giovedì, marzo 30, 2006

23: il sacrificio di Kenzo Kabuto




"Koji! Koji! Koji-Kun!"
La voce del Direttore della Fortezza buca il muro di ovattata incoscienza in cui il pilota del Mazinger Zeta è precipitato.
"Sono qui..."
"Koji, le armate di Caesar sono arrivate! devi aiutare Maria e Hiroshi!"

Koji parte all'attacco, realizzando solo in parte che suo padre, per la prima volta da quando lo conosce, lo ha chiamato con quel suffisso... kun.

La battaglia sta infuriando. Le armate di Caesar dilagano a macchia d'olio in una città già messa a ferro e fuoco dalla rivoluzione. Gli altoparlanti tedeschi diffondono continui e disperati appelli a resistere con tutte le proprie forze, mentre i mezzi ausiliari del Drago Spaziale e della Fortezza delle Scienze combattono strenuamente le Machinebeast di Blocken e i soldati di Mikeros.



"VENGA IL TUO REGNO! SIA FATTA LA TUA VOLONTA'!"
Ringhiando una preghiera, Sosuke Oshiba - alla guida di God Mazinger - si distingue per il bagno di sangue in cui fa precipitare i nemici che, sempre più numerosi, gli si avventano addosso.



"Così ne è arrivato un altro"
La voce di Yuri Caesar risuona beffarda, mentre Mazinger compare sul campo di battaglia.
"Sarò l'ultimo che i tuoi occhi vedranno", gli promette Koji.
"Ragazzino arrogante... staremo a vedere!"
Una scarica di fulmini da Minerva, un colpo di bazooka da Jeeg e il Breast Fire di Mazinger, colpiscono l'odioso Generale. In suo aiuto, accorre il famigerato Comandante Akilleus. A differenza degli altri mostri di Mikeros, il suo corpo non si limita ad avere un volto aggiuntivo sul torace. Ne ha altri due, mostruosi, sugli avambracci, da cui spara un getto di fuoco che colpisce in pieno Mazinger.
Caesar, di nuovo, attacca con la sua corona infuocata Minerva X, che però riesce a schivare il suo attacco. Un preciso colpo di bazooka Jeeg la colpisce in pieno, facendola saltare in aria proprio mentre, grazie al suo effetto boomerang, sta per abbattersi di nuovo sul robot di Maria.


Con un rapido e preciso colpo di frusta, Rain X1 colpisce in pieno la testa del Generale, incrinandola e lasciando uno squarcio su di essa.
Caesar comincia a sentire gli effetti della battaglia. Continuamente coperto da Akilleus, che attacca Mazinger senza esclusione di colpi, agguanta velocemente il robot bambina, coprendosi col suo corpo.
Gli occhi dei piloti dell'Armata Mazinger si accendono di una furia senza limiti.
"LASCIALA STARE!"
La risata di Caesar risuona spettrale sul campo di battaglia, mentre indietreggia con Rain X1 stretta tra le braccia. Jeeg è l'unico ad accorgersi, con orrore, che le dita del Generale corrono veloci ad accarezzare il volto "umano" nel petto di Rain.
Per un momento il corpo meccanico fa qualcosa che solo un umano potrebbe fare. Trema.
La voce spezzata di quella che un tempo era chiamata Lorelei, mormora una frase ossessiva, in tedesco.
"DANNAZIONE, TRADUCETE!", urla Jeeg rivolto alla Fortezza delle Scienze.
Forse, però, sarebbe stato meglio non venisse mai scoperto il significato di quella frase.
E' molto semplice e adatta alla circostanza.

Non voglio morire.

"LASCIALA!!!!!!!!!!" il colpo di bazooka che segue l'urlo di Jeeg, riesce ad essere abbastanza preciso da non colpire Rain X1. Tuttavia, serve solo a sbilanciare Caesar, che resta fermamente aggrappato a lei.
Con un singolo, ennesimo colpo di Thunder Breaker, Minerva X fa esplodere tre mostri di Mikeros al seguito di Akilleus che si stavano avventando su Koji, permettendogli di avanzare indisturbato (salvo i continui attacchi di Akilleus stesso) contro il Generale. Jeeg spara un ennesimo colpo.
Purtroppo, entrambi arrivano troppo tardi.

Si sente un orribile strappo.
L'urlo di dolore della bambina riempie l'aria, scheggiando il silenzio di tomba che si è venuto a creare pochi istanti prima.
E poi, la risata divertita di Caesar, trionfante e completamente imbevuta di follia.




"IL POTENTE GENERALE YURI CAESAR HA DI NUOVO UN VOLTO!"
Con un gesto appoggia il volto strappato di Lorelei al petto, come si appoggerebbe una macabra medaglia.
"FIGLIO DI PUTTANA!", urla Koji. Pervaso da una furia animalesca, brandisce la colonna di uno dei palazzi crollati di Berlino e si avventa su Caesar, che risponde al corpo a corpo con la sua spada.
Jeeg fa crollare lo Space Bazooka a terra, chiedendo al Big Shooter di inviargli i Mech Drill.



Mentre Minerva continua implacabilmente a colpire e a cercare di distrarre Akilleus, la lotta tra Mazinger e Caesar va avanti disperata, piena di una violenza accecante che non concede spazio alle parole.
Così, quando la Fortezza delle Scienze comunica che la Fortezza Mikeros si sta avvicinando, insieme agli eserciti del Generale Rigarn. E insieme a un oggetto volante che la base non riesce a identificare, qualcosa che sembra molto più grande della stessa fortezza del Generale Nero.

Colpo dopo colpo, il volto di Caesar, percosso di continuo da Mazinger, inizia ad aprirsi. Dentro, le stesse cupe vampe che tempo prima l'Armata Mazinger ha visto percorrere il corpo del defunto Generale Birdler.
"Senza i tuoi soldati non vali niente!", ruggisce Koji.
"TACI!"

Anche Mazinger, però comincia ad accusare i colpi della battaglia. Il corpo ridotto in pezzi, dalla griglia che ha al posto della bocca esce un fiotto di... olio? sangue?
Caesar solleva un'ultima volta la spada contro di lui, conficcandogliela in corpo. Poi si blocca... Un rumore fortissimo di trapani riempie l'aria, finchè le punte dei Mech Drill non spuntano a loro volta dal petto del Generale di Mikeros. Jeeg, dietro Caesar ne impala il corpo con le sue trivelle, impedendo all'avversario di muoversi.



"BREAST FIRE!!!"
Con un disperato sforzo, Mazinger Zeta si fa indietro di un passo, mentre le sue piastre iniziano ad accendersi e riscaldarsi.
Il Generale urla di dolore... tra le sue grida, l'inizio della stessa invocazione fatta tempo prima da Birdler.
"Grande Imperatore, concedimi il tuo..."

"IL GRANDE IMPERATORE NON AIUTA I CANI E I TRADITORI!"
Una pioggia di missili si abbatte sul Generale.
La Fortezza Mikeros si erge sul campo di battaglia, scura e tremenda.
Rigarn e i suoi eserciti, intanto, invadono Berlino iniziando a devastare le armate umanoidi dello sconfitto Caesar.

"Grande Generale Nero! cosa stai dicendo?"
"Hai attaccato gli eserciti di Rigarn, traditore!"
"NON E' VERO! non ho mai fatto nulla di tutto questo!"
"Non negare... abbiamo visto tutti quello che hai fatto"

Caesar cade in ginocchio. La morte inizia a paralizzargli il corpo, schiacciandolo per terra, vinto.
Il suo corpo esplode nella terribile fiammata che ormai sembra chiaramente animare ogni mostro di Mikeros.
"Grande Generale Nero... siamo... stati... ingannati"

Mazinga Zeta cade riverso sul campo di battaglia e Koji viene gettato fuori dal Pilder.
Gli occhi gli si annebbiano, mentre vede camminare qualcosa tra le fiamme. Un gigantesco robot. Una Machinenbeast.
Ricordi vaghi, spezzati, si confondono con il presente.
Ricordi della prima volta in cui ha combattuto il dottor Hell, in cui lo ha visto con quello sguardo allucinato che avrebbe rivisto molte volte, a bordo della Gool.
Ed è la voce di Hell, quella che parla, nel presente.

"PILDER, ON!"

Un piccolo Pilder entra nella Machinebeast. La stessa che il profeta ha mostrato loro prima di questa terrificante battaglia.
Il dottor Hell, privo di un occhio, ride nel guardare il suo avversario caduto a terra.



