domenica, giugno 05, 2005

07: bambini randagi

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Hiroshi, Tetsuya e Daisuke tornano alla Fortezza nel più pieno dei silenzi. Senza dare spiegazioni, Daisuke si apparta a parlare col suo padre adottivo, il dottor Umon.
Hiroshi viene convocato in infermeria: Mayumi sembra infatti essersi rimessa completamente, ed è ormai totalmente sveglia. Sempre stando attento a non farsi vedere col suo vero aspetto, Hiroshi parla con la bambina, che le chiede immediatamente dove siano suo padre e suo fratello. Il cyborg (che per la sorella è semplicemente Jeeg) le dice di essere un amico di Hiroshi che, per ragioni di sicurezza, è stato portato molto lontano dalla base. Quando la bambina le chiede, con una certa impazienza, di condurla da lui, Hiroshi replica dicendo che questo sarà possibile solo a guerra finita.

- Mio fratello era un campione di Formula Uno! lo sapevi?
- certo... lo sapevo, sì...

La tenerezza del momento è adombrata dall'entusiastica rivelazione di uno dei medici, appena fuori dall'infermeria: Mayumi - benchè abbia rischiato seriamente di non farcela - ha avuto un recupero assolutamente inspiegabile e repentino. La bambina non solo è uscita dalla fase critica nel giro di poche ore, ma sembra anche aver ripreso le forze con una velocità incredibile.

Dev'essere una dote di famiglia, replica Hiroshi, immediatamente incupito.

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Intanto Maria e Koji si stanno avvicinando al villaggio segnalato nella desolata pianura del Kanto. Ad accogliere il Pilder, atterrato proprio nei pressi del piccolo agglomerato urbano, è una torma di personaggi dalle facce poco raccomandabili. Tutta l'architettura (peraltro meno precaria degli altri centri visitati dai piloti, dal tempo della loro riemersione) ricorda il set di un film western. Koji si presenta subito come il pilota di Mazinger Zeta, e il gruppo di uomini rinfodera le pistole già prontamente estratte all'apertura del Pilder. Qualcuno, lancia un'occhiata alla donna.

Koji parla con uno di loro, venendo a sapere che il capo del villaggio è un certo Slum King, ed è con lui che devono parlare, anche solo per giustificare la propria presenza. Portati sotto una strana scorta di soggetti da galera, i piloti non possono fare a meno di notare alcuni corpi appesi per le strade.

- e questi che avevano fatto?
- hanno disobbedito a Slum King
- Ah sì? e in che modo?
- semplicemente non gli andavano a genio.

La piazza in cui vengono portati, offre uno spettacolo ancora più inquietante: dodici donne, vestite tutte uguali, circondano un gigantesco uomo in armatura sengoku, voltato di spalle. Una di loro si sta lamentando con un gruppo di yakuza.

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E' possibile che non riusciate a prenderli nemmeno voi? Nemmeno il Gedokai, coloro scacciati dagli stessi yakuza per la loro crudeltà?

Quello che inizia come un rimprovero, si conclude come un'esecuzione. La donna, brandendo una nameshishin (letteralmente, un'agofrusta), uccide in pochi e rapidi movimenti tutti quelli che si trova davanti. E' solo allora che Maria e Koji vengono annunciati.

Queen, chiama l'uomo le dodici, con un timore reverenziale.

Tutte e dodici le donne si voltano verso Maria e Koji. Dopo aver indugiato di poco con lo sguardo sul pilota dello Zeta, si soffermano sulla ragazza.
E' in quel momento che Maria si accorge di aver davanti donne decisamente fuori dal comune.
Tra lei e le Queen comincia un istintivo duello mentale, con la pilotessa che si sforza di respingere i tentativi delle donne di entrare nella sua testa.

Dopo pochi intensi attimi, in cui tutto il mondo attrno sembra paralizzato, è Maria ad avere la meglio, provocando lo svenimento di due delle donne e una pesante emorragia in un'altra. Emorragia che - se ne accorge anche lei - condivide pur più leggermente a sua volta.
Quasi contemporaneamente, alla Fortezza, il corpo di Daisuke viene portato d'urgenza all'infermeria. Sembra essere caduto infatti in preda a un violento choc e a una consistente quanto inspiegabile perdita di sangue. Mentre Tetsuya viene lasciato alla base, per prevenire eventuali attacchi, Hiroshi è mandato d'urgenza al villaggio in forma di Jeeg, per accertarsi della situazione. Tenendo sott'occhio gli avvenimenti grazie a delle micro-telecamere date a Maria e Koji, Yumi non fa infatti fatica ad accorgersi che ciò che è accaduto a Daisuke è concomitante - e forse conseguente - a ciò che ha appena affrontato Maria.

