lunedì, settembre 25, 2006

comunicazione di servizio!



Per farmi perdonare del lungo tempo trascorso prima dell'aggiornamento, un po' di piccoli cambiamenti:

1 - in fondo alle foto dei personaggi troverete due bellissimi banner di Dei o Demoni della brava "Maria" aka Tanachvil.
2- Ho trovato il modo per uppare tutti gli indizi (i link che non andavano nello scorso posto). Adesso basta che clicchiate e vi si aprirà la pagina corrispondente del nuovo blog collegato a Dei o Demoni, Human Alliance. Qui vengono raccolti tutti gli indizi e le tracce che salteranno fuori nella storia, in modo che possiate leggerli e rileggerli e farvi le vostre ipotesi sul destino del mondo :-)
3- E finalmente pure l'aggiornamento, sotto! Pant! visto che è passato un po' di tempo e non l'ho riletto, per grosse imprecisioni e inesattezze fatemi sapere!
Ah, piccola nota per gli esterni... so che Gackeennon è di Go Nagai... ma visto che c'è sempre stata una piccola diatriba in proposito, l'ho "omaggiato" nel terribile esperimento del Dottor Shiba ;)

venerdì, settembre 22, 2006

28: il demonio che è in me



Proprio mentre i nostri stanno tornando alla base, una comunicazione piuttosta tesa arriva dalla Fortezza delle Scienze: Sanshiro pare essere scomparso nel nulla, dopo un urlo telepatico rimbombato nella testa di Grace. Nè il Drago Spaziale nè la Fortezza sono riusciti a rintracciare il pilota del Gaiking, peraltro ancora chiuso nel suo hangar.
Una squadriglia di elicotteri viene intanto mandata per prelevare sia il mostro dalle fattezze di ragno che Mazinger Z ha congelato col Reito Beam che il server della base inglese della Human Alliance. Koji, Tetsuya e Sosuke decidono di dirigersi con i loro rispettivi robot alla volta di Londra, per vedere se alcuni esseri umani sono sopravvissuti all'attacco di Mikeros. Maria e Hiroshi li precedono alla base, scortando gli elicotteri e cercando tracce di Sanshiro.

Hiroshi è il primo ad arrivare alla Fortezza delle Scienze. Liberatosi dai componenti di Jeeg, cammina a lunghi passi nei corridoi della base, desideroso di novità da parte di Heinrich su Mayumi. Quando vede una pattuglia di guardie che stanno scortando Miwa verso l'area di detenzione, i suoi occhi si stringono in un'espressione di rabbia.

Cosa state facendo? LASCIATELA SUBITO!

Miwa non dice nulla, limitandosi ad abbassare il capo senza nemmeno provare a difendersi. Le guardie, terrorizzate dalla reazione del violento cyborg, tartagliano delle scuse, dicendo che l'ordine è arrivato dal dottor Yumi in persona.
Con un tono che non ammette la minima replica, Hiroshi ribatte che parlerà lui col nuovo Direttore: adesso Miwa deve essere lasciata libera o chiunque è nei paraggi ne pagherà le conseguenze. Di fronte al temuto cyborg, che le fronteggia con le mani strette nervosamente a pugno, le guardie indietreggiano senza mettere nemmeno mano alle armi.
Poi, tutte insieme, fuggono terrorizzate per i corridoi della base.

Nel frattempo, le nere ali da sirena di Minerva X disegnano ampi cerchi attorno alla Fortezza delle Scienze. Maria, vincendo una sensazione di netta insofferenza, si mette in contatto telepatico con Grace, cercando di farsi spiegare cosa sia successo. La sua clone sembra ancora sconvolta, tanto da non accorgersi dell'assoluta mancanza di partecipazione di Maria al suo stato d'animo mentre la sente ripetere il resoconto dell'accaduto: il terribile urlo mentale di Sanshiro, che invocava il suo nome e, poi, il nulla.
Grace è convinta che Sanshiro sia morto. Nessuna traccia empatica da parte sua, nessuna ombra di pensiero.

Tuttavia, Maria continua a cercare, non incappando però in risultati migliori.
E' durante l'ennesimo giro di perlustrazione con Minerva X che, col suo più assoluto sconcerto, l'hangar della Fortezza delle Scienze viene divelto e, dal suo interno, ne esce a gran velocità proprio il Gaiking.