"Kenzo e Koji Kabuto. Sarebbe un peccato non approfittare di questa meravigliosa occasione"

Jeeg si lancia immediatamente contro il mostro.
I suoi Mech Drill non sembrano nemmeno scalfire la corazza del mostro, ma portano Hiroshi a vedere quello che sta succedendo all'interno del Pilder. Sembra che le fiamme di cui si è bagnato il robot siano penetrate anche all'interno della cabina di pilotaggio di Hell. Il folle scienziato ride di uno sguardo mentre sta andando a fuoco e mentre il suo corpo - sotto gli occhi esterrefatti di Hiroshi - sembra via via fondersi alla macchina.

"Maria, riportami alla Fortezza!", urla Koji.
"Koji, guarda che non ti reggi in..."
"ORA!"

Minerva X trasporta il Pilder di Mazinger fino sul ponte della Fortezza delle Scienze, mentre Koji dà ordine di approntare il Double Spacer.
Hell, intanto, continua implacabile a camminare verso la sua vera meta.
Demonica, i cui motori si sono accesi improvvisamente.
Lo stesso esercito del Generale Nero sembra estremamente sorpreso, nel vederlo.

La voce del dottor Kenzo Kabuto è disperata, ormai priva della consueta fredda sicurezza con cui i piloti lo hanno conosciuto. E' finalmente la voce di un padre.
"Koji! Koji-kun! torna indietro! non voglio... non voglio perdere anche te!"
Koji si ferma un attimo. Poi, getta il suo comunicatore personale e, sanguinante, sale sul Double Spacer.

Mikeros non è l'unica fortezza nemica a essere arrivata. Un gigantesco oggetto volante solca il cielo in fiamme di Berlino. All'inizio, appare come una gigantesca montagna sospesa in aria, una visione surreale quanto terribilmente maestosa. Una montagna la cui base è circondata da teschi altrettanto colossali.
Poi, dalla base della fortezza, una serie di fiammate. Fiammate che prendono la forma di sette draghi sinuosi.
La nave copre tutto il terreno del campo di battaglia.
Anche se - in questa forma - Jeeg non è in grado di tremare, guarda il cielo mentre gli studi di suo padre sull'antica civiltà Yamatai gli tornano in memoria.
Un nome gli sorge spontaneamente, sussurrato quasi con un timore reverenziale.



Yamata No Orochi

Il nome del drago combattuto da Susanowo, il dio delle tempeste giapponese.
Dalla corazzata, il mostruoso Amaso - ministro di Himika - con cui l'Armata Mazinger ha già avuto modo di parlare, stabilisce una comunicazione con tutti i robot della Fortezza delle Scienze, avvertendo di non sparare. L'esercito di Himika è giunto in soccorso.
Yamata No Orochi atterra in mezzo al campo di battaglia, facendo scendere orde di soldati e mostri Haniwa, che immediatamente si scagliano contro le Croci di Ferro di Blocken.

Il Drago Spaziale vola spedito verso Demonica, che ormai Hell ha quasi raggiunto.
Anche Blocken si è lanciato alla volta della sua corazzata. Koji, intercettando la sua jeep con il Double Spacer, non perde occasione per sparare al perfido dittatore tedesco. La jeep si ribalta, esplodendo, e il corpo del gerarca viene catapultato pochi metri più in là.
Con le ultime forze, la testa dell'antico luogotenente di Hell lancia l'ultimo, accorato appello al suo antico padrone, dimostrando sorpresa nel saperlo nella sua stessa città.

"Signore! vi prego, risparmiatemi! posso ancora esservi utile! come una volta!"
L'implacabile e titanica Machinebeast del Dottor Hell lo calpesta a morte, senza badare alle sue parole, continuando a camminare verso Demonica.
La sua attenzione è tutta per Koji.



"Sei cresciuto, giovane Kabuto. C'è più rabbia, in te. Avresti dovuto lasciarmi morire quel giorno, a Bados"
"Ti hanno usato come un giocattolo. Li hai combattuti in Sud America... e adesso? cosa ti hanno offerto per stare ancora al loro fianco, maledetto?"
"Non capisci... ti ostini a guardare tutto come una vendetta. Se solo sapessi quanto il tuo compianto nonno, Juzo Kabuto, è responsabile di tutta questa situazione..."
"A me interessa di cosa TU sei responsabile, di cosa hai fatto, Hell"
"E non ti curi del perchè. Ma io ormai non sono più il Dottor Hell... impara a chiamarmi col mio nuovo nome. Ora sono il Gran Maresciallo delle Tenebre"

Il Gran Maresciallo entra dentro Demonica, iniziando (sotto gli occhi allibiti e infuriati al tempo stesso di Koji) ad alimentarla col suo stesso corpo.
La prima cannonata del Drago Spaziale si infrange addosso a una cupola protettiva che circonda la corazzata creata da Blocken, una cupola fin troppo simile (ma più resistente) a quella che circonda la Fortezza delle Scienze.
Poi, è il turno di Demonica, che risponde al fuoco con un colpo di potenza eccezionale, che abbatte il Drago Spaziale facendolo crollare al suolo.

Intanto, da Yamata No Orochi, le truppe continuano a uscire e combattere. A un certo punto, però, l'intero esercito Haniwa si blocca, per poi cadere in ginocchio, prostrandosi davanti a un robot che esce dalla fortezza di Himika.



Grendizer.

"Sono venuto ad aiutarvi", dice da dentro la voce di Daisuke. Gli occhi del pilota, visibili sullo schermo dei comunicatori di quasi ogni robot dell'Armata Mazinger, sono percorsi da una luce di follia.
Maria, l'unica a sapere con Grace cosa sta succedendo davvero, gli rivolge una secca domanda.
"Cosa ne hai fatto di Hikaru?"
"Lei è al sicuro. Con me"
Minerva X si lancia verso Grendizer, nel proposito di attaccarlo.
Anche Jeeg, conscio del tradimento di quello che è stato parte integrante dei piloti dell'Armata, si lancia verso di lui.
"Siete stati degli stupidi! Siamo qui per aiutarvi... senza di noi verrete spazzati via"
E' la voce di Grace, adesso a parlare dal Drill Spacer: "Daisuke! non puoi stare dalla loro parte! Guarda cos'hanno fatto alla madre di Sanshiro... a tutta l'umanità! Daisuke, sono dei mostri!"
"Dobbiamo combattere una guerra, dobbiamo vincerla... non è questo che volevate? NON E' FORSE QUESTO?"
"Non a fianco di ha ucciso tutta quella gente!"
"Noi non siamo stati certo migliori. Anche noi conviviamo con mostri e compiamo massacri"

Le truppe di Akilleus muovono verso Grendizer e il suo esercito Haniwa.
Alzando la Double Harken, il robot di Daisuke volge lo sguardo verso i suoi mostri.



"RENDETEVI DEGNI DI COMBATTERE AL MIO FIANCO!"

I mostri Haniwa alzano le loro armi e si lanciano ruggendo verso le Machinebeast di Blocken, i mostri di Mikeros e le Armate Nere di Blocken.
Akilleus punta la spada verso Grendizer, in un palese segno di sfida.

Minerva, impaziente di arrivare allo scontro con Grendizer, tempesta il sottoposto di Caesar di Thunder Breaker, per cavarselo di mezzo. Akilleus e Grendizer intanto arrivano corpo a corpo, la lama dell'uno che si abbatte sull'alabarda dell'altro. Scintille vengono sollevate dalle due lame, illuminando il volto mostruoso del luogotenente di Mikeros e del robot del Principe di Fleed.
E' un secco colpo di quest'ultimo ad aprire a metà il comandante nemico.



Maria e Daisuke, due esseri legati da uno strano destino che ancora non comprendono, si fronteggiano. La corazza di Grendizer, per un unico e terrificante momento, sembra percorsa dallo stesso fuoco che ha animato Birdler e Caesar, riparando i danni ricevuti.

"Lui ha solo accettato la sua vera natura, Principessa", sibila un compiaciuto Amaso da dentro la corazzata.

Demonica intanto si alza in volo, iniziando a bombardare tutto quello che trova e ingaggiando battaglia con Yamata No Orochi. Koji vola col Double Spacer verso Grendizer.
"DAISUKE... AGGANCIAMOCI!"
"CI HA TRADITI!", urla Hiroshi.
"Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile, adesso!"



Per la prima volta, dopo prove su prove nei simulatori, Grendizer e il Double Spacer si agganciano e volano spediti verso Demonica.
Il Cyclon Beam e lo Space Thunder volano direzionati verso la barriera della mostruosa corazzata. Benché il colpo sia molto forte però, la protezione regge.