Slum King impone alle sue Queen di smetterla, un istante dopo che la loro sconfitta risulta chiara. Si volta verso i due piloti.
La sua figura è imponente. La corazza sembra troppo pesante per essere portata da un uomo normale, e anche la dai-katana che brandisce (un'ammazzacavalli) a prima vista non potrebbe essere sorretta da sole due braccia. Ma non è questo a far disgustare, atterrire, seccare il sangue a Koji e Maria. Sono i due uomini tenuti a guinzaglio dal gigante.
Uomini a cui braccia e gambe sono state tranciate.
Uomini cane.

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Slum King, dopo aver precisato che è lui a comandare in città, chiede a Koji cosa voglia il pilota di Mazinger da loro.
Afferma inoltre di aspettarsi questa visita, avendo visto ormai da un anno strane astronavi che perlustrano il cielo del Kanto.
Koji, reprimendo la voglia di fargli fare la stessa fine del Granduca Gorgon, propone un aiuto contro la minaccia di Mikeros. Slum King dice che le sue Queen sono veggenti, e potrebbero dare un aiuto all'Armata Mazinger. In cambio, però, chiede che venga ritrovata una banda di crudeli ribelli, che da svariati giorni fanno incursioni nel loro villaggio depredandone le risorse e trucidandone gli abitanti. Proprio quando Kabuto chiede di poterci pensare, un'ombra colossale copre tutti quanti, oscurando il sole.
Jeeg si affaccia sulla piazza, tra gli occhi terrorizzati degli abitanti e il crescente nervosismo dello stesso King.
Mentre il pilota di Mazinger spiega a Jeeg la situazione, Maria ne approfitta per parlare telepaticamente alle Queen. C'è tempo solo per un solo messaggio, prima di tornare alla Fortezza, una frase ambigua e sinistra
Le dodici consigliere di Slum King insinuano di conoscere molto sui mostri di Mikeros. Molto più di quanto i piloti non immaginino.
Alla base, Koji e Maria vengono informati delle condizioni di Daisuke. Maria decide che è tempo di parlare col pilota di Grendizer, non appena si rimetterà. Intanto, a colloquio col professor Yumi, cercano di trovare una strategia: Yumi non si fida di Slum King nè tantomeno approva i suoi metodi, ma giudica comunque importante il venire a conoscenza della natura delle Queen. Maria ipotizza che l'invasione di Mikeros abbia risvegliato qualcosa di latente negli esseri umani, per il numero crescente di individui dotati di capacità soprannaturali. Hiroshi rinnova i suoi dubbi verso Ran Asuka, ma su di lei i files nel database della Fortezza delle Scienze non sembrano evidenziare nulla di anomalo: è impiegata alla base da molto tempo, e i suoi deboli poteri extrasensoriali sono stati già registrati.
Il dubbio di alcuni fra i piloti, però, è che potrebbero essere simili poteri a permettere alla spia nella base di comunicare con Mikeros, senza che gli apprecchi della Fortezza registrino alcuna trasmissione clandestina. Koji però esclude che le Queen riescano a estendere le loro capacità tanto da spiare la Fortezza, e i sospetti su Ran si fanno sempre più accesi.
E' Maria a parlare con lei. La discussione viene posta dal pilota di Minerva in termini molto pacati ed amichevoli: Maria suggerisce l'ipotesi che la Fortezza possa essere soggetta a intrusioni psichiche e chiede a Ran di comunicarle qualunque cosa lei possa trovare strana. La leader dell'equipe tecnica di Minerva sembra innervosirsi parecchio, durante la conversazione.

Vorrei che lavorassimo insieme, dice Maria. La mente di Ran erige un muro improvviso, e Maria non può fare a meno di notarlo.
Nonostante questo, nel fare rapporto a Yumi poche ore dopo, dirà comunque di fidarsi della ragazza e di credere assolutamente nella sua buona fede.