Mazinger Zeta, Great Mazinger e God Mazinger sorvolano intanto una Londra completamente devastata dalle esplosioni. Difficile stabilire se siano esplosioni dovute all'esercito di Mikeros o all'ultimo disperato contrattacco delle Nazioni Unite contro le legioni del Grande Generale Nero. Sta di fatto che i continui tentativi di Koji e Tetsuya di ristabilire un contatto con eventuali sopravvissuti si scontra addosso a un muro di terrificante silenzio. Londra è un ammasso di strade ed edifici devastati, dove perfino i corpi sembrano essere assenti. Tutto è congelato nel tempo prima dell'Invasione.
I tre piloti fanno atterrare i prorpi robot (con God Mazinger ancora portato "a braccia" dal Great), decisi a dividersi per iniziare un'esplorazione.
La città non cessa in nessuna zona di apparire spettrale. Lasciandosi alle spalle Sosuke e Tetsuya, Koji entra tra le macerie di quella che sembra essere un'edicola. Consulta i giornali rimasti e un piccolo brivido gli scende lungo la schiena: l'ultima notizia riguarda l'attacco di Mazinger Zeta all'isola di Bados, poche ore prime che i mostri del Generale Nero facessero la loro comparsa. Una notizia che, come Koji ha modo di notare con una certa amarezza, è stata anche messa in secondo piano. Quasi che la destituzione del folle dottor Hell fosse un problema esclusivamente giapponese.
Il trio di piloti si riunisce per esplorare insieme i resti della metropolitana di Londra, un luogo in cui probabilmente possono ancora nascondersi dei rifugiati. Armati con pistole, torce elettriche e un crescente senso di disperazione, Koji Sosuke e Tetsuya fanno per inoltrarsi sotto la città.
Kabuto lancia una pistola al suo sottoposto, che la taglia in due inservibili pezzi con un colpo netto della katana.



Sosuke Oshiba non ha bisogno di questi giocattoli.

Con una certa preoccupazione e perplessità, Koji vede un lampo omicida balenare nell'unico occhio buono del pilota del God Mazinger.

Sotto, la situazione non è molto diversa dalla superficie.
Un treno deragliato su un fianco sembra l'unica cosa che spezza la monotonia di interminabili binari deserti. Koji, Tetsuya e Sosuke sono costretti ad arrampicarsi su un lato per entrare. Mentre i piloti del Great e God Mazinger entrano in una carrozza, Koji continua a camminare lungo il lato all'esterno da cui hanno ingresso i suoi compagni, controllando la situazione dai finestrini per avvertirli anzitempo di eventuali pericoli.
Il tanfo di decomposizione è atroce, all'interno. Ci sono molti cadaveri morti durante l'impatto, ma la maggior parte sembrano anche essere in parte sbranati da grossi animali.
Prima degli altri, dall'alto, Koji si accorge della presenza di una ragazza completamente avvolta in una mantella rossa. Anche per chi - come Kabuto - mastica poco l'inglese, ciò che la ragazza urla appare inequivocabile.

HELP ME! HELP ME!!

Con la consueta miscela di coraggio e pura incoscienza, Koji si cala dentro la carrozza. La donna, che si stringe addosso la mantella sotto cui sembra essere completamente nuda, ha uno sguardo spento che inquieta profondamente il pilota di Mazinger. Koji, decidendo per il momento di soprassedere alle sue sensazioni, conduce ben poco tranquillamente l'unica superstite che è stata trovata finora da Tetsuya e Sosuke, qualche carrozza più indietro.
Tsurugi ha una conoscenza dell'inglese maggiore, imparata con la conoscenza del piccolo esercito del Maggiore Schwartz. Tuttavia, non riesce a cavare alcuna informazione alla donna su cosa sia successo a Londra, salvo qualche frase confusa e l'ossessiva richiesta di aiuto. In preda a presentimenti molto cupi, i tre la aiutano a uscire dalla carrozza, per trarla in salvo.
Tetsuya, appena sotto di lei - aiutata ad arrampicarsi fuori da Sosuke - non riesce però a prevedere quanto sia agghiacciante la situazione. Si costringe a tenere il sangue freddo quando, in un piccolo svolazzo della mantella, si accorge che la donna non ha pube. Al suo posto, un orribile muso deforme e irto di zanne, con gli occhi che brillano di una fame incontrollata.


Hiroshi è davanti al dottor Yumi, a esigere spiegazioni. Piuttosto perplesso, lo scienziato dice che l'allarme di arrestare Miwa Uzuki per tradimento è partito da Koji Kabuto e, conseguentemente, dall'intera squadra di esplorazione con lui.
Hiroshi non riesce a trattenere la rabbia, conscio che Koji abbia dato l'ordine senza preoccuparsi di consultare in proposito nè lui (soprattutto lui) nè gli altri. Anche Yumi sembra decisamente rabbuiato dalla mancanza di coesione che regna all'interno dell'Armata Mazinger, quando gli allarmi risuonano dall'hangar di Gaiking e i motivi per preoccuparsi diventano decisamente più immediati.