E' allora che Daisuke riceve una comunicazione da Goro.
"Daisuke... cosa sta succedendo? perchè quei mostri ti stanno obbedendo?"
"Goro... non preoccuparti... andrà tutto bene..."

Anche Koji riceve una comunicazione da Shiro.
"Koji? che succede? Papà sta facendo evacuare un'intera area della Fortezza e si è chiuso dentro"
Il pilota di Mazinger Zeta spalanca gli occhi. In un brivido, ha la consapevolezza piena di quello che accadrà.

"Papà? che sta succendendo?"
La voce, al comunicatore, è bassa. Grave. Prossima a spezzarsi.
"Koji. Se Demonica avrà campo libero, sarà tutto perduto. Avremo combattuto invano"
"Cosa stai facendo?"
"Mi dispiace, figlio mio. Sto per rendervi orfani ancora una volta"

Un intera sezione della Fortezza delle Scienze si stacca dal complesso della base, volando a mezz'aria.
La prima ad accorgersene è Maria, dalla cabina della sua Minerva X.
Dopo un momento in cui ogni pensiero è annichilito, distrutto, Koji manda un secco ordine all'intera Armata Mazinger.
"Quando la Torre della Fortezza si schianterà su Demonica voglio che apriate tutti il fuoco, contemporaneamente"
"Cosa?", fa Masai, esterrefatto.
"Nessuna discussione!"
Grendizer si stacca dal Double Spacer, riatterrando sul suo disco volante e ripetendo l'ordine all'esercito Haniwa.



Il Dottor Kabuto apre una comunicazione.
E' la sua ultima comunicazione.
"Koji, Jun, Shiro, Tetsuya. Figli miei..."
Velocemente si avvicina verso Demonica. I Draghi di Yamata No Orochi puntano tutti verso la corazzata. La Fortezza Mikeros rimane immobile nel cielo.
L'Armata Mazinger attende.
"La libertà e la pace si ottengono con sacrifici. Sacrifici continui da parte di ognuno. Il mio più grande è stato sacrificare voi"
Il Double Spacer si affianca alla torre. Venus Alpha, quasi a pezzi, si alza, crollando su un ginocchio poco dopo.
"Non sono stato un buon padre. Ma credetemi se tutto quello che ho fatto è stato solo perchè poteste vivere in un mondo senza più guerra. In un mondo in cui non dobbiate avere paura di nessuno"
Una comunicazione, privata, con Kenzo Kabuto.
Tetsuya. "Capo... non preoccuparti... sto arrivando. Prenderò il Gureto e li sconfiggeremo, vedrai!"
"Tetsuya... ero sicuro che saresti tornato. Sono orgoglioso di te"
Riaprendo il canale con tutti... "Sono orgoglioso di tutti voi, figli miei".
Koji si affianca a lui, col Double Spacer. "Non c'è un altro modo?"
"Mi piacerebbe, Koji. Ma se i colpi del Drago Spaziale non sono riusciti a scalfire la barriera, dubito che le vostre armi potranno farlo. Non possiamo permettere che Demonica ed Hell restino in piedi"
Koji fa rollare il Double Spacer e agita una mano verso suo padre, in un ultimo saluto.
Alzando una delle sue mani meccaniche, Kenzo Kabuto lo saluta a sua volta. E per la prima volta, Koji vede i suoi occhi lucidi.

Nel momento in cui Kenzo Kabuto si schianta contro Demonica, l'Armata Mazinger fa fuoco.
Yamata No Orochi e l'esercito Haniwa fanno fuoco.
Perfino Mikeros fa fuoco contro la corazzata di Hell.

La barriera viene infranta e i colpi incrinano implacabilmente la corazza di Demonica.
Poi, una vampa infernale avvolge la corazzata.
La voce del Maresciallo delle Tenebre risuona diretta verso Koji.
"Ti strapperò tutto, Kabuto. Ogni affetto, ogni legame... TUTTO!"
"MUORI!!!!!!!!!!"

Demonica sembra scomparire nel nulla, non lasciando alcuna traccia.
I soldati dell'Armata restano fermi, in un istante di ghiacciato silenzio mentre - sotto di loro - la battaglia infuria ancora.

Il cielo si squarcia e, in un fragore di lampi, compare la sagoma del Great Mazinger, che si erge sulle armate del maresciallo rimaste, sui mostri del Generale Nero... e su quelli di Daisuke.

martedì, marzo 28, 2006

Intermezzo: un'anima decide del proprio destino!






Nella sua Fortezza di Mikeros, cupo e pensieroso, il Grande Generale Nero osserva file di camion che portano esseri umani alle Fabbriche.
Quando si alza, decine di soldati scattano sull’attenti, aspettandosi un ordine. Invece, il gigantesco guerriero nero si limita a spostarsi più vicino agli schermi. A fissarli assorto, come fossero finestre.

“Dimmi, strega. Il mio futuro è già scritto?”
Una sagoma scura si stacca dal buio circostante. I suoi passi, calcati su giganteschi e pallidi piedi nudi, fanno il rumore di pietra che si macera.
“Non lo so, mio Generale. La Ruota del Karma segue strane vie. Tuttavia…”
La mano del Generale Nero si contrae leggermente sulla spada, mentre le armate di Yuri Caesar in viaggio verso Berlino vengono riprese sullo schermo.
“… ti consiglio di non partecipare a questa battaglia”

Himika resta ancora per qualche secondo in silenzio. “Ho sognato che, se lo farai, andrai incontro all’inizio della tua fine”
Il viso centrale nel corpo del Generale, quello che sembra essere rimasto più umano, si torce in un sogghigno amareggiato.
“Già da tempo, strega, sento avvicinarsi la mia fine. La fine mia e di tutto il mio popolo”
“L’Armata Mazinger non può…”
“L’Armata Mazinger non c’entra. Se gli esseri di superficie daranno il colpo di grazia al glorioso Impero di Mikeros, sarà solo perché intrighi e corruzione l’avranno indebolito”

Dentro lo schermo, centinaia di guerrieri di Mikeros alzano le spade contemporaneamente, scandendo inni di guerra per il loro condottiero. Il loro condottiero che, sulla sua gigantesca biga meccanica, alza le braccia per assaporare e abbracciare ogni singolo istante di quel momento.

“Combatteranno contro una carogna già divorata dai vermi”, mormora il Generale Nero, lasciando che la sua voce bassa e profonda risuoni cupamente per tutto l’interno della corazzata.
Un leggero inchino, poi la Regina appoggia la sua mano sulla spalla del Generale Nero. Un tocco lieve, quasi timoroso di concedersi una vicinanza tale.
“Non siete obbligato a combattere questa battaglia, Generale”

La testa meccanica del Generale Nero si gira lentamente verso la Regina. I suoi occhi luminosi tagliano l’oscurità circostante, lasciando intravedere solo vagamente le sue terribili fattezze da Oni.

Lo schermo cambia inquadratura. La terra trema sotto gli zoccoli e le zampe di ferro dell’esercito del Generale Rigarn.

“Non sono un codardo. Ho giurato che avrei combattuto per assicurare al mio popolo la bellezza della luce del sole, dopo tutto il tempo che gli umani ce l’hanno negata”

La sua mano si torce, per stringersi in un pugno.

“E lo farò. Anche se significa andare incontro al proprio destino”

mercoledì, marzo 22, 2006

22: Suona, gong della battaglia!



Arrivano.
Ormai le armate di Yuri Caesar sono vicinissime a Berlino, e l’Armata non è completamente certa dell’esito di questa difficile battaglia.
Hiroshi, nel cercare conforto in Miwa e Mayumi, s’imbatte in un nutrito numero di guardie davanti alla porta dei loro alloggi. Le guardie gli dicono di aspettare fuori per qualche momento, senza spiegare nulla e, quando ormai il cyborg sta perdendo la pazienza, dalla cabina escono Maria e Miwa con due espressioni preoccupate e tese.
Maria invita Hiroshi a entrare mentre Miwa a fatica trattiene le lacrime.





Il processo di mutazione in Mayumi sta accelerando. Dalla sconfitta del mostro custodito nell’hangar di Demonica, Maria è rimasta a badare a lei insieme a Miwa. A badare a una bambina in preda a dolori terribili… come se qualcuno la stesse mangiando dall’interno.
Hiroshi chiede alle due donne perché non l’abbiano avvisato prima. C’è un momento di grande imbarazzo, in cui Maria prende alla fine parola, spiegando che prima volevano provare a far rientrare l’emergenza da soli. Senza successo, perché il massimo che hanno potuto fare è stato somministrare alla bambina una robusta dose di calmanti e farla addormentare.

