lunedì, ottobre 16, 2006

29: L'Armata Taekwon




Le ceneri si posano sul campo di battaglia.
L'intera costa coreana è un cimitero di arti meccanici strappati via da corpi giganteschi, corpi aggrovigliati nelle lamiere di robot inutilizzati, resti umani che sembrano esser stati divorati vivi.
Buona parte dei combattenti si sta ritirando nell'entroterra, al sicuro dal bagno di sangue con cui mostri di Mikeros - le truppe anfibie del Generale Angoras - hanno inondato la Corea.

I terribili soldati dell'Impero Sotterraneo sembrano non addentrarsi mai a fondo lontano dalla costa. E' come se avessero in qualche modo bisogno dell'acqua, senza potersene privare per lunghi periodi di tempo.
E' di questo che i disperati soldati coreani approfittano, nel pianificare la loro ritirata. Elicotteri dell'esercito vengono a prendere i resti dei robot e i loro piloti, in quell'attimo di sosta in cui le truppe di Angoras, a loro volta, abbandonano il campo di battaglia.
I sopravvissuti guardano sconvolti la scena e si chiedono come si sia potuto arrivare a questo punto.


Poco prima dell'invasione Mikeros, la Corea era una nazione con un passato difficile. Ancora memore di una disumana dominazione giapponese, un incubo da cui sia le vecchie che le nuove generazioni fanno fatica a distaccarsi, l'intera nazione non vide di buon occhio nè la guerra iniziata dal Dottor Hell (che minacciava di non fermarsi al Giappone) nè Mazinger Zeta, considerato da molti una tremenda arma in grado di gettare ancora l'intera Corea nel terrore più assoluto.
Quando Zeta iniziò a inanellare vittorie l'una dietro l'altra, la Corea ritenne indispensabile attuare una politica di propaganda, per rassicurare la popolazione impaurita dall'idea di una nuova invasione.
Venne costruito quindi Taekwon V e una serie di altri super robot. La loro progettazione e realizzazione era decisamente sotto la media giapponese, ma il loro scopo non era di scendere in guerra contro il Centro di Ricerche per l'Energia Fotoatomica. Il loro scopo era propaganda, null'altro. Vennero girati molti film, basandosi sui combattimenti reali che il Giappone stava affrontando. Venne creato a tavolino un "cattivo" che minacciava di invadere la nazione coreana destinato a venire sconfitto da Taekwon in una serie di filmati spacciati come veri alla popolazione. Ben presto, i coreani credettero (o vollero credere) che Taekwon V e il resto dell'Armata Taekwon vegliavano su di loro. I piloti non era ovviamente addestrati militarmente: erano attori (alcuni volti anche piuttosto noti) che fingevano di saper pilotare robot controllati spesso da controfigure.
La situazione non è cambiata molto, dopo l'avvento di Mikeros: nessuno ha avuto la forza di dire alla popolazione che gli eroi in cui hanno sempre creduto non sono mai esistiti. A favorire il perpetuarsi dell'inganno, è stato anche il lungo periodo in cui Mikeros non ha mosso alcuna azione offensiva contro la Corea.
I robot si sono nel frattempo moltiplicati: oltre a Teakwon V, anche Goldwing, Space Operation, Mazinger X, Electronic Boy, Space Boy, Thunder A e molti altri. Sono state costruite anche alcune basi: una è il Supermazinger 7 che ha aiutato l'Armata Mazinger a Berlino. L'altra è un colossale Mazinger dalla forma di centauro, con il nucleo della base che si trova in una torre di controllo che campeggia dalla pista d'atterraggio a forma di vano per il pilder.
Il nome di questa base è Incredible Power.



L'armata coreana, dopo un relativo periodo di pace, ha conosciuto tutta la potenza e la furia dell'Impero di Mikeros.
I morti si moltiplicano sul campo di battaglia. L'inumana guardia armata del Generale Angoras usa gli esseri umani per cibarsene o farne soldati senza volontà. Ormai gli unici piloti che avevano un minimo di addestramento sono caduti sul campo. Quelli che sono rimasti sono i reietti, i disperati e tutti quelli che, pur fingendo di pilotare robot nei film di propaganda, non hanno una sola idea di come muoverli.
Kim Hoon, alla guida di Taekwon V e figlio del professor Kim, progettista del robot e comandante dell'Incredible Power.
Apollon, dai nervi fragili e dalle frequenti crisi nervose, pilota di Mazinger X, dopo la morte di Tashi, l'unico ad avere una vaga idea di come manovrarlo.
Yoon Yeong-Hee, ex attrice sfiduciata dalla possibilità di sopravvivere, per la prima volta alla cabina di pilotaggio di Taekwon V - Space Operation.
Sean Nee-Yang, segretamente innamorato delle imprese dei robot giapponesi contro Hell e pilota fin troppo entusiasta di Goldwing, ormai completamente rifugiatosi nelle droghe per reggere lo stress insopportabile di tutto l'orrore che circonda l'Armata.

