Decine di Getter emergono dalla terra, circondando Mazinger Zeta e Koji Kabuto.
"Sono qui per parlare".
La voce di Koji rimbomba dagli amplificatori di Mazinger. I Getter, robot dalla forma longilinea e dal colore azzurro, restano in silenzio per qualche momento. I trapani con cui si sono scavati una via per venire in superficie stanno ancora vorticosamente girando.
Senza lasciare il tempo di avvicinarsi, i robot si separano in decine di navicelle, ricomponendosi nei più familiari giganti rossi, a circondare Koji tagliandogli ogni via di fuga.
"Così sono questi i famosi Dragon... davvero brutti", ghigna Koji, nel Pilder. Poi, rivolgendosi di nuovo agli altri:
"So che state pensando! datemi il tempo di spiegare al vostro comandante"
"LUI E' MIO!"
Uno dei Getter si stacca dalla squadriglia, per scaraventarsi addosso a Mazinger. Koji non desidera dare inizio a un combattimento e si limita a mettersi in posizione di guardia, per parare i violentissimi pugni che gli vengono rivolti dall'avversario.
"Hai ucciso tutti, figlio di puttana! Ti ammazzo, giuro che li vendicherò uno ad uno!"
"Non sono io, idiota! Non sono nemmeno sul Mazinkaiser!"
Dallo stesso robot, una voce femminile si fa sentire.
"Go, piantala! C'è qualcosa di strano... informiamo il comandante Jin"
Il Getter non sembra accennare a smettere. "Tu non c'eri... non puoi capire, Sho!"
"Dragon Series Alfa1 e 2, fermate Go"
La voce, freddissima, arriva dal cielo, ancora più in alto di Mazinger e degli altri robot. Liberatosi dal Getter che lo stava attaccando, Koji alza lo sguardo sopra di lui.
Una tetra base volante, nera e monolitica, si erge sopra di lui, uscita dal suo riparo tra le montagne.
"Che tu sia davvero Koji Kabuto o no - dice una voce dall'interno della gigantesca corazzata - suppongo tu abbia parecchio da raccontarci. Ti do il permesso di entrare. Sono io il comandante dell'Armata Getter, Hayato Jin"
Koji sgrana gli occhi, incredulo. "Hayato Jin...? il terrorista?"
Nel cuore di Fleed, i lavori di ricostruzione dei robot (specialmente del Great Mazinger, che più di tutti ha subìto danni), procedono incessamente. Per quanto i ritmi di lavoro siano però impressionanti, è evidente che i soldati del regno sotterraneo hanno attrezzature inferiori a quelle dei laboratori terrestri: esclusi i cupi mostri di Mikeros, molti dei quali adesso militanti sotto la bandiera di Duke Fleed, ben poche sono le creature che giustificano uno staff tecnico abile in meccanica e robotica come quello della Fortezza delle Scienze o del Laboratorio Fotoatomico.
Ovviamente, il più impegnato di tutti è Tetsuya, che sta coordinando le riparazioni del robot e sta provvedendo a camuffare di nuovo il Brain Condor per renderlo sempre più somigliante a quello dei Mass Production.
I nostri sono ancora impegnati nelle riparazioni e nel discutere una strategia per l'immediato futuro, quando le allucinanti creature accanto a loro alzano in sincrono la testa, come per ascoltare un richiamo. Tutte quante, quindi, interrompono ogni minima attività e si dirigono verso la caverna centrale, che ospita il "trono" di Duke Fleed. Anche Maria avverte qualcosa, simile a un richiamo mentale.
"Che sta succendo?", chiede Tetsuya, con un certo sospetto.
Anche Hiroshi presta attenzione a quello che sta accadendo, con un'espressione ben poco rassicurata e rassicurante. Troppo poco tempo, per lui e per chi come lui viene direttamente da cinque anni prima, è passato dal tradimento del sedicente Principe di Fleed. Troppo poco per fidarsi e per accogliere ogni cosa succeda nel suo regno con qualcosa di diverso dalla preoccupazione.
