suoi sembra salvare la situazione, almeno fino allo scontro con un mostro creato dalle spoglie di Garada K7 e Doublas M2 che mette in seria difficoltà il robot di Kabuto.
Le nubi si squarciano e un fulmine ricade sul mostro, mandandolo in pezzi. Dal cielo, il Great Mazinger interviene insieme a Venus Alfa e - finito lo scontro - Tetsuya abbandona il robot e penetra nella fortezza di Hell. Koji lo segue, incuriosito dalla presenza di un altro Mazinger di cui non ha mai saputo l'esistenza.
Dopo uno scambio di battute, i due si trovano davanti a una scena molto diversa da quella che si aspettavano: un Hell ormai morente li accoglie, mentre vicino al suo trono giace il corpo del più fido luogotenente, il Barone Ashura.

Nell'Area 51, intanto, Maria viene sottoposta a un'ennesimo esperimento sulla sopportazione del dolore. Nello stato di incoscienza in cui precipita, è sicura di sentire una voce chiamarla. Quando riesce a riaversi, i suoi poteri telecinetici hanno rovesciato o danneggiato gran parte del laboratorio, sotto lo sguardo attonito degli scienziati.

A Tokyo, camminando verso il luogo designato per la manifestazione, Daisuke si imbatte in una rissa tra alcuni scagnozzi yakuza e un ragazzo, per una questione di debiti. Decide di aiutarlo, ma con suo sommo sbigottimento, il ragazzo si rivela quasi più assetato di sangue dei suoi assalitori, provocando un forte disgusto nel giovane pacifista. I due sfiorano a loro volta la rissa, poco prima che Daisuke se ne vada e raggiunga finalmente i suoi compagni.

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Koji e Tetsuya, intanto, non ci mettono molto nell'imbattersi nel responsabile dello scenario davanti a loro: il mostruoso essere che esce dalle ombre è un ibrido tra una sorta di centurione e una tigre dai denti a sciabola, che si presenta come Duca Gorgon. Tetsuya lo riconosce come l'avanguardia dell'Impero Mikeros che il Direttore della Fortezza gli ha ordinato di catturare. Il Duca ammette serenamente di aver eliminato Hell perchè ormai non gli era di nessuna utilità. Si appresta a fare lo stesso con Koji e Tetsuya, quando un terremoto fa crollare parte del palazzo di Hell, costringendo i due a fuggire all'esterno. Il morente dittatore resta prigioniero della sua stessa fortezza in fiamme.
Un terremoto di potenza analoga offre un'occasione di fuga a Maria, che scappa alla cieca nei meandri della base, finendo in un'enorme hangar sotterraneo. Qui trova cosa l'aveva contattata telepaticamente: un colossale gigante di metallo, una sorta di robot che la protegge dai continui crolli. Quando sale al suo interno, Maria vede - sempre per mezzo di immagini telepatiche - uno scenario che potrebbe appartenere al suo passato. Una città avvolta dalle fiamme, distrutta da alcuni invasori. Il loro campione e arma più forte sembra essere un gigante di cui, tra le fiamme e le lacrime, riesce a intravedere solo una sagoma dotata di possenti corna e di un'arma simile a una falce, con cui infierisce sui fuggitivi e sulle loro abitazioni.

Maria si accorge che la creatura dentro cui adesso è, sembra obbedire a ogni suo comando inconscio... e quindi al suo desiderio di scappare, il robot si alza in volo e - distruggendo l'Area 51 - si libra in cielo, per poi volare via a un'incredibile velocità.

Un identico terremoto interrompe la manifestazione di Daisuke, gettando nel panico tutta la cittadinanza.
Daisuke, preoccupato per la sua famiglia, torna a casa accompagnato dall'amico Banta. Qui trova anche suo padre Genzo, il quale gli spiega molto sbrigativamente che restare in città potrebbe essere estremamente pericoloso. Confuso dalla velocità e drammaticità della situazione, Daisuke accetta di seguire il padre e di scappare fuori Tokyo, insieme a Banta, Goro, Danbei e Hikaru. Riescono a fare appena in tempo ad allontanarsi dalla città. Le scosse si fanno sempre più continue e distruttive, e il dottor Umon riesce a restare alla guida della sua macchina per un puro miracolo.
Non è questo però a preoccupare Daisuke. Il ragazzo assiste sgomento allo spettacolo allucinante di un gigante che esce dalle profondità della terra, coperto da una lucida armatura nera. L'essere è così grande che, benchè i nostri siano già abbastanza lontani da Tokyo, possono comunque vederlo chiaramente a occhio nudo. Umon, senza sprecarsi in spiegazioni, porta tutti quanti tra le montagne, in quello che sembrerebbe un avanzato osservatorio astronomico.