Miwa non riesce ad assistere al resto della conversazione tra Maria e Hiroshi senza sentire il bisogno di fuggire dalla stanza e scoppiare a piangere.
Uscendo, Hiroshi la trova rannicchiata per terra e la prende in braccio. Senza opporre resistenza, Miwa si fa portare a letto e si addormenta, mentre un preoccupato e sconvolto Hiroshi rimbocca sia le sue coperte che quelle della sua sorellina.





La sala di controllo richiama per l’ennesima volta i suoi piloti.
Il dottor Kabuto e il Conte Blocken sono impegnati nell’ultima discussione prima di aprire una definitiva breccia tra i due schieramenti. Ancora una volta, il gerarca chiede con insistenza che le venga consegnata Rain X1, rimarcando tutte le concessioni fatte all’Armata Mazinger. Ancora una volta, Kabuto oppone un netto rifiuto, consapevole di quanto accadrà ma determinato a non lasciare una creatura con la mente da bambina nelle mani di un aguzzino nazista.
Per tutta risposta, il Conte suggerisce che il Direttore debba scegliere meglio i suoi alleati, mandando in onda un filmato di pochi giorni prima. Un filmato in cui Hiroshi sta contrattando col Conte Blocken stesso uno scambio di informazioni. Il filmato viene astutamente interrotto prematuramente, lasciando gli altri piloti a chiedersi cosa Jeeg abbia rivelato a quelli che sempre più sono solo nuovi nemici.
Il gelo cala nella Fortezza delle Scienze. Senza mezzi termini, Sosuke Oshiba, il pilota del God Mazinger, accusa Hiroshi di essere un traditore. Quando gli si para davanti, Hiroshi capisce che il fanatico samurai è sufficientemente pazzo da riuscire a reggere il suo sguardo senza timore.
Anche Daisuke però sembra estremamente amareggiato dalla piega che hanno preso gli eventi. Esige spiegazioni e le risposte di Hiroshi sono molto vaghe: ha accennato a Blocken delle Armate Nere in cambio di informazioni strettamente personali, su cui non ha intenzione di sbottonarsi. Daisuke si dice estremamente deluso dal fatto che Jeeg non abbia fatto menzione con nessuno dell’accaduto. Sosuke, continuando a dargli del traditore, cerca invece di scoprire di quali informazioni strettamente personali stia parlando il cyborg.
E’ il dottor Kabuto a porre fine alla discussione: complice anche l’intrusione mentale di Maria, la quale si dichiara convinta della verità delle parole di Hiroshi, il Direttore rammenta a tutti che non è il momento di dividersi, specie se aizzati dalle provocazioni del Conte Blocken. Rimanda tutti ai loro posti, a eccezione di Daisuke, a cui chiede di monitorare la situazione con il Grendizer, visto che ormai la Fortezza non gode più delle immagini satellitari messe a disposizione dal governo di Berlino.

Sanshiro approfitta di un momento in cui ci sono tutti per parlare a Maria della sua voglia di iniziare alcune meditazioni guidate. Le continue sedute a metabolizzare la rabbia di Gaiking, però, lo hanno reso nervoso e suscettibile. Basta solo uno sguardo sbagliato da parte del pilota di Minerva X, perché Sanshiro si inalberi e si rivolga aspramente a lei, allontanandosi con rabbia.
Con Grace le cose vanno assolutamente peggio: una scarsa sensibilità della ragazza alle vicissitudini del giovane Tsuwabuki (nonché il continuo nervosismo di quest’ultimo) sfociano in una litigata, dopo la quale Sanshiro viene bruscamente allontanato.

La perlustrazione con Grendizer non porta a grandi novità: gli eserciti di Caesar e Rigarn marciano implacabili. Un improvviso mal di testa e una colossale stanchezza assalgono Daisuke di colpo, mentre si accorge di fare sempre più fatica a concentrarsi. I suoi occhi si chiudono, per quanto si sforzi. Un velo nero sembra ottenebrargli l’intera visuale, e quando si riprende non sembra essere più dentro il suo robot.
Anche Maria si sveglia sapendo che sta succedendo qualcosa di strano: la sua cabina sembra incredibilmente silenziosa, in maniera totalmente innaturale.
Uscendo si trova davanti a un lungo corridoio, un corridoio che si stende all’infinito davanti e dietro di lei.
Dentro di sé, non sente di essere solo Maria. E’ come se fosse contemporaneamente Maria, Grace e… un’altra persona. Qualcuna i cui pensieri sono distanti da quelli di un normale essere umano. Alieni.

Accanto a lei, Daisuke.

Camminano, senza dirsi nulla. Poco a poco, le pareti del corridoio si fanno più grezze, rocciose, come se entrambi fossero a metri e metri sottoterra.
Poco a poco, statue funerarie Haniwa costeggiano il loro cammino.
Il corridoio finisce in un’ampia stanza, illuminata da poche e deboli torce. Davanti a Daisuke e Maria, un enorme trono di pietra, su cui è seduta la stessa gigantessa che i piloti hanno visto sui monitor, la stessa che rideva mentre la madre di Sanshiro veniva fatta a pezzi. Sembra anch'essa una statua, finché la pietra non si trasforma in carne, con lo scricchiolio dei sassi che precedono una valanga.
La donna ha un tono estremamente suadente, mentre saluta i due.





“Hanno fatto un buon lavoro con te”, dice rivolgendosi a Maria.
Daisuke le chiede chi sia e cosa voglia, e il suo tono strappa una risata alla donna. “Un tempo, mi trattavano con più rispetto, quando mi adoravano come una dea e mi chiamavano Regina Himika”

Himika propone ai due ragazzi una via di fuga: farli fuggire dalla battaglia disperata in cui incapperanno da qui a poche ore. Quando Maria le chiede il motivo di tale generosità, Himika dice che – benché in suoi ricordi del futuro siano molto annebbiati – sa che lei e Daisuke avranno un ruolo estremamente importante per Mikeros.

E quando Daisuke le chiede cosa c’entrino con lei, la risposta è suadente e terribile.
“Voi non c’entrate nulla con gli umani. Mio principe. Mia principessa”

I due sentono gelare il proprio sangue. Le parole del mostro di Mikeros che l’ha liberata dall’Area 51 (e che appunto la chiamava principessa) riecheggiano nella mente di Maria.
Daisuke, inaspettatamente, chiede se sarà data protezione anche ai suoi cari, nel caso accetti. A Hikaru, Goro e Danbei.
La risposta della Regina è inequivocabile.

“No. Loro sono solo esseri umani. Non sono come noi”
“Allora, se riesci a prevedere il futuro – le dice Daisuke – che scelta abbiamo? Come puoi chiederci di scegliere?”

Improvvisamente, i due si risvegliano, chi a bordo del Grendizer, chi nella propria cabina.
Per Maria, però, il risveglio è molto più traumatico.
Gli allarmi della base, infatti, stanno suonando.





Il primo a sentire gli allarmi è ovviamente Hiroshi, insonne sia per la sua natura di cyborg sia per i cupi pensieri che non cessano di tormentarlo.

La pianta della Fortezza si accende di luci d’allarme, luci che indicano un attacco interno. A nulla servono le comunicazioni con il personale della Fortezza, colto a sua volta di sorpresa dalla repentinità dell’attacco. Sanshiro, correndo a sua volta per i corridoi, si imbatte in una guardia distesa in terra. Di pochissimi millimetri, il cranio è staccato dal resto del corpo.

Maria si imbatte in situazioni anche peggiori. I corpi in cui si imbatte lei, sono stati sventrati e mutilati. Presto il panico si diffonde in tutta la base e al panico, nel cuore di Sanshiro, subentra la rabbia quando il fedele amico Bunta gli manda un messaggio disperato dal Drago Spaziale, dov’è in corso un’emergenza del tutto analoga.
Hiroshi è il primo ad accorgersi cosa stia succedendo, quando raccoglie un capello biondo dal corpo di uno dei soldati morti.
Sono le Gamia Q3, un tempo di Ashura e ora di Blocken, ad attaccare.

L’area detentiva della Fortezza, dove sono ancora rinchiusi i prigionieri colpevoli di insubordinazioneè ora, agli occhi di Maria, un inferno di corpi maciullati e sportelli aperti a forza. Non è questa, però la parte più drammatica: le Gamia infatti sembrano essere radunate negli alloggi di Miwa e Mayumi.
Hiroshi è il primo ad arrivare, e il primo a vedere una delle androidi volare fuori dalla cabina, con il collo spezzato e la testa ciondolante.
Un sospetto tremendo si fa strada in lui.
Lo spettacolo che trova entrando è raccapricciante. Due gamia sono intorno a Miwa e Mayumi, mentre, in un angolo, il Maggiore Masaki Goda giace per terra con il torace aperto da una profonda ferita, come se si fosse offerto di fare da scudo al pilota del Big Shooter e alla piccola.
Ma è la piccola la cosa più spaventosa, nella cabina.
Con un pugno, infatti, sfonda la faccia di una delle tre Gamia. I suoi occhi sono luminosi e la sua voce metallica e inespressiva mentre ripete di continuo la stessa frase.