"Li sta chiamando tutti", sussurra Maria... l'unica del piccolo gruppo, per i suoi poteri e la sua mostruosa affinità con Duke Fleed, a percepirne il richiamo.
Per un attimo, il corpo di Maria si irrigidisce. Tutto, la strana architettura che si fonde alla roccia, le ombre sui muri, la sensazione di oppressione... tutto sembra riportarla ai sogni che faceva poco dopo essersi unita all'Armata Mazinger... gli stessi sogni condivisi al tempo da Daisuke Umon, che lasciavano a intendere un qualche strano legame tra i due.
Tetsuya, perplesso ma decisamente incuriosito, si accoda alla fila dei mostri insieme a Maria, lasciando per conto loro Sanshiro e soprattutto Hiroshi, sconvolto per tutto ciò che ha visto fino ad ora e decisamente bisognoso di essere lasciato in pace.
La sala del trono è gremita di creature. Non solo lo sguardo di Tetsuya si posa su di loro, ma anche su uno spettacolo forse addirittura più sinistro.
Nelle pareti di ghiaccio della caverna, come in quelle di tutto il regno sotterraneo, sembrano essere incastrati e imprigionati altri mostri ancora. Tetsuya li guarda decisamente perplesso: alcuni assomigliano solo vagamente ai tremendi abitanti di Fleed e alle creature di Mikeros. Sembrano molto più simili...
Il respiro di Tetsuya si strozza nella gola.
Quei mostri, ibridi tra creature differenti, assomigliano per certi versi al Duca Gorgon. Ai mostri trovati nei laboratori della Human Alliance. E alla Marchesa Yanus, l'essere che per tanti anni lui ha conosciuto come dottoressa Asamiya, e che - senza poter farci nulla - tuttora considera parte integrante della strana famiglia che, con Kenzo Kabuto e Jun, si venne a formare nella sua infanzia scandita dagli addestramenti.
Le sue riflessioni sono scandite dal tono basso e cupo del pilota di Grendizer, seduto sul trono accanto a Grace e alla soldatessa dai capelli verdi.
"Sarò molto breve. Tutti noi, in un modo o nell'altro, abbiamo deciso molti anni fa che avremmo difeso la Terra a ogni costo. Il nostro pianeta non sarebbe andato in mano agli invasori, per nessuna ragione al mondo. E' per questo che abbiamo iniziato la nostra lunga, paziente attesa dei Vegan. Per questo, quando arriveranno, combatteranno contro di noi"
Mormorii cominciano a spargersi per la sala.
Un velo di inquietudine che sembra identico a quello provato dagli esseri umani, in circostanze simili.
"Tuttavia - prosegue Duke Fleed - non sono i Vegan, la peggior minaccia che adesso deve correre il nostro amato pianeta. L'Armata Mazinger, lo è. I loro soldati non si fermeranno finché non avranno distrutto tutto, consumato ogni cosa.
"Per questo - prosegue dopo una pausa che lascia spazio a un nervosismo sempre crescente - io oggi decido questo.
Fleed entra in guerra contro l'Armata Mazinger e contro l'Imperatore dell'Inferno"
Adesso i mormorii vengono coperti da urla di spavento e di protesta.
Uno dei mostri prende parola, urlando a gran voce che la guerra non riguarda loro, che l'unica cosa che porterà sarà la morte del Principe prima di scontrarsi contro i Vegan.
Maria, dal canto suo, lancia un breve messaggio telepatico a Duke Fleed, sperando che la stia ascoltando.
Hai fatto la cosa giusta, credimi.
Duke Fleed, impercettibilmente, sembra annuire verso di lei in risposta.
Anche Tetsuya sta per prendere la parola, quando succede qualcosa che per un momento lo lascia inorridito, mentre per gli altri presenti pare essere uno spettacolo abituale.
Il corpo di Grace si inarca all'indietro, come all'indietro vengono rovesciati gli occhi. Il corpo, sotto la veste sembra ribollire e - dopo un istante - le mani della ragazza corrono a lacerarla a unghiate, mostrando il corpo nudo.