Mentre chi è rimasto ferito nella fuga viene preso in consegna dal personale della base, per le cure del caso, Genzo porta Daisuke davanti a un gigantesco UFO con la testa da robot.
"Anni fa, io ti ho trovato lì sopra", è quello che gli dice, in risposta alla richiesta di spiegazioni da parte del ragazzo.

Nel frattempo a Tetsuya, che sta portando fuori un Koji gravemente ferito dallo scontro con Gorgon, viene dato l'allarme dalla Fortezza delle Scienze: Mikeros, in ogni angolo del mondo, sta risorgendo. I due riescono a uscire appena in tempo per vedere Venus Alfa lanciarsi contro un mostro meccanico dalle grandi corna e con un teschio decomposto sul petto.
Tetsuya, riconoscendolo come un mostro di Mikeros, sale sul Great Mazinger per affrontarlo.

L'essere, è lo stesso su cui si trova Maria.


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Personaggi

iosonokojikabuto

Anno 1999. Da tre anni, il Giappone combatte una sanguinosa guerra contro il misterioso dittatore conosciuto come Dottor Hell, a capo di un esercito di mostri meccanici. Poco o niente si sa su questo personaggio, se non che è stato attivo negli anni dell'occupazione giapponese in Manciuria, diventando una personalità di spicco della famigerata Unità 731 di Shiro Ishii.
Il Giappone può comunque contare su un'arma di incredibile potenza: Mazinger Zeta, il robot in Superlega Zeta pilotato dal giovanissimo Koji Kabuto e la cui manutenzione è affidata al Centro di ricerche per le Energie Alternative del famoso scienziato Gennosuke Yumi.

Quando lo spionaggio giapponese riesce a trovare la base di Hell, nell'isola greca di Bados, viene organizzata una spedizione militare per deporre definitivamente il dittatore con le armi. Ad essa partecipano ovviamente Mazinger Zeta, coadiuvato da Sayaka (figlia di Yumi e pilota di Aphrodite A) e dal fido trio di amici Boss-Nuke-Moocha col loro Boss Borot.


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Koji non è l'unico a partire. Da diversi anni, in una misteriosa base semovente per i mari del Giappone, la Fortezza delle Scienze, due orfani vengono duramente addestrati fin dalla più tenera età a fronteggiare il prossimo avvento del sinistro Impero di Mikeros, formato da mostruosi giganti biomeccanici e immerso in un momentaneo e sempre più labile letargo tra le viscere della terra. I due orfani sono Tetsuya Tsurugi e Jun Honoo, perfetti soldati le cui vite sono state preparate solo in funzione della ricomparsa di Mikeros. Con un robot chiamato Great Mazinger, Tetsuya viene mandato insieme alla Venus Alfa di Jun a dar supporto a Koji. Il misterioso capo della Fortezza delle Scienze, è infatti convinto che uno dei luogotenenti di Hell possa essere un'avanguardia di Mikeros, e affida a Tetsuya il compito di catturarlo vivo affinchè venga studiato e sottoposto a esperimenti nei laboratori della base.


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In una Tokyo impoverita a livelli spaventosi dalla guerra contro Hell (e dal conseguente e costante flusso di fondi per la manutenzione di Mazinger), un ragazzo di nome Daisuke Umon organizza una manifestazione per una soluzione pacifica al conflitto con il dittatore dell'isola greca. Daisuke è stato affidato dal padre Genzo a una famiglia nel piccolo ghetto messicano, con la sorellastra Hikaru (segretamente innamorata di lui), il piccolo Goro e il "patrigno" Danbei, malato di artereosclerosi e in perenne fissazione con l'avvistamento di UFO.


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Dentro la base in New Mexico conosciuta come Area 51, intanto, una ragazza che non ricorda nulla del proprio passato oltre il proprio nome (Maria) e qualche frammentaria e fugace memoria, viene studiata di continuo da medici e scienziati, in una serie di esperimenti al limite del sadismo.
Sulle cartelle mediche c'è scritto che la ragazza è una forma di vita aliena, dotata di notevoli poteri telepatici.

All'alba dell'attacco a Bados, la nostra storia comincia...