Anche Koji parla con Yumi, ma l'argomento riguarda Sayaka: il pilota di Mazinger vorrebbe che le venisse data possibilità di pilotare il Big Shooter, la navicella adibita al trasporto dei componenti di Jeeg a cui sta lavorando. Yumi ricorda al ragazzo che Sayaka pilotava un robot e dubita che la figlia accetterà di buon grado il nuovo ruolo. Tuttavia incoraggia Koji a parlarle e a farla uscire dalla depressione in cui pare essere sprofondata. Koji ne fa parola anche con Hiroshi, il quale si mostra abbastanza bendisposto, anche se non troppo fiducioso nella capacità della ragazza di trattenere il suo egocentrismo.

Yumi ha intanto deciso, in accordo coi piloti, di trovare questo gruppo di "ribelli" di cui parla Slum King, cercare di proteggerli e informarsi ulteriormente sulla situazione in Giappone. Vengono mandati in perlustrazione - a bordo di due motociclette militari - Maria e Hiroshi, mentre a Tetsuya e Koji sarà dato l'ordine di difendere la base.

Prima di lasciare la base, Maria decide di togliersi un dubbio. Scende fino all'hangar in cui sono custoditi Mazinger Zeta, Grendizer e Great Mazinger.
Guarda a lungo il Great, come se cercasse di ascoltarlo.
Una sensazione di freddezza, di chiusura, le scende lungo la spina dorsale. La sensazione, e la paura, di non essere considerati degni di stare in sua presenza.
Sei tu ad essere così simile al tuo pilota, o è il contrario?
Senza pretendere una risposta, si prepara alla partenza.

Tra il cyborg e la ragazza, l'atmosfera sembra essere molto distesa: nell'allontanarsi, i due si sfidano in continue gare di moto, cercando di superarsi a vicenda. Solo la presenza delle Queen, percepita a intermittenza nel loro costante vigilare sulla zona, rabbuia per alcuni attimi la telepate. Ben presto, all'occhio attento dei piloti, non sfuggono tracce di altre moto passate in precedenza. Seguendole per un po', i due piloti arrivano nei pressi di un villaggio.

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E' ormai notte, quando i due arrivano vicino al piccolo centro abitato. Maria, innervosita, percepisce qualcosa di malsano. Una traccia psichica estremamente negativa. Hiroshi, all'inizio, sarebbe invece quasi per accamparsi lì, essendo entrambi molto distanti dalla base.
Tenendo una torcia stretta nella mano, aprono la porta della prima baracca che trovano.
Tutto ciò che li accoglie è un cadavere semidivorato. L'espressione del volto è ancora paralizzata dal terrore.
"Chi lo ha divorato, lo ha fatto prima che morisse". La voce bassa di Maria dà corpo alle immagini terrificanti che si sono formate nella testa di entrambi. Hiroshi mormora una sola parola.

Oni.

Quasi più per esorcizzare la paura che altro, decidono di entrare in un'altra casa. Stavolta è già sulla soglia che Maria deve trattenersi per non urlare, quando vede un braccino strappato di netto e lasciato a marcire sulla soglia. Una famiglia di cadaveri giace nel più assoluto silenzio, spezzato solo dai conati di vomito del pilota di Minerva. Hiroshi illumina il corpo di una donna, anch'esso sbranato e con quelli che sembrerebbero (a un'analisi sommaria del giovane) segni di uno stupro.
Qualunque cosa sia, non sono animali.

Maria alza gli occhi giusto in tempo per vedere una scritta, sul muro di una casa. HELL'S WIND.

I due escono dal villaggio, accampandosi lontano e trascorrendo una nottata nervosa e insonne, punteggiata da incubi confusi.
Il mattino, livido e freddo, non li aiuta e non li rassicura: a farli andare più tranquilli, è l'arrivo di una pattuglia di elicotteri da ricognizione, mandata dalla Fortezza delle Scienze.
Riprendendo la marcia, Maria e Hiroshi si imbattono in una serie di motociclette abbandonate. Il serbatoio sembra ancora leggermente pieno e questo smantella l'ipotesi che i mezzi siano stati lasciati lì per esaurimento del carburante. Hiroshi nota inoltre che le tracce non sono solo di piedi. Sono anche tracce di mani, come se chi sia sceso dalle moto si fosse anche messo a camminare a quattro zampe.

In alcuni punti ci sono ancora tracce di sangue. Il giovane pilota di Jeeg ne raccoglie alcuni campioni, per farli analizzare.

Visto che le tracce si fanno più disordinate e confuse, Maria e Hiroshi decidono di tornare sui loro passi, verso il villaggio di King, pur rimanendo ai margini della "vista" mentale delle Queen. Gli elicotteri li avvisano ben presto dell'avvistamento di un gruppo di bambini, a pochi chilometri da loro e i due, incuriositi, decidono di andare a vedere.