Minerva X si lancia all'inseguimento di Gaiking: per quanto cerchi di stabilire una qualche comunicazione con il pilota, Maria non riesce a trovare nulla con cui stabilire un contatto. La sensazione è che Gaiking stia volando senza nessuno all'interno, animato solo da una rabbia fredda e omicida. Prima ancora che arrivi la comunicazione da Yumi, Maria ha intuito la direzione che il robot sta prendendo.
"Maria, sta volando verso l'Italia, contro le truppe rimaste di Yuri Caesar"
Per quanto sia il nemico, quello contro cui Gaiking si sta lanciando, sia a Maria che a Yumi appare evidente che attirare l'attenzione delle truppe di Mikeros nel mezzo della ricostruzione di Berlino è una grossa imprudenza, specie in inferiorità numerica. Tuttavia il Gaiking non sembra affatto curarsi delle conseguenze.
Maria porta Minerva ad affiancarlo e, di nuovo, prova a stabilire una comunicazione telepatica, non più col pilota ma direttamente col robot, avendo la piena conferma che è la macchina ad essere totalmente assetata di morte. Jeeg parte poco dopo dalla Fortezza, a gran velocità sopra il Big Shooter, ancora pilotato in controllo remoto dalla base. E' il primo ad accorgersi di una cosa che Maria nota appena un secondo dopo.
I movimenti di gaiking. Sono più fluidi, meno meccanici. Nemmeno Minerva X, controllata telepaticamente e attraverso una rete di collegamenti al sistema nervoso del pilota, ha una libertà di movimento tale.
"E' molto più simile a come ti muovi tu", mormora un'atterrita Maria a Jeeg.

La richiesta di soccorso da parte della Fortezza delle Scienze arriva a Tetsuya, Koji e Sosuke solo dopo un estenuante combattimento contro l'essere demoniaco in cui si sono imbattuti nella metropolitana. Coperti di sangue e distrutti sia nel corpo che nello spirito, i tre decidono di comune accordo di abbandonare per il momento altre ricerche di superstiti a Londra. Gli esseri che i piloti hanno visto, non paiono avere il minimo raziocinio umano, nulla che li distingua da bestie assetate di sangue. E sembra che Londra abbia subito una pesante infestazione di queste cose.
Quando Sosuke ripete di aver visto molte persone trasformarsi in questi demoni nel villaggio in cui viveva col dottor Utsugi, Tetsuya si interroga cupamente su una nuova possibile evoluzione del genere umano, qualcosa che esula dagli orrori di Mikeros e dai parassiti di Vegan. La stessa preoccupazione, che sempre più uomini si stiano trasformando in demoni, è ripresa da Sosuke. Il samurai, ancora una volta, ripensa allo spaventoso nesso tra quanto accaduto a Londra e nella base della Human Alliance e nel villaggio vicino Yoshida in cui risiedeva. Le stesse trasformazioni che hanno generato il folle bagno di sangue ordinato da Utsugi e da lui eseguito.
Nel momento in cui i tre risalgono sui loro robot, nei comunicatori appare l'allarme relativo alla fuga del Gaiking. Con i piloti ancora profondamente scossi (anche per la velocità con cui sembrano procedere gli eventi) Mazinger Zeta, Great Mazinger e God Mazinger decollano a intercettare il robot di Sanshiro.
Gaiking è intanto ancora inseguito da Maria e Hiroshi.
I tentativi della telepate di comunicare portano sempre alla stessa cosa: Gaiking è animato da una furia molto più primitiva di quella che anima Sanshiro e nello stesso tempo più fredda e "razionale" di quella percepita dagli altri robot. Il desiderio impellente di confrontarsi coi mostri di Mikeros. Di uccidere.
Minerva X si pone proprio davanti al Gaiking, ostacolandone la strada.
La rabbia di entrambi è messa a confronto. Quasi i robot si comprendono meglio di quanto potrebbero farlo i propri piloti.
Minerva porge un artiglio a Gaiking.
Calmati. Vieni con me. Io riesco a comprenderti.
Gaiking (e Maria percepisce con chiarezza che è Gaiking, non il suo pilota) resta per qualche momento fermo, quasi in dubbio su cosa fare.
L'arrivo dei rinforzi rovina ogni ulteriore tentativo di comunicare. Mentre il Great Mazinger, per avere più libertà di manovra deposita God Mazinger sulla cima delle Alpi che Gaiking dovrà sorvolare, Koji - dopo un tentativo non riuscito di stabilire le comunicazioni - apre senza troppi complimenti il fuoco contro il robot, credendo sia fuori controllo, sparandogli addosso i Rocket Punch. Il suo gesto, malgrado il tentativo di Maria di contenere la situazione, è il segnale per uno scontro tra i cieli tra Gaiking e il resto dell'Armata Mazinger.