Nel ventre di Grace, sembra esserci in rilievo il volto di una donna dallo sguardo indecifrabile. Tetsuya non riesce a capire chi sia, non avendola mai vista, ma il sussurro di Maria - accanto a lui - vale più di molte, lunghe spiegazioni.
"E' il volto di Himika..."
Himika parla e la sua voce pare sovrastare quella di ogni altro.
"Il Principe ha ragione. Questo non è più solo un problema degli esseri umani. E' qualcosa che coinvolge tutti quanti. Non temete: non verremo stroncati prima dell'avvento dei Vegan. Conoscete la mia profezia, sapete che posso guardare nel futuro. Duke Fleed affronterà i Vegan, nell'ultima battaglia che determinerà la nostra sopravvivenza o la loro"
La folla sembra rimanere in silenzio. Poi, le urla ritornano a essere un brusio e il brusio torna a essere silenzio. Sembra sia proprio il silenzio, il segno che la decisione di Duke Fleed è stata accettata.
"Potete andare, adesso", dice lui.
Grace pare calmarsi e copre il volto di Himika coi brandelli della veste, rabbrividendo di freddo e restando assolutamente ammutolita.
Tetsuya e Maria rimangono.
"Perchè hai scelto di aiutarci, alla fine?", chiede il pilota del Great, ancora sicuro che - nell'anima oscura del compagno di un tempo - brilli ancora un briciolo di umanità.
"Per le ragioni che ho spiegato prima. Mazinkaiser è una minaccia al momento peggiore di Vega"
Resta in silenzio per qualche momento. "E perchè forse Koji ha ragione. Voi l'avreste fatto"
"E che storia sarebbe, quella della profezia?"
Duke Fleed scuote la testa. "Himika me la raccontò poco tempo dopo essermi unito alle sue truppe Jamatai. Dice che combatterò l'ultima battaglia decisiva contro i Vegan"
Tira su una manica della sua tuta. "Se fosse così, i Vegan dovrebbero arrivare in fretta. Non ho molto tempo"
Sul suo braccio, una ferita che pare infetta.
Tetsuya la guarda, annuendo gravemente. E' Maria che però dà voce ai suoi pensieri. "E' ciò che resta del mio parassita Vegan, quando hanno unito i nostri corpi... vero?"
Duke Fleed annuisce. "Si fa strada dentro di me, giorno dopo giorno. Quando arriverà al cervello, sarà la fine e dovrò essere ucciso"
La soldatessa dai capelli verdi scosta lo sguardo. L'espressione dura come al solito sembra far posto a un'ombra di dispiacere.
"Abbiamo bisogno di fare in fretta, allora - dice Tetsuya - e abbiamo bisogno che tu ci dica qualunque cosa possa agevolarci, dalla sconfitta di Angoras ad ora"
"Non intendo dirvi tutto. Alcune cose è bene non le sappiate adesso"
"Non puoi deciderlo per noi! Non puoi sapere se quelle cose possono cambiare le sorti di questo conflitto"
"Non lo farebbero in bene, credimi"
Molto più amareggiato che sarcastico, Tetsuya chiede come possano fidarsi di qualcuno che non mostra nemmeno più il proprio volto.
Per tutta risposta, Duke Fleed allenta l'elmo.
Per tutta risposta, Duke Fleed allenta l'elmo.
Maria, più del pilota del Great, resta col fiato sospeso.
Qualcosa in lei vorrebbe non guardare... qualcos'altro, altrettanto potente, non riesce a farle chiudere gli occhi.
Entrambi i piloti trattengono un urlo, nel vedere il viso del principe di Fleed.
Non diversamente dal Barone Ashura, metà del volto appartiene a Daisuke Umon. L'altra metà a Maria. Ciò che Duke Fleed è diventato - nè l'una nè l'altra persona - guarda Tetsuya e Maria con la solita aria gelida, spezzata appena da un sottile sorriso privo di gioia. Poi, si rimette il casco e riprende a parlare, più per spezzare il silenzio che altro.
"Sappi solo questo: da quanto abbiamo visto decine di Mass Production vengono portate al Geo Front sul Monte Fuji, ogni giorno". Aggiunge inoltre che proprio sul Monte Fuji sembra esserci una concentrazione di Mass Production superiore a quella di ogni altro luogo controllato dall'Armata.