L'Armata Taekwon è reduce da un bagno di sangue di proporzioni disumane. Mestamente, i piloti tornano a bordo dell'Incredible Power, sbagliando in alcuni casi l'atterraggio. Ad attenderli, il dottor Kim, padre di Hoon e il personale medico che carica i piloti feriti più gravemente.
I quattro principali piloti dell'Armata sono terrorizzati: Apollon scende coi nervi a pezzi, continuando a ripetere tra le lacrime che la Corea farebbe meglio ad arrendersi, che forse i mostri risparmieranno loro la vita dopo una resa onorevole.
"E lasciargli in mano la Corea? Mai", dice un Hoon, con un tono che però appare molto meno convinto rispetto alle sue parole.
Anche Yoon fa notare che alla fin fine, tutti loro non sono altro che attori che non hanno la minima idea di come far funzionare un robot... robot peraltro ben al di sotto delle potenzialità dei propri nemici.

Per quanto il dottor Kim cerchi di calmare la situazione rassicurando gli animi, non viene minimamente ascoltato dagli altri piloti della squadra, cercando goffamente più volte di riprendere parola e imporre l'attenzione, mai con una sola ombra di successo.
L'unico che per un attimo riesce a imporsi è Sean.

"I GIAPPONESI! DOVE SONO I GIAPPONESI?"
Il suo tono è fin troppo alto e i suoi occhi corrono febbrili per il ponte, quasi possa vederli arrivare da un momento all'altro. E' quello il momento in cui i sempre più disperati piloti prestano finalmente attenzione allo scienziato.
Il dottor Kim, però, ha tutt'altro che buone notizie.

"I comunicati dal Supermazinger 7 sembrano non sbilanciarsi troppo. Il mio timore è che i rapporti con la Fortezza delle Scienze siano ancora tesi dall'incidente diplomatico in cui è incorso Tashi"



I piloti tornano subito a rivolgersi ad Apollon.
"Ma come sono questi giapponesi?", chiede Yoon.
Apollon alza le spalle, con aria angosciata. "Giapponesi", risponde, suscitando tutt'altro che entusiasmo nei suoi compagni.
Mentre tutti fanno per ritornare ai propri alloggi, in preda a pensieri tutt'altro che piacevoli, l'attenzione di Hoon è attirata da un forte rumore di ferraglia, e poi da una piccola figura che si fa spazio tra gli infermieri e i civili sul ponte dell'Incredible Power.
E' un bambino coperto dalla testa ai piedi di lastre di ferro e una teiera infilata come elmo sulla testa.
Hoon scuote la testa.
"Cheol, andiamo"
"IO NON SONO CHEOL! - urla il bambino - IO SONO TESTA DI TEIERA!"
"Va bene, Testa di Teiera...", sospira Hoon, mentre Cheol, il suo fratellino autistico, continua a sbattergli la teiera addosso, sospingendolo a piccole testate.

Ognuno, nella sua cabina, ormai abituato alle continue scosse dovute all'avanzare di Incredible Power, è assorto in pensieri terribili.
Yoon, sotto la doccia, che ha pilotato sempre un robot ormai esploso nei combattimenti, si sente completamente inadatta alla guida di Space Operation, un robot di cui non ha mai fatto nemmeno una sessione di addestramento.
Apollon, dopo un pianto liberatorio nel silenzio della sua stanza, pensa alla vita che conduceva un tempo. Nella sua mano, chiusa a pugno, le orecchie a punta da trekker che gli ha regalato la sorella Narishin, il suo portafortuna. Passa ore a guardarsi allo specchio, cercando di darsi un tono.
Sean taglia accuratamente una riga di cocaina, aspettando il momento in cui potrà dimostrare il suo valore.

Lentamente, la notte scende per tutti, tremanti nelle proprie brande a letto.