Dotaku Project. Defensive mode ON

Daisuke riceve la comunicazione disperata di Hikaru, in pieno panico per quanto sta succedendo. Apprestandosi a tornare alla Fortezza, le ordina di salire a bordo del Marine Spacer, subito.





Gaiking, nell’hangar si accende quasi solo con la furia del suo pilota.
Un solo urlo lo anima, mentre gli sportelli si aprono per fare uscire il gigantesco robot.

BLOOOCKEEEEEEEN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hiroshi, in un inquietante balletto di morte tra androidi, riesce ad avere la meglio sulla Gamia, spaccandole la testa mentre Maria, giunta provvidenzialmente con Jun e alcuni soldati, apre il fuoco verso l’assassina cibernetica.
Ancora una volta, Mayumi ripete il suo messaggio freddo, inquietante.
Poi i suoi occhi si spengono, e cade svenuta in terra.

Il pericolo non è ancora finito: mentre Gaiking si appresta ad attaccare Berlino da solo, il Drago Spaziale non ha ancora fatto rientrare l’emergenza. Accanto al robot, Mazinger Zeta, pilotato da un Koji Kabuto ansioso di porre fine una volta per tutte al dominio di Blocken sulla Germania.
Sotto di loro, uno spettacolo assolutamente imprevisto.
Il popolo tedesco, finalmente (anche se non poteva scegliere un momento peggiore) è insorto contro i suoi aguzzini. Coloro che sono rimasti a Berlino attaccano con tutto ciò che hanno le feroci Croci di Ferro. Gli altoparlanti in città, che da sempre trasmettevano ordini alle Machinebeast e propaganda nazista, adesso – prese dai partigiani tedeschi – inneggiano a canzoni di libertà e di messaggi di speranza, sulla scia di quella stessa speranza offerta loro dall’Armata Mazinger.

Quando tu soffrirai
Sotto la schiavitù
Su dal ciel piomberà
Mazinger…






Hikaru esce con il Marine Spacer, come ordinato, ancora orgogliosa e stupita di poter partecipare a un’azione di guerra. Quando vola vicino a Daisuke, però, egli con Grendizer afferra stretto il suo velivolo bloccandolo e ordinandole di spegnere i comunicatori. Gaiking fa appena in tempo a vedere Grendizer che si allontana, a microfoni chiusi verso una direzione chiara solo nella mente di Daisuke.
L’ultimo messaggio del ragazzo è per il professor Umon.

“Mi dispiace, padre”

Grendizer parte per l’isola in cui l’Armata Mazinger, tempo prima, incontrò il ministro Amaso, al servizio di Himika.
Daisuke Umon inizia così il suo lungo viaggio nelle tenebre.





Giunto in forma di Jeeg presso il Drago Spaziale, Hiroshi si “smonta”, facendo collassare il suo gigantesco corpo nel momento in cui, con una capriola, atterra sul ponte della corazzata del dottor Daimoni. La prima cosa che vede sono corpi portati via. Tra essi, il corpo di Bunta, il ragazzo che lo aveva affrontato nella battaglia che aveva visto il Drago e la Fortezza contrapposti, e con cui avevano stretto una breve amicizia. Il suo corpo è tranciato in due parti. Uno dei soldati gli sta chiudendo pietosamente gli occhi.
Non c’è tempo per piangere i caduti: le gamia, sul Drago Spaziale, offrono uno spettacolo di morte a cui il cyborg partecipa volentieri, prendendo il corpo di una e usandola come scudo e arma contro gli attacchi dell’altra.





“Maria, cosa sta succedendo? Daisuke… Daisuke è sparito”
Le parole allarmate di Umon non sembrano stupire Maria, che le accoglie con un cupo sorriso. Rispondendo al professore che ci sarà molto da spiegare, più tardi, corre verso l’hangar di Minerva X.

Malgrado l’entusiasmo di Koji, Sanshiro è piuttosto scettico sulla rivoluzione, credendo sia solo un diversivo di Blocken per distogliere la loro attenzione. In realtà, il pilota del Gaiking è pieno di furia, una furia che non riesce a controllare e che defluisce impazzita nei circuiti e nell’anima del suo robot. Una rabbia che lo spinge (impazzito dal furore) a dare un secco colpo a Mazinger Zeta, prima che Koji possa accorgersi di quanto sta succedendo.
Il colpo fa sbattere violentemente la testa di Koji sulla cloche, facendolo sprofondare nell’incoscienza.





Nelle tenebre.

Nelle tenebre ormai è sprofondato l’anima di Daisuke che, quando scende dal Grendizer viene assalito da Hikaru.

“Come puoi pensare? Come puoi solo pensare di allearti con loro? Sono i nostri NEMICI! Hanno ucciso migliaia di persone!”
“Calmati, Hikaru… andrà tutto bene… tutto bene…”

In preda alla paura in cui la spinge sia la situazione che lo sguardo allucinato e folle dell’uomo che ha sempre amato, Hikaru scappa, inoltrandosi nelle profondità dell’isola di Himika.
Un urlo lacerante.
Correndo, Daisuke s’inoltra a sua volta. Attraverso sentieri che sembrano sempre portare alla stessa direzione… attraverso gole sormontate dalle onnipresenti e ossessive statuette Haniwa, rivolte verso di lui ovunque lui si trovi e in qualunque direzione stia guardando.
Finché davanti a lui non vede l’imboccatura di una grotta. Un’imboccatura con la forma di un enorme demone con le fauci spalancate.
Un passo dopo l’altro, nel silenzio intorno.

La Regina Himika è davanti a lui, sul suo trono di pietra, che tiene Hikaru tra le mani, come un giocattolo.

Nel frattempo, a Berlino, una breve schermaglia tra Minerva X e Gaiking, insieme a uno scontro tra i poteri telepatici di Maria e la mente annebbiata di Sanshiro, riportano quest’ultimo alla ragione. Sanshiro fa appena in tempo a rendersi conto di quello che è successo che una comunicazione da parte el suo amico Fuan Lee lo avvisa del sopraggiungere degli eserciti di Yuri Caesar. Quasi come se non gli importasse nulla di tutto ciò, Sanshiro si ostina a chiedere notizie su come stiano le cose sul Drago Spaziale, su cosa significasse quell’improvvisa interruzione nelle comunicazioni di Bunta e su come egli stia.
Fuan Lee dà risposte molto vaghe, accennando solo al fatto che il pilota è stato ferito gravemente.

La comunicazione arriva a tutti, proprio mentre Sanshiro inizia a rendersi conto di aver colpito Mazinger contro la sua volontà e senza un apparente motivo.

Il terribile Generale arriva sulla sua gigantesca biga meccanica, alla cui superficie sono imprigionati due prigionieri umani che – privi di volontà - cantano le lodi di Caesar. Dietro di lui, Akilleus e il resto dell’esercito.

THUNDER BREAKER!!!





Minerva si alza in cielo, scatenando una pioggia di fulmini sui primi gladiatori di Mikeros che vanno loro incontro.
Hiroshi si ritrasforma velocemente in Jeeg. Sopra di lui, il Big Shooter.
All’istante, Jeeg non riesce a credere che Miwa, ferita dal devastante attacco delle Gamia Q3 sia comunque scesa in campo ad aiutarlo. Eppure, la realtà è inequivocabile: la voce urla “COMPONENTI FUORI! BUILD-UP!” è senz’altro sua.

Lo Space Bazooka si monta sul braccio destro di Jeeg, che spara con determinazione al terribile Generale.

“HYDROBLAZER!!!”
Il raggio che esce dalle fauci spalancate del volto centrale del Gaiking investono in pieno Yuri Caesar che, nonostante ciò, continua imperterrito a marciare verso l’Armata Mazinger.
La biga del Generale fa esplodere una scarica di missili verso i robot. Lo scontro, con Jeeg che si tiene a distanza di cecchinaggio e Minerva impegnata a distruggere più mostri dell’esercito che può, scatenando loro addosso un inferno di fulmini e di Koshiryoku Beam, sembra essere tra un irridente Caesar e un sempre più furioso Gaiking.