Tetsuya riflette per un momento, ancora intento a lasciarsi alle spalle la visione tremenda del volto di Duke. "Decine, hai detto? Non esiste abbastanza Japanium per una costruzione così massificata"
Duke Fleed annuisce. "Infatti non sono in Japanium. Quelli che vengono portati al Geo Front sono costruiti in una lega d'acciaio molto resistente. Ma non sono in Japanium"
"Ma allora cosa...", sussurra Tetsuya, senza riuscire a capire. Indiscutibilmente, Tetsuya è convinto di aver combattuto contro Mass Production in Lega NZ, per la capacità della corazza di assorbire i suoi attacchi, non contro robot in leghe più comuni. Duke Fleed scuote la testa, facendo tacitamente capire che la cosa sfugge anche alla sua comprensione.
Duke accetta comunque di tornare a pilotare Grendizer e, come prima cosa, di usarlo per capire cosa si cela nel Monte Fuji e captare il sistema di comunicazioni in codice dei loro ormai comuni nemici.
Tetsuya torna a occuparsi dei preparativi. Prima di andarsene, si volta verso Duke.
"Cosa sono questi esseri incastrati nel ghiaccio?"
Duke Fleed, ancora per una volta, non da una risposta chiara. "Sono molto antichi. Più antichi ancora del mio popolo. Ed è bene che non si risveglino, per il bene di tutti noi"
Maria, uscito Tetsuya, non accenna ad andarsene.
"Devi imparare a controllare quel mostro che coviamo al più presto... per il bene di entrambi", dice gravemente Duke.
"In tutti questi anni siamo riusciti a farlo, almeno una volta?", chiede lei.
Duke scuote la testa. "Ne abbiamo ottenuto un parziale controllo. Possiamo tenerne le redini, perfino usarlo contro i nostri nemici... ma la nostra vita è limitata"
Duke scuote la testa. "Ne abbiamo ottenuto un parziale controllo. Possiamo tenerne le redini, perfino usarlo contro i nostri nemici... ma la nostra vita è limitata"
Per Maria non è una grande novità. Per questo, annuisce, come si potrebbe annuire a una notazione già ben nota.
"Posso insegnarti a controllarlo. Ma sarà orribile. Sarà qualcosa di spaventoso, un'eredità di paura che ti lascerò"
"Sono abituata alla paura", dice Maria a voce bassa.
Poi riflette per qualche momento. "Ricordi Ran? Ran Asuka?"
Alla negativa risposta di Duke Fleed, Maria non sembra essere sorpresa. "Immaginavo che qualcosa fosse andato rimosso. Ran mi scrisse una lettera, prima di morire. Ho ripensato a quella lettera solo di recente, vedendo da vicino i mostri di Mikeros.
"In un punto cita i nomi di Yuri Caesar, di Hardias... sono Generali che non poteva conoscere. Non li avevamo ancora incontrati allora. Avremmo combattuto con Birdler di lì a poco dopo, il primo che abbiamo sconfitto... e gli appunti di Juzo Kabuto, in cui venivano citati i nomi dei Sette Generali, li conoscevamo solo noi primi piloti e Yumi"
Duke Fleed non sembra estremamente sorpreso, ma non aggiunge nulla.
"Ho visto che uno dei Generali, Rigarn, è passato dalla tua parte - riprende Maria - Credi che potrei parlargli?"
"Potresti - dice Duke Fleed - ma stai molto attenta. Come voi non avete dimenticato le vittime che ha provocato Mikeros, loro non hanno dimenticato le vittime causate dagli umani"
Maria annuisce.
Resta in silenzio, ancora un po'. "Hai dimenticato proprio tutto?"
Invia a Duke Fleed, con la telepatia, qualcosa che non ha mai confidato a nessuno. Un segreto che ha tenuto per sè e se soltanto.
"No, questo non l'ho dimenticato", dice Duke.
"Avrei creduto di sì", risponde lei, stupita, prima di andarsene.