Gli allarmi lacerano l'oscurità.
Per un attimo nessuno dei piloti vuole veramente credere che i mostri attacchino ancora. Eppure, l'allarme illumina di rosso il buio della base e lo scalpiccio deciso dei passi dei soldati, tutto intorno alle cabine, manda un messaggio inequivocabile. Apollon, in preda all'angoscia, si alza le coperte sopra la testa, rifiutandosi di alzarsi in piedi.
Sean invece, è il primo a tirarsi giù dal letto. Prende la tuta di pilotaggio (forse una delle più appariscenti nel corpo piloti), l'abbottona con orgoglio e poi corre senza fermarsi fino alla sala di controllo. Hoon e Yoon si alzano con la morte nel cuore, ognuno nella propria cabina. Quasi strascicando i piedi, escono dalla propria cabina, respirando il panico più assoluto. Hoon va nella stanza di Apollon, spingendolo brutalmente ad alzarsi a combattere.
Mentre i tre camminano per i corridoi, dall'infermeria vedono uscire una barella, trascinata mestamente da uno degli inservienti. Sulla barella c'è un cadavere, con il lenzuolo tirato fin sopra la faccia e, dal lenzuolo, fa capolino il mantello bianco della tuta di uno dei piloti evidentemente morto durante i combattimenti del giorno prima. Ognuno dei tre piloti, con un brivido guarda l'altro, senza bisogno di parole per trasmettersi la paura che quella vista si possa trasformare in un presagio di sventura.
L'aria che si respira nella sala di controllo dell'Incredible Power non è certo migliore. Con un'espressione mesta, il dottor Kim mostra le immagini sullo schermo, che bastano da sole a spiegare la gravità della situazione.
Almeno una trentina di mostri anfibi, tutti spaventosamente identici, si stanno muovendo contro la base coreana. Febbrilmente, Sean chiede dove siano i giapponesi.
Scuotendo il capo, finalmente il dottor Kim svela la verità, spiegando che le trasmissioni dal Supermazinger 7 sembrano disturbate e che dubita che l'Armata Mazinger ormai arriverà. L'unica cosa da fare è dare all'Incredible Power la copertura adatta per rifugiarsi sui monti, dove difficilmente i mostri potranno raggiungerla.
Senza mezzi termini, Hoon chiede al padre se sia davvero necessario che escano proprio loro a combattere, mentre Apollon scoppia in un pianto disperato. Sean sembra essere l'unico entusiasta di quello che sta succedendo, correndo senza esitazioni verso Goldwing.
Gli altri rimangono senza parole, ghiacciati dall'orrore di tutto quello che sta succedendo: solo Hoon prende in disparte Apollon e, vistosi finito, gli sussurra una frase piegandosi verso di lui, una frase a cui il giovane pilota di Mazinger X reagisce spalancando gli occhi per la sorpresa. Il dottor Kim non sembra farci caso, riprendendo a contemplare il quadrante e i mostri in avvicinamento con un groppo alla gola.
Yoon è l'unica a sentire le parole dello scienziato, mentre gli altri stanno uscendo per dirigersi all'hangar.

Sto mandando a morire mio figlio.

"A.. addi..io fr...fratello", riesce ad articolare a fatica il piccolo Cheol dal comunicatore sul pilder di Taekwon V, con gli occhi lucidi dietro la sua strana armatura di latta.
"Arrivederci, Cheol", risponde mestamente Hoon.
"Sono Testa di Teiera", precisa per l'ultima volta il bambino, prima che il collegamento si interrompa.
Apollon, ancora turbato per le misteriose parole di Hoon, sospira e si asciuga le lacrime.



L'Armata Taekwon, o quello che ne resta, si avvia verso il campo di battaglia con la voglia di arrivarci il più tardi possibile. Invece, la muraglia di mostri si fa sempre più vicina: un'unica falange scura, piena di occhi luminosi e famelici che sembrano studiare i coreani con divertimento e curiosità.
Hoon per un momento si rassicura, vedendo che i nemici non sembrano intenzionati ad attaccare. Anche negli occhi di Yoon e Apollon sembra brillare una luce di speranza.
I mostri parlano con una voce gorgogliante e disumana.

"Uomini della superficie. Noi siamo i Chip Kamoi, la guardia personale del Generale Angoras di Mikeros! Non osate opporci resistenza e arrendetevi"
Un lungo silenzio, dai quattro robot schierati l'uno accanto all'altro.
"... e in cambio?", azzarda Hoon.
"Vi prego, lasciateci stare - urla Apollon dal megafono della sua cabina - Faremo quello che volete, ma non uccideteci!"
Il Chip Kamoi che ha preso la parola sembra allargare il suo sorriso. "Se vi arrenderete sarete trattati da prigionieri, e le vostre vite risparmiate"
Hoon resta in silenzio per qualche minuto. "Ah... allora..."



NON AVRETE MAI QUESTO PIANETA, DANNATI BASTARDI!!!