"Smettila Sanshiro! Ti abbiamo già abbattuto una volta!", urla Tetsuya.
"... non sono Sanshiro..."



Con un rabbioso colpo di Hydroblazer, il Gaiking si apre la strada per passare, travolgendo i suoi avversari che gli sono innanzi.
In un'altra abile mossa, lancia un secondo Hydroblazer avvicinandosi alle montagne, perchè il fumo in seguito all'esplosione copra i suoi movimenti il tempo necessario a prendere un po' di vantaggio.
I Mazinger e Jeeg sono però ben lontani dall'abbandonare lo scontro: continuando a stargli dietro, lo bombardano pesantemente con le loro armi, spingendolo nella direzione in cui il God Mazinger è rimasto appostato. Con un potente colpo di Great Boomerang, Tetsuya manomette il funzionamento dello scrander del Gaiking, costringendolo ad abbassarsi pesantemente di quota, volando radente alla catena delle Alpi. Qui, il God Mazinger, uscendo allo scoperto vede il robot volare poco sopra di lui e alza la sua possente spada a due mani, sventrando l'avversario con un unico colpo.
Non appena Gaiking si abbatte sulle Alpi, Maria torna a sentire la presenza di Sanshiro dentro al robot. Per il momento, tace sulla sgradevolissima sensazione che il pilota sia stato in qualche modo sputato dentro al suo robot. Non riesce però a trattenersi dal far notare che lei e Jeeg stavano tentando un approccio pacifico, prima che il resto dell'Armata Mazinger decidesse arbitrariamente di aprire il fuoco. Immediatamente, Hiroshi chiede anche brusche spiegazioni a Koji sulla sua comunicazione alla Fortezza a proposito di Miwa, dicendo che tutto ciò che riguarda Miwa e Heinrich è - tra i piloti - di competenza sua e di nessun altro.
Koji non riesce più a trattenersi, dicendosi senza troppi preamboli stanco di rischiare la vita tra cyborg, uomini infestati da parassiti alieni, assistenti di scienziati pazzi, collaborazionisti di Mikeros che facevano rastrellamenti tra umani e un robot progettato dal dottor Hell.
"Possiamo anche combattere e far buon viso a cattivo gioco ma, quando tutto questo sarà finito, voglio che certe persone con cui combattiamo siano giudicate da un tribunale internazionale e non la passino liscia!"
Al solito, il dissidio più violento si apre tra Koji e Maria. Kabuto non nasconde affatto la preoccupazione di non fidarsi nè di Minerva X nè della sua pilota, auspicandosi che il primo venga distrutto e la seconda tenuta almeno in isolamento. Maria esplode di rabbia: aver combattuto nell'Armata ed essere ancora discriminata a distanza di un intero anno la fa impazzire di furore. Quando rinfaccia a Koji tutte le volte che ha perso il controllo di Mazinger, il ragazzo ribatte dicendo che Minerva ha in compenso massacrato un intero villaggio.
"Sayaka alla guida di Minerva, vorrai dire!"
"Non c'era nessuno alla guida! era il tuo robot ad aver preso il controllo di lei! Perfino durante le riparazioni ci sono continui incidenti!"
Il diverbio si protrae finché Koji non afferma che molto meglio sarebbe se la Fortezza si liberasse sia di Minerva che di un potenziale mostro, provocando l'immediata reazione di Maria: l'arpia di Lega Zeta e Mazinger si fronteggiano nei cieli, decisi a darsi battaglia. Il Great Mazinger s'intromette per evitare lo scontro, mentre Jeeg osserva meditabondo la scena sul suo Big Shooter, senza prendere le parti nè dell'uno nè dell'altra.
In uno sfrecciare improvviso, Minerva vola verso la Fortezza delle Scienze, in preda alle lacrime e una rabbia incontrollabile. Appena il tempo di far ricoverare Sanshiro in infermeria, che si chiude nelle stanze appartenute a Ran Asuka, in cerca di appunti della donna che si proclamò innamorata di lei e che invece potrebbe solo averla usata come una delle tante cavie della Human Alliance.
L'unica cosa che riesce a trovare è una lettera.
Quella lettera le stringe un nodo alla gola, un nodo impossibile da mandar giù.