Tetsuya, intanto, rflette su tutto quello che i piloti hanno imparato dell'agghiacciante futuro che li aspetta, insieme a Hiroshi.
Con una logica fin troppo inesorabile, tutto sembra combaciare alla perfezione. Molti dei disastri accaduti in questo futuro sono il frutto delle scelte sbagliate dell'Armata Mazinger. Come se le paure e le paranoie dei piloti della squadra, portate alle conseguenze più estreme, avessero dato vita all'inferno che si è venuto a creare.
"Una sola cosa non mi torna...", mormora Tetsuya.
Hiroshi lo guarda, in silenzio. "Cosa?", chiede infine.
"Perchè tu, nel passato, avresti dovuto andartene dalla Fortezza delle Scienze, ai tempi della Corea?"
Il cyborg da una risposta molto vaga, tornando nel suo silenzio.
Nemmeno lui sa la risposta, anche se pensa vada cercata nel dolore senza via d'uscita seguito alla morte di Mayumi. Ignorando lo sguardo interrogativo del suo amico Tsurugi, Hiroshi decide di tenersi ancora per sè, il segreto tremendo alla base della sua "resurrezione" in seguito allo scontro con Sosuke.
Nemmeno lui sa la risposta, anche se pensa vada cercata nel dolore senza via d'uscita seguito alla morte di Mayumi. Ignorando lo sguardo interrogativo del suo amico Tsurugi, Hiroshi decide di tenersi ancora per sè, il segreto tremendo alla base della sua "resurrezione" in seguito allo scontro con Sosuke.
In silenzio, ripensa alle cose che gli ha detto la sua controparte futura, prima di morire. Un modo per controllare i propri nanoidi. Un modo per somigliare di nuovo a un essere umano.
In disparte, cerca di raccogliere i pensieri, restando in silenzio. Cerca di rilassarsi. Cerca un attimo di pace in tutto ciò che è capitato finora.
E ogni volta, ogni volta in cui gli sembra di averlo trovato, il ricordo della voce di Mayumi che grida, mentre le sue fauci da mostro si spalancano.
Fratello!
Ogni volta il ricordo degli sforzi, delle speranze, delle preoccupazioni condivise tra lui, Miwa e Heinrich lo riporta al punto di partenza, ad avere un corpo di freddo acciaio.
Sbatte un pugno per terra, ringhiando.
I Bambini Randagi lo guardano, senza dire nulla, poi si rimettono a lavorare.
Hiroshi non è il solo a volersi scaricare dalle proprie tensioni. Tetsuya, vedendo il corteo che lo circonda, ripensa a tutto ciò che è successo, alla strana circostanza che lo porta a stare dalla stessa parte dei nemici che è stato addestrato a odiare fin dall'infanzia.
Mentre passano i terrificanti mostri mammiferi di Rigarn, Tsurugi ripensa agli ultimi, tragici momenti della permanenza a Edo, quando proprio mostri simili hanno dovuto insegnarli con il lutto e l'impotenza ad agire la responsabilità di guidare il Great Mazinger. Gli avvenimenti su cui ha taciuto perfino con i suoi compagni e che hanno causato il suo ricongiungimento con la Fortezza delle Scienze, nonché il profondo cambiamento del suo carattere.
"Sembravate così terribili. Se lo avessimo saputo prima...", apostrofa il Generale stesso, con una punta di sfida invelenito dai ricordi di Edo.
Il mostro si ferma, guardandolo con odio. "Dovresti temerci ancora, invece"
"Perché? Avete smesso di combattere, avete smesso di essere qualcosa di spaventoso per chiunque..."
"Bada a come parli..."
"... siete qui a rintanarvi come topi, senza osare mettere il naso fuori. Da quanto tempo?"
La bestia alza una zampa, con l'intenzione di schiacciare Tetsuya. Il pilota del Great Mazinger non si muove di un passo, continuando a guardare il suo antico nemico senza un'ombra di paura negli occhi.
"Perché non avete mai combattuto l'Imperatore dell'Inferno. Era per paura, non è così?"