Completamente devastato dalle droghe, Sean apre il fuoco contro l'esercito di mostri, prima che i suoi compagni, di ben altro avviso, possano dire altro.
"Avete scelto la morte", sibila il Chip Kamoi, mentre gli altri suoi simili si lanciano contro i coreani, ancora sconvolti e pieni di rabbia per la mossa fatta dal pilota di Goldwing.
Una pioggia di tridenti viene lanciata dalla prima di mostri, andandosi a piantare e conficcare nella tenera armatura dei robot.
In preda al panico, Taekwon V raccoglie un masso di dimensioni notevoli e lo scaglia contro la facca di uno dei suoi avversari, colpendolo in pieno e facendolo sanguinare abbondantemente.
"Possiamo farcela! Possono sanguinare!"
Le sue parole vengono spente dal panico, quando le fauci dell'avversario si chiudono sul suo braccio, troncandoglielo di netto.


Space Operation, con pochissima esperienza sul campo, si strappa il tridente di dosso e si lancia contro ai mostri con un poderoso calcio volante. Per quanto il colpo sia stato portato a segno perfettamente, l'impatto con la corazza della creatura davanti si rivela molto più duro del previsto. Il mostro sembra assorbire l'urto con facilità, senza la minima espressione di dolore.
Apollon, a bordo del Mazinger X viene colto da una crisi di panico, mentre i Chip kamoi iniziano a sbranare pezzi del suo robot, assalendolo in massa.
Per quanto i disperati piloti facciano di tutto per difendersi, i mostri sembrano non finire mai. I robot sono smembrati, tagliati, fatti a pezzi. Taekwon V viene soverchiato dai nemici, mentre Space Operation, dopo pochi colpi del suo bazooka, mutilato e reso inoffensivo. Con un urlo disperato, solo Goldwing si lancia in pieno delirio contro uno dei mostri piantandogli miracolosamente il suo stesso tridente tra le fauci.
Mentre un fiotto di sangue scuro viene spruzzato sugli occhi impassibili del suo robot, una risata roca e terribile affiora dalla sua gola.

MUORI! MUORI! MUORI!!!

Con le sue ultime forze, Hoon vede Mazinger X ormai del tutto distrutto, con un Chip Kamoi che continua a sventrare parti di corazza per arrivare ad Apollon, in lacrime e desideroso solo di farla finita al più presto.
Gli occhi di Hoon si accendono di furia.

"Non ti permetterò di toccarlo! ROCKET LEG!!"

La gamba di Taekwon V viene sparata contro il mostro distraendolo dalla sua opera di massacro. Hoon non ha tempo di gioire della sua mossa, che le fauci di altri orrendi Chip Kamoi si chiudono sulla sua corazza, mandando in corto il generatore. Anche Space Operation non risponde più ai comandi, e Yoon si stacca col suo pilder, volando in un impeto di coraggio vicino al Mazinger X per caricare a bordo Apollon e scappare più alla svelta possibile.

Goldwing, continuando a spingere il tridente nella bocca del Chip Kamoi, in preda a una risata isterica, non si accorge di essere rimasto da solo.
Proprio in quel momento, il cielo si apre, lasciando intravedere una luce improvvisa.
La luce di un fulmine.

I piloti, semisvenuti e inzuppati di sangue nelle loro cabine, alzano gli occhi al cielo. Occhi lucidi di improvvise lacrime di felicità e incredulità.

SIAMO L'ARMATA MAZINGER! PREPARATEVI A MORIRE!



God Mazinger cade in mezzo ai Chip Kamoi, squartandone di netto uno con un preciso colpo di spada.
Jeeg, arrampicato sul Big Shooter fa fuoco con lo Space Bazooka sopra ai mostri, stando bene attendo a tenersi sempre oltre la portata delle loro armi. La differenza rispetto a quando il Big Shooter era in controllo remoto dalla Fortezza delle Scienze è evidente: Miwa e Hiroshi combattono con una sintonia che nessun altro potrebbe mai replicare.
Il Great Mazinger, Mazinger Zeta e Minerva X volano in formazione circondando l'esercito di Angoras.

"Sono solo pesci - dice Koji - CUOCIAMOLI!"

Una scarica di Breast Fire e Breast Inferno partono dalle piastre di Zeta e Minerva. Quando il Great fa a sua volta per caricare il Breast Burn, però, non pare succedere nulla.
Koji e Maria guardano preoccupati il robot di Tetsuya, che sembra per un attimo sospeso in aria, come in preda a un malfunzionamento. Quando Kabuto cerca di stabilire una comunicazione, si accorge che ogni tentativo è del tutto vano: è come se il Great Mazinger fosse del tutto isolato.
"Fortezza! cosa sta succedendo?"
La voce di Yumi appare allarmata. "Non lo sappiamo... percepiamo un aumento di energia nel Great Mazinger, ma..."
Un improvviso bagliore bianco sembra illuminare l'interno del Brain Condor, poi il Great Mazinger si spegne di colpo, rovinando giù, e venendo recuperato al volo dal provvidenziale intervento di Jeeg, che lo attira verso di sè con il suo Magnet Power.
Maria chiede a Jun di riportare Tetsuya alla base con Venus Alpha, mentre percepisce intorno al robot di Tsurugi una strana sensazione, una presenza che sente coi suoi poteri telepatici.