Non ho mai scritto un diario.
Non ho mai tenuto niente, paranoica che ogni mio scritto potesse venir letto e usato contro di me. Non ho mai sentito nemmeno l’esigenza di scrivere qualcosa.
Siamo chiusi dentro la base, mentre fuori infuria il combattimento contro uno dei Generali. Birdler, ha detto di chiamarsi.
Sembrano degli dei, quando li vedi così giganti e immensi, contro il cielo. Sembrano divinità contro cui non puoi fare nulla, solo inginocchiarti e adorarti, come i nostri antenati facevano milioni di anni fa, quando vedevano cadere un fulmine.
E’ a questo che è destinata la nostra civiltà? Ogni tanto ho l’idea di questo futuro orrendo, in cui staremo chiusi nelle caverne, tremanti. Disegneremo mostri sulle loro pareti.
Questo è il nostro dio dei venti, Birdler. Questo il nostro dio della guerra, Yuri Caesar. Questo è Hardias, il dio della Morte.
Diventeremo selvaggi, come i bambini del Kanto.

Ho fatto cose orribili.
Ho fatto cose terrificanti.
Non so se avrei mai potuto vivere in maniera diversa da quella in cui ho vissuto, Maria.
Scrivo a te, pur sapendo che non leggerai mai, perché non trovo parole altrimenti. Non ne trovo se non penso che una persona a cui ho voluto bene troverà importante ciò che sto dicendo. Non so se mi dispiace di tutto ciò che ho fatto, non so se sia davvero importante. In questo momento avrei solo voglia di sopravvivere il tanto per vederti ridere, saperti ancora viva.
Io ti amo, Maria. Ti amo e non lo saprai mai.

Ti amo e ho paura perché è un sentimento nato così, all’improvviso, quasi non fosse mio. Quasi mi fossi ritrovata senza volere a conviverci, ad accettarlo.

Io ti amo e so che c’è solo una cosa che posso fare, ma anche di quella ho paura. Mi sento piccola, una cosa da niente. Da bambina avevo paura dei fantasmi, e mia madre veniva ad abbracciarmi nel mio letto ogni volta che sentivo un rumore che non andava, ogni volta che vedevo una qualche ombra prima di addormentarmi.

Mia mamma mi abbracciava e mi diceva che sarebbe stata con me, e ora non c’è nessuno. Ci sono solo io, e anche di me stessa ho paura. Ci sei tu, ma tu non saprai mai.

Vorrei avere altre parole.
Adesso che so cosa è giusto fare, vorrei altre parole per salutarti.
Ma non ce ne sono e allora… allora ti auguro solo di essere felice.Di non arrivare a morire come me, pensando che solo in questo momento sto facendo qualcosa di davvero giusto.

Ti prego, prendilo come un favore personale dalla tua vecchia caposezione tecnica di Minerva, ok?
E stai in guardia, ti prego.
E’ un demonio terribile, quello che stai manovrando. E’ fiero, potente. Ma sempre un demone.

Ti amerò sempre,
tua ran

Con un urlo, Maria inizia a rompere ogni cosa, a graffiarsi il volto, a piangere e gridare di disperazione. Poi, quasi senza rendersene conto, bussa alla porta dell'ultima persona a cui avrebbe mai creduto di chiedere aiuto.
Ryo Asuka la accoglie con un'espressione che sembra tutto meno che sorpresa. Nonostante questo, le dà da coprirsi e cerca di farla calmare, cingendole le spalle con un braccio e ascoltando senza nessun commento il fiume di parole e lacrime della telepate.
"Seguimi. Hai bisogno di mangiare qualcosa"
Senza badare al suo aspetto distrutto, Ryo porta Maria in sala mensa, tenendola stretta a sè con la sua solita aria completamente indecifrabile.



Tra i piloti, non è ancora finita. Quando Sosuke prende le difese di Koji, cominciando a porre dubbi e domande anche su ciò che sembra star succedendo alla piccola Mayumi, Jeeg scatta contro di lui, trattenuto a malapena - ancora una volta - dalle parole di Tetsuya.
Tetsuya è amareggiato per la piega degli eventi all'interno dell'Armata Mazinger e cerca di riequilibrare i toni ricordando che ogni robot è andato soggetto a violente perdite di controllo.