I colpi dello Space Bazooka risuonano imperterriti mentre il Generale, sotto l’orrore di tutti, continua ad avanzare, riempiendo il silenzio con risate di scherno.





Staccandosi la corona di fuoco dalla testa, la lancia verso Gaiking, che ancora lo sta colpendo disperatamente con la forza dell’Hydroblazer.
La corona lo colpisce in pieno trapassandogli una spalla e danneggiandolo gravemente. Mentre il robot si piega accusando il colpo subito, Caesar lo provoca ancora una volta.
“E’ tutto qui quello che sapete fare? Aspettavo degli avversari molto più degni di voi!”

Urlando, Gaiking estrae la Southern Cross e, brandendola in mano, corre a fronteggiare il suo nemico corpo a corpo.
Un altro colpo di Jeeg. Ancora nulla.

“Pensate che riuscirete a fermarmi davvero, in questo modo?”, ride Caesar.
La voce di Maria è carica della stessa rabbia di Minerva. “No… pensiamo solo che continuare a colpirti sia però molto divertente”
Una scarica di fulmini del suo Thunder Breaker lo colpisce in pieno.

Intanto, dalla base arriva l’avviso che Rain è appena scappata dalla Fortezza e sta correndo verso il teatro della battaglia. Le sue intenzioni non sono chiare. Se ciò che ha detto Heinrich, sulla sua instabilità mentale potesse essere vero?





Gaiking si getta su Caesar. La sua corona spacca di netto la Southern Cross che sta tenendo in mano, ma questo non basta a fermare Sanshiro che corre con la bocca spalancata in un urlo.

Caesar prende fuori la sua spada.
Gaiking si getta addosso a lui a corna basse, colpendo con violenza la biga del Generale mentre la sua spada trapassa il torace del robot. Una sottile scarica elettrica li percorre ambedue. Poi la biga esplode, scaraventando entrambi i contendenti nella polvere.

Con un agghiacciante risata, il Generale Yuri Caesar si rialza in piedi, ergendosi sul corpo di Gaiking che giace disattivato al suolo.

domenica, marzo 05, 2006

21: noi non siamo come voi


La parte dell'Armata Mazinger sotto l'influenza del mostro di Mikeros fa quadrato difensivo. Koji, all'inizio sembra restio ad attaccare: se il mostro sta semplicemente assicurandosi una via di fuga, lasciarlo scappare potrebbe essere la soluzione migliore per non scontrarsi con i suoi compagni. La situazione non è molto differente da quando c'è stato lo scontro con il mostro Psychogenie, ma il tipo di fascinazione che sembra esercitare questo nuovo nemico pare differente: le sue vittime sono capaci di intendere e di volere, ma completamente ammaliate dal nemico.
Una rapida schermaglia tra il mostro e i piloti rimasti in sé, da' occasione al Big Shooter di arrivare sul campo di battaglia e lanciare i componenti di Jeeg a Hiroshi. Il cyborg sta infatti arrancando tra le rovine dell'hangar di Demonica, dopo aver in effetti cercato di infiltrarsi per sabotarne il sistema di alimentazione, come da ordine del dottor Kabuto. Il Big Shooter non è l'unico ad arrivare sul campo di battaglia: mentre il mostro combattente inizia una schermaglia con un furibondo Gaiking, ad avvicinarsi c'è anche il Double Spacer, pilotato da una preoccupatissima Hikaru, che vorrebbe aiutare Daisuke in battaglia. Temendo che - non ancora alla fine del suo addestramento e su un mezzo al quale non è "predisposta" - Hikaru possa essere più un impaccio che un aiuto, Koji le disattiva i comandi e Daisuke, a bordo di Grendizer, la porta lontano dallo scontro, senza curarsi delle continue proteste della ragazza. Contemporaneamente, un assestato colpo di Double Knuckle Bomber di Jeeg riesce a ferire gravemente il mostro di Mikeros.


L'assalto si fa totale: Dianan A e Venus Alpha bombardano Mazinger Zeta, che continua ad attaccare senza tregua. Sanshiro, per alcuni istanti, rimane fermo a cercare la stessa comunione spirituale col Gaiking, che ha sperimentato diverse volte nel suo hangar.
Lentamente, la rabbia inizia a far posto a una maggiore sicurezza nel condurre il suo robot.


Le cose andrebbero bene se non fosse per una drammatica comunicazione di Mori Mori, Sewashi e Nossori a Mazinger Zeta: in preda a un imbarazzo crescente, i tre scienziati rivelano a Koji, completamente sbigottito alla notizia, che Gaiking ha installato - su richiesta di Sanshiro - una testata nucleare.
Il mostro di Mikeros, intanto concentra i suoi attacchi su Jeeg, insieme a God Mazinger. Lo scontro assume pieghe drammatiche per Hiroshi, gravemente danneggiato da una scarica di raggi del mostro e poi dalla spada del robot di Sosuke, che - in seguito a un violento colpo - compromettono il funzionamento dello Spin Storm. Grendizer e Mazinger intanto continuano a concentrare i loro attacchi sul mostro, accorgendosi solo in ritardo dell'entrata in campo di alcune Machinebeast di Blocken. Le Machinebeast provvedono a mettere al sicuro Demonica dallo scontro e poi, sotto ordine del gerarca, iniziano ad attaccare furiosamente i robot dell'Armata caduti vittima del controllo mentale del mostro. L'unica che sembra disobbedire agli ordini di ingaggiare battaglia contro i robot della Fortezza delle Scienze, pare essere Rain X1, che - pur incalzata dal comando nazista - si ritrae comunque dal combattimento.
Gaiking riesce a sfondare il cordone difensivo che Dyon Gamma e God Mazinger fanno attorno al mostro entrando in corpo a corpo con lui. In pochi rapidi attimi, la mano del robot spacca il petto del nemico, strappando un reattore pulsante che sembra più un cuore che un pezzo meccanico. Il mostro si accascia all'istante, trovando la morte.
Questo (e il fatto che i piloti "posseduti" riprendano istantaneamente coscienza di loro) non sembra però far desistere dall'attacco le Machinebeast. Occorre che Mazinger Zeta ne distrugga una con un singolo colpo di Breast Fire, perchè Blocken ordini la ritirata.
In un'atmosfera surreale, Koji e Hiroshi ringraziano Rain X1 per essere rimasta comunque dalla loro parte. La Machinebeast dice che non avrebbe mai potuto attaccare dei suoi amici, per poi salutarli con un gesto timido della mano enorme, voltarsi e andarsene.
La cosa più bella che i piloti vedono, però, è la gratitudine e - per la prima volta da quando sono a Berlino - la felicità sul volto del popolo tedesco. Mazinger Zeta prende delicatamente su una mano un bambino e lo poggia sulla sua spalla, tra le grida di gioia della gente sotto di lui. Una gioia che nemmeno l'opprimente presenza delle Croci di Ferro riesce a spegnere... qualcosa che forse potrà fare la differenza, nella crudele dominazione del Conte Blocken.




Daisuke intanto, alla Fortezza delle Scienze, deve affrontare la rabbia di Hikaru, che per l'ennesima volta si è vista impedire l'occasione per aiutare i suoi compagni. Mentre la ragazza protesta per non aver mai la fiducia dei suoi comapgni di squadra, Daisuke le risponde dicendole che non sta giocando, che è in una guerra in cui chiunque rischia ogni giorno la propria vita. Ancora, ribadisce come lui non voglia pilotare Grendizer, ma di farlo solo per proteggere lei, Goro, Danbei da tutto ciò che sta succedendo. Quando le dice che il suo compito dovrebbe essere quello di stare tranquilla a lasciarsi proteggere, Hikaru in preda alla rabbia le scaglia addosso il casco da pilota e se ne va.
Koji, mentre sta facendo un punto della situazione con gli altri piloti, viene abbracciato da Sayaka, che si scusa ripetutamente per averlo attaccato. Inizialmente, Koji le dice di aver capito perfettamente che era costretta ad agire contro la sua volontà. Poi però aggiunge anche che, in ogni caso, Dianan A non sarebbe mai stata un eccessivo pericolo per Mazinger Zeta. Questo fa infuriare la ragazza che esplode in una reazione simile a quella di Hikaru: lancia il suo casco in faccia a Koji e si allontana a grandi passi all'interno della Fortezza, sotto le suppliche accorate del pilota di Zeta per farsi perdonare.
Le cose non vanno meglio nemmeno tra Sanshiro e Grace: vedendolo tornare, la ragazza gli chiede come stia, ottenendo solo una risposta irritata e stizzita.