La battaglia intanto continua. God Mazinger continua a mietere vittime, presto raggiunto da Mazinger Zeta, che a sua volta si sgancia dallo Scrander catapultandosi in mezzo ai mostri e schiacciando un Chip Kamoi sotto i suoi piedi non appena tocca terra. Contemporaneamente, un vano dello Scrander si apre, facendo cadere la spada strappata a Yuri Caesar che finisce immediatamente nelle sue mani.
Jeeg, con abilità da cecchino colpisce un mostro dietro l'altro, senza mai farsi colpire.
Solo alla fine si butta anche lui nella mischia, andando a dare manforte a Goldwing, ancora impegnato col "suo" mostro.
Il cielo esplode nel secco rombo di un tuono e una scarica di fulmini parte dagli artigli spalancati di Minerva X contro i mostri sopravvissuti. Gli altri vengono messi in fuga dal fuoco incrociato della Fortezza delle Scienze e degli altri robot dell'Armata Mazinger.

Per un momento è solo silenzio.

Poi, dalla stravagante fortezza coreana, arriva una comunicazione del dottor Kim.
"Armata Mazinger... tutta la nazione coreana e la fortezza Incredible Power vi sono debitori"

Prontamente, Koji accende una comunicazione interna tra i robot e la Fortezza delle Scienze.
"Come hanno detto che si chiama quello schifo???"
Sotto gli occhi esterrefatti di Yumi, tutti i piloti giapponesi esplodono in una risata colossale.

Mentre Hiroshi, ben poco ansioso di stringere rapporti con i soldati della Corea, torna sulla base, gli altri piloti salgono sull'Incredible Power.
Koji non concede al suo volto il minimo accenno di sorriso. Non ha ancora smesso di considerare i piloti della Corea diretti responsabili della morte di Kurobe, e non ha la minima intenzione di legare con nessuno.
Maria, mentre cammina per il ponte della base alleata, suscitando i commenti decisamente compiaciuti per la sua quasi invisibile tuta di pilotaggio, viene avvicinata da una ragazza con le orecchie finte da trekker. La donna le chiede qualcosa nella sua lingua, a cui Maria non riesce a rispondere. Scuote la testa, e suppone ci debba esser stato un fraintendimento, perchè la donna fugge via in lacrime. Sosuke, inizialmente, si irrigidisce vedendo Cheol, prima di accorgersi che è solo un bambino vestito in modo buffo. L'occasione però gli da il pretesto di esternare una sua paura a Koji.
"Signore... pensa che anche Tsurugi stia diventando un mostro?"
Koji fa per dire qualcosa, poi si blocca. "Tetsuya no... Tetsuya non lo diventerà"

In sala controllo, la situazione illustrata dal Dottor Kim è tragica.
Per quanto abbiano vinto una battaglia contro i Chip Kamoi, le coste coreane sono sempre più assediate dall'esercito di Angoras, che potrebbe essere ancora nei paraggi. Come se non bastasse, dalla Fortezza delle Scienze arriva comunicazione che - grazie alle telecamere satellitari - è stata rilevata l'attività di una gigantesca base sottomarina, in supporto alle truppe anfibie di Mikeros.
Si tratta della Fortezza Sottomarina Budo, un tempo appartenuta al dottor Hell.

Quando Sosuke si chiede cosa possa significare, sia Yumi che Koji ipotizzano che Hell, divenuto il Gran Maresciallo dell'Inferno, abbia rimesso in attività tutta la tecnologia ancora disponibile, sopravvissuta alla guerra contro le forze dell'Istituto Fotoatomico.
Ciononostante, Koji sembra aver fretta di incontrare il Generale Angoras, per saldare un vecchio debito ai tempi dell'ultimo attacco contro Bados.

Non ascolta Kim, quando parla dei dettagli tecnici dell'Incredible Power.
La sua attenzione torna solo bruscamente quando si fa menzione alla gente stipata lì dentro, quasi centomila persone, tra civili e un pugno di militari.
Più o meno, tutto ciò che - secondo il dottor Kim - rimane della Corea.