"Non abbiamo la minima idea di ciò che stiamo pilotando davvero", mormora cupo più a se stesso che agli altri. Quando Koji fa per ribattere, lo previene.
"Cosa ti fa pensare che coloro che ci hanno spinto a combattere siano così innocenti? Hai visto quei file. Non hai mai avuto il dubbio che in qualche modo anche nostro padre possa essere responsabile di tutto ciò che sta succedendo?"
Per alcuni minuti, Koji resta in silenzio. "Per la verità, anche io avevo questo dubbio"

Tornati alla base, Tetsuya si ferma in infermeria, a controllare le condizioni di Sanshiro. Il pilota del Gaiking si sta riprendendo molto velocemente.
Troppo, per le ferite riportate in combattimento. Farfuglia di continuo, e al pilota del Great la voce appare leggermente diversa dalla solita. Per sicurezza e con una paura irrazionale, Tetsuya ordina che Sanshiro venga sedato con una dose massiccia di tranquillanti.
Nello stesso momento, Yumi convoca tutti i piloti per discutere la missione appena conclusa e i primi dati analizzati sul server della Human Alliance.
I piloti che entrano si guardano in cagnesco. Maria, addirittura è ancora sporca delle ferite che si è autoinflitte.


Tetsuya rimprovera a Yumi, con molta freddezza, una totale mancanza di polso nel gestire la situazione con Miwa, facendola arrestare senza la minima verifica delle accuse. Lo scienziato perde completamente la pazienza: rinfaccia ai piloti che la situazione è stata riferita da uno dei suoi piloti di fiducia, nel pieno di un'operazione e con un codice di emergenza. L'ultima volta che c'è stata un'esitazione in questo senso - prosegue Yumi - la Marchesa Yanus è stata a un passo dal rapire il dottor Kabuto.
Ignorando il fremito di Tetsuya alle sue parole, Yumi sta per continuare quando ancora Sosuke chiede di sapere che cosa ci si debba aspettare da alcuni elementi della Fortezza, compresa "la bambina". Hiroshi, esasperato dalla paura e dalla rabbia per l'eccessivo interessamente del samurai a Mayumi, lo afferra prima che chiunque possa fare qualcosa e lo scaraventa con una violenza inaudita contro la parete.
Yumi, furibondo, urla ai due di smetterla una volta per tutte, minacciando di prendere seri provvedimenti se continueranno.
Dice di esser stanco che il futuro della Terra ancora dipenda da un gruppo di ragazzini incoscienti e immaturi, nelle cui mani c'è molto più di quanto essi stessi non credano. Zittendo brutalmente il minimo tentativo di replica, Yumi ribadisce che i piloti dell'Armata DEVONO collaborare, almeno finché durerà la guerra. Koji, cupamente, annuisce alle parole dello scienziato, ribadendo giustizia per alcuni individui della base a conflitto terminato.
Yumi, dopo un momento di silenzio, fa vedere i documenti presi al server della Human Alliance.
Il primo lascia tutti in stato di pieno stupore. Il progetto di Grendizer è per tutti i piloti assolutamente inspiegabile, dopo il racconto di Umon sul suo ritrovamento: inequivocabile è la data, che pone il progetto contemporaneo alla costruzione del Great Mazinger e il cui inizio di costruzione sarebbe stato effettuato poco dopo l'attacco di Bados, se Mikeros non fosse comparso.
Non è il solo documento a gettare brividi ai presenti. Un documento redatto dal defunto dottor Shiba, riempie di orrore i presenti, tant'è che all'inizio si pensa addirittura di non farne menzione a Hiroshi. Un altro ancora, viene letto da Koji con la voce rotta e ascoltato da un Tetsuya che medita in preda all'angoscia sul suo significato.
"Ti lamentavi tanto e poi si scopre che Mazinger ha ucciso tuo padre", commenta Hiroshi con un ghigno sardonico.
Koji non smette di guardare il documento sul progetto MAJIN. "Quello non è Zeta", risponde un po' per speranza e un po' per una strana, particolare intuizione.

Tetsuya suggerisce che, mentre l'Armata Mazinger penserà alla liberazione della Corea, una squadra speciale si occupi di indagare sulla pista di tracce relative a questa Human Alliance; inoltre, considerati gli attriti che sono venuti fuori tra i piloti, chiede a Yumi di far trapelare le notizie prestando attenzione agli effetti che potrebbero provocare. Benchè questo sia un concetto un po' estraneo al dottore e al rapporto che ha sempre teso a instaurare con Koji e Sayaka, annuisce, riconoscendo sia la cosa più giusta da fare.
La discussione volge al termine, quando Maria chiede un momento per parlare in privato, insieme anche al dottor Umon. Non appena i tre sono soli, Maria (ignorando deliberatamente le preoccupazioni di tutti e due gli scienziati sul suo stato di salute) mette a fuoco un'impressione maturata durata lo scontro col Gaiking e che ora ha preso sempre più consistenza.

"Io credo che in qualche modo adesso siano una cosa sola"

Senza la minima ombra di incredulità, i due scienziati annuiscono gravemente, acconsentendo anche alla richiesta da parte di Maria di occuparsi direttamente della cosa. Escludendo le sue particolari doti empatiche, Maria è stata infatti l'unica ad accettare Sanshiro nell'Armata senza una particolare conflittualità, arrivando perfino a stabilire un minimo rapporto.