Gli occhi di Rigarn si fanno stretti e cattivi. Abbassando il capo leonino, lo sguardo incontra quello di Tsurugi, mentre il volto sul petto è fermo a fissare l'umano già da un pezzo.
"Non siamo stati creati per questo"
"Creati? cosa intendi dire?"
Il secondo volto del mostro ha un guizzo di gioia feroce. "Non sai niente, vero? Oh... se nessuno ti ha detto nulla, non sarò certo io a illuminarti"
Dopo aver detto questo, con passi pesanti, torna nell'ombra degli interminabili cunicoli di Fleed.
Deciso a chiedere finalmente tutte le spiegazioni che Duke Fleed sembra volere a tutti i costi negare, Tetsuya nella sala del trono, trovandola completamente vuota.
Turbato da tutto ciò che ha visto in questi giorni, Tsurugi si siede, per terra. Il silenzio sembra avvolgerlo da ogni direzione.
Il duello con Angoras, il salto temporale, il terribile scontro con Mazinkaiser... tutto sembra esigere un tributo di stanchezza, non solo a lui. Anche Maria e Sanshiro si sentono tremendamente stanchi.
Ben presto, il sonno arriva per tutti, a eccezione di Hiroshi. Nella sua innaturale veglia, le immagini da incubo di Mayumi e della morte del suo alter ego continuano a tormentarlo e torturarlo.
Nel suo giaciglio, invece, Maria inizia a tremare incontrollabilmente.
Una luce filtra tra le sue palpebre socchiuse, qualcosa di crescente che aumenta di intensità fino a spalancarle.
Rannicchiandosi, Maria guarda con terrore le pareti della sua grotta accendersi di una luce potente, che annienta ogni ombra. Una luce che pare avere un punto d'origine proprio davanti a lei.
Aguzza la vista, il pilota di Minerva, fino a intravedere qualcosa nella luce.
Ali. Ali splendenti.
"Ti ho trovata", dice una voce bassa.
L'improvviso tremore della terra ridesta ciascuno dal proprio sonno. Hiroshi si rivolge subito a una guardia di Duke Fleed, per sapere dove sono il Principe o la sua soldatessa. L'indole sempre più cupa e feroce del cyborg, che non sente di avere nulla a che spartire con gli scherani del traditore dell'Armata Mazinger, lo porta a rivolgersi con una notevole arroganza, che viene ricambiata con la stessa tensione.
E' solo l'intervento di Tetsuya, a risolvere la situazione. Il pilota del Great, dopo aver cercato di calmare Hiroshi, si dirige all'imboccatura del regno sotterraneo di Fleed, trovandovi - atterrato - il Grendizer. Dal robot sta scendendo Duke Fleed, sempre accompagnato dalla sua fedele guardia del corpo (che Tetsuya, da alcuni discorsi dei fleediani, scopre chiamarsi Flora).
Duke chiede a Tetsuya e agli altri di ritrovarsi nella sala del trono, per discutere delle novità scoperte. Il Principe ha in effetti avuto successo nello spiare alcune comunicazioni tra i piloti del Mass, prendendo le informazioni necessarie a rendere più realistico un tentativo di infiltrazione. E' inoltre sicuro che il nucleo di energia chiamato Imperatore delle Tenebre, sia custodito in uno degli ultimi livelli del Geo Front, nel cuore del Monte Fuji. Sono il Geo Front e la Fortezza Anti-Vegan i centri maggiormente sorvegliati dalla nuova Armata Mazinger e, quando Tetsuya glielo chiede, Duke conferma che il dottor Yumi potrebbe essere ancora prigioniero lì dentro.
Gli interessi di Duke e Tetsuya sembrano coincidere: liberare i detenuti dall'orrore della Fortezza, portarli in salvo e distruggere la Fortezza stessa prima dell'attacco al Geo Front. Nessuno degli altri piloti avere nulla da obbiettare, non fosse altro che per l'eccessiva sorveglianza del luogo.
Tetsuya - con le riparazioni del Great Mazinger ancora indietro - si propone di far parte di una squadra di infiltrazione, con alcuni soldati di Fleed al suo seguito. Duke annuisce, proponendo un massiccio attacco con le sue forze per tenere impegnati i Mass Production.