Poco prima di andare al briefing alla Torre di Controllo, Koji dà ordine a Mori Mori, Sewashi e Nossori (già abbondantemente strigliati anche da Yumi) di disinstallare l'ordigno nucleare sul Gaiking. Poi parla a Hikaru. Le proteste della ragazza non sembrano sortire effetto: Koji vede l'alzata di testa della ragazza come una disobbedienza che poteva mettere nei guai tutti. Pilotare un mezzo a cui non era stata addestrata e non rispettare gli ordini di quello che si è ormai dato il ruolo di caposquadriglia degli Spacer, è una mancanza molto grave. Koji chiama Jun per chiederle di dare dimostrazione alla ragazza di cosa sia la disciplina militare. Jun si limita a prendere Hikaru, portarla un po' in disparte e assestarle un poderoso pugno nello stomaco che la fa piegare in due.

Poco dopo, i piloti principali dell'Armata sono alla Torre di Controllo per vedere le registrazioni che Hiroshi è riuscito a riprendere (nascosto sotto una jeep) nell'hangar di Demonica.
Sono agghiaccianti: con un crescente orrore, i piloti vedono molta gente del ghetto portata nell'hangar dalle Croci di Ferro. Un bambino piange. Uno sparo. Poi, il cadavere del bambino, con la testa aperta da un proiettile a faccia in giù, nel pavimento dell'hangar. Gli uomini del ghetto vengono portati via e, mentre mostra le immagini, Hiroshi dice che è suo sospetto che i loro corpi siano in qualche modo impiegati per la manutenzione della corazzata di Blocken.
Lo staff della Fortezza, che già freme di rabbia per questo, deve subire un ulteriore colpo. Circondata da una truppa di Croci di Ferro, si distingue appena la figura di un uomo vestito con un mantello nero che gli scende fino ai piedi e che si appoggia su un bastone per camminare. L'uomo dà secchi ordini alle Croci di ferro, che sembrano obbedirgli quanto obbedirebbero a Blocken stesso.
Koji e suo padre rabbrividiscono. Si lanciano una breve occhiata, in cui sembra che ognuno dei due abbia temuto e intuito la stessa cosa.
La possibilità che il misterioso uomo (mai troppo lontano dalla sua scorta per essere inquadrato a dovere) sia nientemeno che il redivivo Dottor Hell.
Nel resto del filmato succede qualcosa di poco chiaro: sembra che l'uomo dia ordine alle Croci di Ferro di liberare il mostro, distruggendo così l'hangar e privando Demonica della sua fonte di alimentazione. La cosa lascia stupiti i membri dell'Armata Mazinger: se davvero Hell si sta nascondendo grazie a Blocken, perchè fare qualcosa di così deleterio per il mostruoso gerarca?

I guai non sembrano essere finiti: alcune riprese mostrano l'esercito di Caesar in marcia. Non solo il comandante Akilleus sta anticipando l'attacco, ma Yuri Caesar stesso sembra voler scendere in campo, a bordo di una gigantesca e mostruosa biga da battaglia a cui sono legati esseri umani. Il personale della Fortezza delle Scienze crede che ci voglia solo un giorno, perchè l'esercito del generale di Mikeros impatti contro Berlino.


Come se non bastasse, dalla Russia sembrano muoversi anche gli eserciti di Rigarn: benché sia ovvio che il loro principale obiettivo sia Caesar e le sue truppe, Berlino non potrà fare altro che trovarcisi inevitabilmente in mezzo. I piloti dell'Armata Mazinger sbiancano all'idea di una battaglia superiore a ogni altra combattuta finora. Benché le speranze siano tutte contro di loro, Kabuto decide però di resistere, alla luce della rinnovata speranza che la popolazione berlinese ha acquistato, vedendo l'Armata combattere. La priorità è caricare quanti più civili possibile, perchè non restino coinvolti nella battaglia. Koji propone di organizzarsi per spostare il fronte in una zona un po' meno a rischio.
Il problema nel caricare i civili, è che la Fortezza delle Scienze e il Drago Spaziale sembrano ormai oberati di passeggeri. Il Direttore, dopo averci pensato per qualche minuto, dà ordine al dottor Yumi di mettersi in comunicazione con alcune persone con cui sono stati presi accordi in precedenza.

I piloti vivono in modo molto differente la vigilia della battaglia: Hiroshi cerca di riparare i componenti di Jeeg in tempo perchè trovino la massima funzionalità possibile. Gli staff lavorano senza sosta per mettere a posto il più possibile i robot in previsione dello scontro.
Koji e Sanshiro hanno una discussione molto violenta. Sanshiro non vuole che la bomba sul Gaiking venga rimossa in via definitiva. Per quanto il pilota di Zeta si sforzi di ribadire che l'equipaggio del drago Spaziale resta comunque in libertà solo per concessione del Direttore della Fortezza, Sanshiro spiega che vendicarsi del Generale Nero è la più importante delle sue preoccupazioni. La bomba è solo l'arma finale, se le cose dovessero mettersi male. Se mai si pianificherà un attacco diretto al Generale Nero, Gaiking deve riavere quella bomba addosso.
Quando Koji chiede a Sanshiro come pensa di scappare in tempo all'esplosione del suo robot, un pesante silenzio fa intuire la risposta.




Daisuke va a trovare Hikaru. La ragazza, chiusa nella sua stanza, si rifiuta di rivolgergli parola e, alle insistenti domande del pilota di Grendizer, risponde sarcasticamente chiedendo se chiameranno di nuovo Jun per picchiarla. Daisuke, una volta fattosi spiegare quello che è successo, scende nella palestra della Fortezza per affrontare il pilota di Venus.
Jun sembra fredda e scostante, mentre continua ad allenarsi. Spiega che ha fatto quello che ha fatto perchè Hikaru ha scelto di essere un soldato. Solo con la violenza un soldato impara cosa è giusto e cosa è sbagliato. Quando Daisuke le puntualizza che Hikaru non è un soldato, Jun risponde che non è così che la ragazza vede la questione. L'atteggiamento dell'ex partner di Tetsuya e ciò che ha fatto innervosiscono Daisuke come niente è riuscitoa farlo prima. Freddamente, le dice di stare lontano da Hikaru, o sarà peggio per lei. minacce a cui la risposta è un violento pugno sulla faccia. In preda a un crescente nervosismo, Daisuke prende fuori la pistola, puntandola verso Jun e dicendole che la lontananza di Tetsuya non l'autorizza a scaricare le proprie frustrazioni sugli altri.
Jun con una mossa di karate, sgambetta Daisuke facendolo cadere violentemente a terra. Il pilota di Grendizer spara, ma il colpo manca la ragazza.
Quando i soldati della Fortezza vengono a controllare cosa sia successo, Jun li squadra con uno sguardo gelido, dicendo che lei e Daisuke si stavano solo allenando. Con un'ultima occhiata carica di rancore reciproco, i due piloti tornano ognuno alle proprie attività.

Daisuke non è l'unico a voler vedere Jun. Sanshiro, finiti gli allenamenti, chiede alla ragazza di venire allenato nelle arti marziali. Sarcasticamente, il pilota di Venus gli fa notare che le arti marziali sono nelle basi dell'addestramento di ogni pilota e che dovrebbe conoscerle da solo. Sanshiro, però spiega di essere particolarmente interessato a uno specifico aspetto di esse: la meditazione. Jun le risponde che quello è un aspetto che non ha mai avuto interesse a coltivare. Per quello, dice, un aiuto possono darlo Maria o Grace.
La risposta è proprio ciò che Sanshiro non voleva sentire, visto che con Grace preferisce avere il meno possibile a che fare.

Hikaru intanto viene chiamata da Koji nella Sala Briefing.
Prima che la ragazza possa di nuovo sfogare tutta la sua rabbia per il trattamento ricevuto, il pilota di Zeta le dice di volerla continuare a sottoporre agli allenamenti e che, al termine di essi, potrà finalmente esesre considerata tra i piloti. Simulando un combattimento a bordo del Great Mazinger (un combattimento che non finisce affatto bene) Koji dimostra a Hikaru come - per qualche ragione che nemmeno lui si spiega in realtà più di tanto - ogni pilota sembra essere particolarmente legato ed efficace unicamente sul mezzo a cui è stato predisposto. Per questo, la sua scelta di pilotare il Double Spacer si sarebbe rivelata inutile. Quando Hikaru gli fa notare che lui non piloterà mai il Double Spacer al posto di Mazinger e che quindi sarà un mezzo destinato ad ammuffire, Koji accenna all'idea di aver trovato probabilmente già un pilota.
Il suo sguardo, con tutta la meraviglia della ragazza, va al fratellino Shiro che si sta ancora impegnando nelle manovre di agganciamento.