E' ormai tarda sera quando Hiroshi parla con Miwa. La ragazza, come al solito, sembra sentire tutto il peso di quanto si è scoperto su di lei, senza osare difendersi dall'accusa per la quale Koji aveva richiesto il suo arresto. Quando dice di essere comunque responsabile - anche solo per il silenzio con cui le ha coperte - di tutte le atrocità compiute dal dottor Shiba, Hiroshi la interrompe per un momento.
"Ognuno ha le sue responsabilità, qui. Ognuno è un demone in questa storia. Forse quello che di buono ci ha portato la guerra con Mikeros è stata la possibilità di ricominciare daccapo. Ricostruire, riequilibrare i propri sbagli"
Mentre le tiene le mani, Hiroshi le sussurra un'ultima richiesta. "Vorrei che tornassi a volare con me, sul Big Shooter"

Tetsuya e Maria intanto stanno parlando con Sanshiro. Parlando telepaticamente, perchè Sanshiro è ancora sedato, benché l'effetto si stia esaurendo con una velocità impressionante.
Il problema è che qualunque cosa Sanshiro sia diventata, rifiuta ogni contatto con Maria, chiudendosi e dicendo che in tutta la Fortezza solo Minerva X ha cercato di comprendere il suo gesto e di non attaccarlo.
Maria è costretta ad aprire un particolare canale mentale con Sanshiro, un canale in cui lui vede la telepate e Tetsuya come Minerva X e il Great Mazinger, imitando anche lo schema mentale dei due robot, perchè la mente del gaiking si apra a loro.
Per un attimo, Tetsuya vede, nel contatto telepatico che Maria stabilisce tra tutti e tre, come la ragazza si rappresenta e sente lo spirito del Great. Qualcosa di estremamente terribile e pieno di disprezzo. Disprezzo per ciascuno, compreso il suo pilota.
Le sue nocche sbiancano, mentre riaffiora tutta la conflittualità vissuta fin dai primi anni di addestramento tra luie il robot. La paura di non essere all'altezza, di non farcela.
Intanto Maria continua a parlare nella mente di Sanshiro
"Tu chi sei?"
"Gaiking", è la risposta senza esitazione del pilota.
"E se tu sei Gaiking, dov'è adesso Sanshiro?"
"Io sono Sanshiro"
"Cosa vuoi dire?"
"Non sono Gaiking e non sono Sanshiro. Sono tutte e due... sono..."
Si ferma per un momento.
"Qualcosa di nuovo"
. E' difficile per lei capire se il suo interlocutore sia solo delirante per un qualche tipo di choc o se in lui ci sia veramente qualcos'altro. Nel profondo della sua anima, a tu per tu con una presenza totalmente estranea al pilota, Maria è convinta che sia la seconda ipotesa quella che si meglio si adatta alla situazione. Gaiking\Sanshiro le appare come una creatura insidiosa, una sorta di demonio d'acciaio che aspetta con calma la sua occasione.
"Perchè volevi attaccare a tutti i costi le armate di Caesar?"
"Perchè devono essere distrutti. Tutti", è la sua risposta, noncurante e quasi tranquilla nella sua linearità. Per entrambi, Maria e Tetsuya è difficile sapere se questo desiderio di morte faccia parte della rabbia intrinseca di Gaiking o di quella di Sanshiro, che ha visto sua madre fatta a pezzi dal Generale Nero.
Stavolta è Tetsuya a parlare, un po' più scettico su quanto è realmente capitato, chiedendo a Gaiking di continuare nel frattempo a stare nell'Armata e assicurando che presto, molto presto, ci saranno occasioni di radere al suolo molte altre Armate di Mikeros.

La conversazione viene interrotta da un lacerante urlo di aiuto mentale.
Stride contro le menti dei piloti, invadendoli di un'ondata di panico e paura. E' Grace che lo sta inviando, e l'immagine che esplode nella mente dei tre è quella di lei, in terra circondata da figure minacciose.
Maria, molto velocemente dirama un allarme e chiede a qualcuno della Fortezza se Grace sia stata vista da qualche parte.
Per quanto si ricordano le guardie, lei e Fuan Lee sono usciti dal Drago per fare un giro nei dintorni di Berlino. Maria sale in moto e si avvia a cercarla, seguendo il suo richiamo di aiuto. Hiroshi, allertato dall'allarme, si unisce al gruppo di ricerca mentre Tetsuya va di istinto a cercare Schwartz, in preda a qualcosa che è molto più fondato di un presentimento.