Mentre Maria, pur volendo aiutare Tetsuya, non ritiene saggio entrare in un luogo in cui la sua natura Vegan potrebbe risultare un faro fin troppo visibile per i sistemi di sorveglianza interni, Hiroshi si volta verso il pilota del Great, con uno sguardo deciso.
"Non vai da nessuna parte senza di me. Entrerò anche io nella Fortezza - poi volge lo sguardo verso Duke Fleed - E se a te non va bene, non me ne frega nulla"
Duke non sembra aver nulla da obbiettare. Raccomanda solo una grande attenzione, perchè nella Fortezza percepisce una presenza potente e ben poco rassicurante. Qualcosa, nei più bassi livelli, che assomiglia a una delle creature incastrate nei ghiacci dell'Himalaya.
Hiroshi, da parte sua, è più preoccupato di non riuscire a controllare la trasformazione quando sarà dentro. Per mettersi alla prova, si porta al limite della propria rabbia, col ricordo del passato che ha lasciato, di Mayumi, fino a che il suo corpo non inizia a disfarsi e riformarsi.
Febbrilmente, tenta di invertire la trasformazione. Non è così facile: l'inganno operato da suo padre, il tradimento del suo stesso corpo mentre divora la sorellina, le sue urla, il senso di frustrazione.
Allontanandosi in tempo per non destare sospetti negli altri, Hiroshi si sforza di frenare il ribollire momentaneo e incontrollato del suo corpo, nel breve istante in cui riprende il controllo. Poi, subito, prende in disparte Maria, chiedendole di aiutarlo a controllarsi, a tirar fuori tutto ciò che ha di bestiale perchè non interferisca nelle operazioni e non ferisca i suoi amici. A imparare a trasformarsi.
Maria, pur non sapendo bene cosa stia succedendo, accetta. Porta Hiroshi in un anfratto isolato del regno sotterraneo dell'Himalaya.
Intanto, Tetsuya si allontana insieme a Duke Fleed e Flora.
"Per quanto riuscirai a tenere buoni i tuoi sudditi?"
"Non so a cosa ti riferisci"
"Non tutti sembrano avere molta simpatia per l'umanità". Lo sguardo di Tetsuya è tutto per Flora, che lo ricambia con un aperto disprezzo.
"Come ti ho detto tempo fa, non mi sento responsabile degli esseri umani"
"Non lo sei, forse?"
Duke Fleed resta in silenzio per un momento. "Ti sembra che lo sia?"
Nel frattempo, Maria inizia a far concentrare Hiroshi.
Lo fa meditare su un colore. Bianco. Un bianco così uniforme da contenere ogni cosa e da escluderne altrettante.
Il cyborg chiude gli occhi e, per un momento, è solo una sagoma più scura del buio che circonda entrambi, un buio soffocante.
La voce di Maria, dolce e sicura, guida Hiroshi per i più lontani anfratti della sua mente, facendolo tornare indietro. Sempre più indietro...
Si insinua nella sua memoria. Vede un uomo dallo sguardo severo, suo padre, iniettare qualcosa nelle vene di Hiroshi. Vede il suo sguardo soddisfatto, qualcosa di molto più sinistro e insano dello sguardo di un genitore.
Troppo indietro.
Un altro ricordo: qui Hiroshi è insieme al Duca Gorgon, nel luogo terribile in cui i mostri di Mikeros hanno ridotto Yoshida. Gorgon sta indicando a Hiroshi - che ha appena cercato di spacciarsi per un droide del Conte Blocken - il mostruoso comandante Humanos, la Bestia Infernale, colui che governa in questo luogo.
Humanos si sta preparando ad affrontare la furia dell'Armata Mazinger ricoprendo il suo corpo di prigionieri. Al centro, proprio al centro, una bambina legata al petto del Comandante. Mayumi.
E' il giorno in cui Hiroshi ha imparato l'umanità.
Un altro ricordo.
Sosuke Oshiba, il suo sguardo da folle, il guizzare della sua spada. Un lampo nel buio, l'espressione esterrefatta di Hiroshi quando capisce che il fanatico samurai è riuscito a trafiggerlo.