Daisuke, Hiroshi, Sanshiro e Koji hanno inoltre una discussione molto serrata, nella sala simulatori. Koji vorrebbe andare a vedere se quello dentro Demonica è davvero il Dottor Hell. Per lui, saperlo è d'importanza vitale e potrebbe determinare tutto l'andamento della battaglia, a cominciare dalle prestazioni stesse di Mazinger Zeta. Gli altri piloti non sembrano affatto entusiasti della cosa, a cominciare da Daisuke che rimette in discussione quanto è appena capitato a Hikaru. Hiroshi ribatte dicendo che Koji è il capo dell'Armata Mazinger, cosa su cui nessuno degli altri due piloti sembra essere particolarmente d'accordo eche quindi prende le decisioni che ritiene più opportune. Daisuke dice che, se un capo c'è stato, era Tetsuya, che aveva la giusta preparazione strategica. Adesso che Tetsuya non c'è più è assurdo parlare ancora di gradi. Sanshiro ripete a Daisuke che è ora di cominciare a pensare di essere in guerra e di ragionare in questo senso. Dice inoltre che, al momento, essere coesi e uniti è la cosa fondamentale. Anche se nessuno accetta l'idea di prendere ordini da qualcuno, la situazione è talmente grave, specialmente alla vigilia di un attacco così imponente, da rendere impossibile il tornare a ragionare da normali civili.
Il corso della discussione, però, si fa via via più acceso finché, per provocazione e per voglia di gettare ogni maschera tra di loro, Daisuke non rivela a Sanshiro che Jeeg è in realtà Hiroshi Shiba, particolare che il cyborg ha accuratamente tenuto nascosto a ogni nuovo arrivato. Hiroshi trascina fuori Daisuke dal suo simulatore, in un impeto di rabbia. Quando riesce a stento a trattenersi, Sanshiro cerca di allentare la tensione, dicendo che seguiva le sue corse una volta.

"Eri un grande campione"
"... già"



Per quanto le cose sembrino risolte, e per quanto Koji apparentemente non insista sull'argomento Hell, non tutti i piloti sembrano convinti delle cose dette.
Daisuke affronta il dottor Kabuto faccia a faccia.

Noi non saremo mai come voi.
Lasci stare la mia famiglia.
Non saremo come voi e non vogliamo esserlo. Mai.



Intanto, nel pomeriggio inoltrato, una delegazione coreana fa un trionfale ingresso nello spazio aereo berlinese con un robot che non manca di lasciare tutti i piloti assolutamente a bocca aperta: Supermazinga Sette, come viene chiamato, è una sorta di strambo robot dalle fattezze vagamente simili a quelle di Mazinger e, dall'addome in giù, ha la forma di una sorta di un lunghissimo treno volante. Sotto lo sguardo perplesso del dottor Kabuto (e sotto le risate a malapena trattenute del personale della Fortezza delle Scienze) l'equipaggio coreano si dichiara pronto ad aiutare l'Armata mazinger nelle operazioni di imbarco e salvaguardia dei civili.
E' in effetti la Corea, a cui il Direttore si è rivolto per caricare il maggior numero di berlinesi possibili, sotto la prevedibile promessa di dare soccorso nella guerra contro Mikeros alla fine della battaglia in Germania.
Il nucleo principale dei piloti dell'Armata va a incontrare l'equipaggio del Supermazinga Sette. I coreani, al massimo dell'entusiasmo, parlano dei nuovi eroi al comando di Mazinger X e Taekwon V. Con sommo orrore dei piloti dell'Armata, i nuovi piloti coreani sembrano sempre più delle brutte copie delle controparti giapponesi. Due della squadra di Mazinger X - estremamente simili nell'abbigliamento a Daisuke e Maria - rievocano la natura aliena dei due "originali" con delle assurde e bruttissime orecchie finte a punta.


Com'è facile pensare, la delegazione di Supermazinga Sette non gode del massimo rispetto: Sanshiro prende da parte una di loro insegnandole in giapponese parole piuttosto imbarazzanti (senza ovviamente spiegarne il significato) e gli altri li trattano comunque con un palese divertimento, arrivando perfino a chiedere se c'è un controllore a bordo a obliterare i biglietti dei rifugiati. I coreani, comunque, cominciano le operazioni di imbarco. Curiosamente, anche il governo berlinese non sembra opporre resistenza all'ennesima interferenza dei giapponesi nella politica interna. Evidentemente, la gravità dell'attacco che si appresta ad affrontare, ha ammorbidito notevolmente le posizioni di Blocken.



A smorzare il divertimento e la serenità della scena, è l'arrivo di Rain X1, che inizia ad aiutare l'Armata a caricare persone su Supermazinga. Con il tono innocente di una bambina che non capisce bene le implicazioni di ciò che sta dicendo, Rain x1 dice che presto verrà riformattata, per aver disobbedito all'ordine di attaccare alcuni robot della Fortezza durante il combattimento con il mostro di Mikeros di poche ore prima.
Koji sbianca al sentirglielo dire, sentendo un groppo di tristezza e rabbia farsi largo nel suo cuore. A peggiorare la situazione, c'è il fatto che la "bambina" considera la cosa come molto positiva, perchè richiesta in persona da suo padre. I piloti dell'Armata Mazinger si allertano per portare Rain X1 in salvo, in modo da non dare modo all'armata nazista di Blocken di metterle le mani addosso. Goro e Shiro, ignari di tutto escono dalla base per accogliere la loro amica e, con la morte nel cuore, Koji li fa salire a bordo di un God Mazinger privato della sua spada e quindi relativamente inoffensivo, in modo che si rapportino meglio con lei e la portino un po' in disparte, prima che accada l'inevitabile..
L'inevitabile sono Heinrich e la sua scorta che non tardano ad arrivare.

La discussione è tutt'altro che piacevole.



Lo scienziato tartaglia delle scuse, dice che la natura di Rain X1 (Lorelei, lo corregge Kojia denti stretti, ricordandole il nome di quella che era un tempo sua figlia) la porterà presto o tardi a perdere il controllo. Che quella di riformattazione è un'operazione necessaria perchè non impazzisca completamente e non diventi un mostro. La replica dei piloti è fin troppo ovvia: l'hanno già resa un mostro, una creatura al servizio di un essere altrettanto mostruoso. Heinrich non sembra affatto felice della posizione che sta tenendo, ma se Berlino è ancora libera da Mikeros e in mano a esseri umani - ricorda - si deve alla politica di Blocken.
Koji replica molto seccamente.

Quello è un essere umano? Blocken? un androide nazista senza testa?

Heinrich, pur non trovando una valida replica resta fermo sulle sue posizioni. Se l'Armata non riconsegnerà Rain X1 al governo berlinese, i dissidi tra le due parti si alimenteranno sempre di più. E quando arriverà Yuri Caesar saranno i tedeschi a pagarla.
La replica dei piloti è dura e decisa. Nessuno farà del male a Rain X1.
Senza insistere oltre, Heinrich e i suoi soldati tornano indietro a riferire il messaggio al Conte Blocken, in un'atmosfera che si fa sempre più tesa.

Come se questo non bastasse, due ulteriori comunicazioni peggiorano la situazione, pochi minuti dopo: una è quella che la Fortezza delle Scienze e il Drago Spaziale non dispongono più delle immagini dal satellite di Blocken. Il gerarca nazista ha deciso una piccola e meschina rivalsa per non averla avuta vinta sulla "sua" Machinebeast.
La seconda notizia drammatica è quella che arriva dal Sud America, dove da tempo sono appostate le truppe di ribelli del maggiore Schwartz, che da parecchio tempo non si facevano più sentire.
Le famigerate Armate Nere che hanno combattuto Mikeros in America e hanno aiutato l'Armata Mazinger tempo prima sono in grande movimento. Ci sono elicotteri e mezzi da combattimento che si spostano di continuo, oltre (con grande sorpresa dell'ex-militare americano) ad alcuni mostri di Mikeros con cui sembrano cessate le ostilità. Un intero plotone sembra puntare verso l'Europa... ci sono gli stessi mostri così simili a Machinebeast che hanno aiutato l'Armata Mazinger nel loro breve raid negli Stati Uniti.
C'è tra essi, un robot che lascia tutti a fiato mozzo.


la struttura sembra ricalcare quella di un Mazinger, con un vano per il pilder. Non è un Mazinger però, anche se potrebbe ricordare la sagoma intravista tra i lampi la sera prima.
E' un robot le cui fattezze sembrano estremamente simili a quelle del Dottor Hell.