"Dove sono i tuoi uomini?"
La risposta del maggiore americano è sorniona e divertita. "Sono uomini adulti, Tetsuya, non sono la loro balia. Saranno in giro"
"Allora farai meglio a trovarli, prima che tutta la Fortezza delle Scienze cessi di considerarvi alleati e le cose si mettano al peggio per tutti quanti voi"
I due, Schwartz e Tetsuya, si fronteggiano per alcuni istanti. Dopodiché, il militare americano, con una certa indolenza segue Tetsuya nelle ricerche di Grace.

Quando resta da solo in infermeria, Sanshiro apre gli occhi, si strappa le flebo di dosso e si dirige a sua volta da Grace.



Maria è la prima ad arrivare.
La ragazza vede la scena che si sta consumando in un vicolo di Berlino e ha un moto di rabbia e disgusto.
Tutti i ribelli americani stanno circondando Grace, con spranghe, coltelli e altre armi. Fuan Lee sta facendo scudo col suo corpo, ed è già ccoperto di sangue.
"Uccidiamola! Uccidiamola prima che si trasformi!"
Maria sente un potente brvido scuoterle tutto il corpo, come se ogni cellula del suo corpo avesse preso a fremere di rabbia e desiderio di uccidere. Sa che cos'è quel brivido, sa che non è completamente suo.
"Stai al tuo posto, bestia", ringhia con rabbia, molto più rivolta al parassita Vegan che inizia a dare strattoni nel suo corpo, dentro di lei, che non a qualsiasi altro degli americani.
"Voi non farete niente", dice molto seccamente una figura alle spalle di Maria.
La sagoma di Hiroshi si disegna nel vicolo, mandando riflessi su tutta la sua corazza da cyborg.
Per un attimo, gli americani restano indecisi se continuare quello che stavano facendo, deporre le armi o avventarsi su Maria e Hiroshi.
"Smettetela".
Alla voce di Schwartz, i militari sembrano calmarsi. Dietro lui un Tetsuya incupito osserva il maggiore fare una ramanzina molto blanda ai suoi soldati, quasi ammiccando come se - fin da principio - fosse d'accordo con loro. A questo punto, per il pilota del Great è impossibile trattenersi.
Rabbiosamente, prende Schwart per il bavero della giacca e lo attacca al muro.
"Cosa state cercando di fare? credete che sia questo di cui abbiamo bisogno?"
Nell'ombra, Sanshiro fa una risata cupa e inumana. Una risata che è l'unico indizio della sua presenza, quasi si fosse materializzato solo in quel momento.
"Allora, soldatino? Ti piacerebbe provare a prendertela con qualcuno forte come te... o più forte?"
Malgrado Schwartz cerchi di sminuire con poche sprezzanti parole la situazione, è evidente che si trova in difficoltà, soprattutto guardando gli occhi del pilota di Gaiking, luccicanti di una strana, inquietante oscurità.

"Fai attenzione, Schwartz. Fai attenzione - mormora un Tetsuya deluso e con la rabbia che sfuma già in una sorta di amarezza - E' questa la strada per trasformarsi in demoni. Tu e tutti i tuoi uomini"

Maria prende Grace con sè, sulla sua moto, riportandola alla Fortezza, mentre gli altri si occupano di Fuan Lee.
La ragazza balbetta che non voleva disobbedire all'ordine di star confinata nella sua cabina, ma che non pensava fosse giusto doversi sentire prigioniera nella sua stessa nave. Che non immaginava le conseguenze ma...
"STAI ZITTA", la interrompe bruscamente Maria, rimproverandole il fatto di non capire la particolare situazione in cui versano entrambe.
Dopodichè, recuperata la calma le spiega che è successo qualcosa a Sanshiro.
Qualcosa di irreparabile.
"Forse il Sanshiro che conoscevi non tornerà mai più..."

Tornato alla Fortezza, nella palestra, Tetsuya rimugina cupamente su tutto quello che è successo.
Sui demoni.
Sulla follia e la paura che stanno dilagando, dentro e fuori l'Armata.
Soprattutto, su quello che ha sentito, quando Maria le ha mostrato l' "anima" del Great Mazinger. Perchè ci ha sempre creduto, Tetsuya, al fatto che i robot non siano completamente inanimati. Che siano altro oltre a macchine da guerra.
Curiosamente, non fa che pensare al disprezzo e alla rabbia del Great.
Da' un pugno al sacco da boxe.
Diventerò più forte.
Improvvisamente, tutta quella calma pacifica trovata nel suo viaggio in solitario, pare incrinarsi.
Diventerò più forte.
Un altro pugno.
Un altro pugno.