Il buio.
La morte.
Per tirar fuori la rabbia di Hiroshi, in modo da dargli una possibilità di renderla controllabile, Maria lo porta a rievocare la morte di se stesso del futuro, nella battaglia contro Mazinkaiser. Il colpo secco e straordinariamente forte della Kaiser Blade, una lama da macellaio che divide in due il suo corpo. L'indifferenza del Mazinkaiser nei confronti dei suoi amici, la sua mancanza di scrupoli nell'ucciderli.
Nei ricordi di Hiroshi, Maria percepisce Mazinkaiser in un modo differente da quello in cui l'ha visto il cyborg. E' come se all'immagine dello spaventoso robot si sovrapponesse quella di un demone avvolto dal fuoco, con la bocca contorta in un ghigno sadico.
Niente di tutto questo, però, sembra avere la forza necessaria per accendere la trasformazione. Stringendo i pugni per la frustrazione, Hiroshi capisce che non ce la farà mai: non potrà mai separarsi dal ricordo di quello che ha fatto, non potrà mai impedire che i suoi poteri vengano risvegliati in modo diverso che dall'odio per ciò che suo padre ha fatto a entrambi i figli.
Hiroshi cerca di risvegliare la sua forma da combattimento ricordando la rabbia dopo la morte di Mayumi. Ricordando Jeeg che sbrana la creatura con le fruste, NON sua sorella.
Ma quello che Maria vede, è Jeeg nell'atto di sbranare Mayumi. Mayumi, come la bambina che ha conosciuto.
E sente il suo terribile grido
FRATELLO!
prima che venga soffocato nel sangue.
"Quello che sto cercando di capire, è se tu hai mai solo rimpianto di essere umano, da quando sei diventato così a ora", dice intanto Tetsuya.
"Ti sto aiutando. Sto mettendo a rischio il mio popolo. Non ti basta?", sibila Duke Fleed.
"Sai benissimo che il tuo popolo non ha scelta, se non quella di combattere contro Mazinkaiser"
"Se pensi che vi stia aiutando per interesse, non posso fare nulla per farti cambiare idea"
"Non sto dicendo questo. Sto dicendo che non hai avuto scelta, nel passato, di diventare quello che sei. Non hai scelto di essere Duke Fleed, Hell ti ha trasformato in Duke Fleed... se tornerò mai indietro, voglio darti quella scelta"
Duke Fleed fa per replicare qualcosa quando, improvvisamente, cade di peso per terra. Non appena il suo corpo comincia ad avere le convulsioni, Tetsuya fa per aiutarlo a rialzarsi. Le sue mani toccano un corpo che ribolle in continuazione, come se stesse per cambiare forma da un momento all'altro.
"Cosa...?"
"STAI INDIETRO!", urla Flora, scostandolo e prendendo Duke Fleed sotto braccio.
Nella sala del trono, sola, Grace fa un sorriso crudele.
Hiroshi, completamente fuori controllo, nel pieno della sua forma da battaglia, scaglia un colpo di frusta contro Maria... un colpo così forte da sfracellare di netto la testa di chiunque.
La sua frusta si attorciglia su qualcosa appena esploso dal corpo di Maria, qualcosa di altrettanto forte.
Un tentacolo alieno.
9 commenti:
Ne so troppo...
Cominciate ad adorarmi come una Dea, pliiiz!
Fai chifo
E' un po' che non ti rompiamo le balle... Aggiorna! ;)
Dirò solo"Luucii aaa Sanshiiiro..."
Eddai, aggiorna che mo arriva il bello!
allora!?!? aggiorniamo o no???? dai ggn, se resti così indietro perdi il pubblico... e i giocatori non possono tenersi aggiornati quando perdono una sessione!!!! una promessa per il futuro: più acciaio per tutti!!!
... sta arrivando ...
...mandriot?
Ma aggiornare no?
uh... sopra c'è appunto un aggiornamento... e tu il commento l'hai scritto dopo che avevo postato...... *___*
Posta un commento