L'accoglienza non è delle migliori. Abituati evidentemente a essere tiranneggiati dalle popolazioni vicine, i bambini prima si lanciano in una fuga disperata, e poi offrono i secchi di pesce che hanno pescato a Maria e Hiroshi, chiedendo in cambio di non ucciderli. Le rassicurazioni dei due piloti non valgono molto: è difficile ragionare con gente di meno di dieci anni, che si lega panni attorno alla pancia perchè "se ti colpiscono lì, muori di sicuro". Tuttavia la telepate e il cyborg (le cui fattezze sono sempre occultate dai larghi vestiti usati per infiltrarsi a Yoshida) riescono a farsi ascoltare - anche proclamandosi amici del vecchio eroe nazionale Koji Kabuto - e a farsi portare al rifugio dei bambini randagi.
E' abbastanza palese che i terribili ribelli di cui parlava Slum King sono solo i bambini rimasti liberi dal suo giogo. Quando uno di loro dice che nemmeno Mazinger potrebbe farcela contro Slum King, Hiroshi fa un lieve sogghigno.

Mazinger forse no... Jeeg, sicuramente sì...

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E' un vero e proprio processo, quello a cui assistono, una volta arrivati al cumulo di macerie che ospita i loro accompagnatori. Alcuni bambini legati, pronti a essere lapidati, e altri che stanno formulando le accuse: aver provocato Slum King pranzando senza pagare in uno dei "suoi"ristoranti (i luoghi d'affari e di ristoro dei Gedokai e degli Yakuza al seguito). Viene menzionato anche un certo Jack, che avrebbe spinto i colpevoli a compiere il gesto, per poi abbandonarli al proprio destino.
Maria e Hiroshi si intromettono nella questione, guadagnandosi qualche leggero e isolato lancio di sassi.
Il ragazzo che sta ordinando l'esecuzione, un certo Kurobe, spiega che è loro intenzione suicidarsi in massa, pur di non farsi catturare da Slum King.
Poi guarda Hiroshi negli occhi e ribadisce: il capo sono IO.
Uno dei bambini legati risponde sprezzantemente che non è il capo di nulla, ricevendo un'occhiata furiosa da Kurobe. Ben presto è chiaro che tra i bambini è in corso una lotta di leadership. Maria e Hiroshi fanno pendere decisamente il piatto della bilancia dalla parte del bambino legato, rivolgendosi direttamente a lui, tra le reazioni sempre più stizzite di Kurobe.


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Il ragazzino legato, che dice di chiamarsi Ryu Takuma, continua a dire di non perdere le speranze e di lottare fino alla fine. A lui si accoda Maria, che in poche parole dure e sprezzanti verso il gigante in armatura che spadroneggia poco lontano, conferma la speranza che nessuno dei bambini presenti morirà.
Bambini che si trovano davanti a una scelta difficilissima.

Da una parte, una scelta amara ma realistica: uccidersi per non diventare uomini-cane. Morire mantenendo la propria dignità, anche se di bambini.
Dall'altra, dar retta a un sogno: che, cioè, Mazinger venga ad aiutarli e capovolga la situazione.

La scelta di tutti è esplicitata dal semplice gesto di uno tra i bambini più piccoli. Ignorando deliberatamente gli ordini di Kurobe, va vicino a Ryu e lo slega.
Oggi combatteremo! fino alla fine, perchè noi meritiamo di vivere, e difenderemo questo diritto costi quel che costi! abbiamo Mazinger dalla nostra, abbiamo il nostro coraggio! Comunque vada, oggi noi NON MORIREMO!

Le parole di Ryu lasciano gli altri incerti, per qualche momento. Ma dopo quell'attimo, tutti quanti alzano le loro lance di bamboo, in segno di gioia e approvazione. Maria e Hiroshi condividono soddisfazione e inquietudine, nel vedere quella piccola tribù di gente che potrebbe avere la stessa età di Shiro, Goro, Mayumi.
Il cielo viene solcato dagli elicotteri mandati dalla base: il piano è portare, per prima cosa, tutti i bambini alla Fortezza, prima che le Queen possano scoprire dove si trovano.

Ma è una precauzione che arriva in ritardo.
Maria le sente, mentre guardano attraverso i suoi stessi occhi, sfruttando i suoi poteri per "connettersi" con lei e trovarli tutti.

Sulle labbra della ragazza compare un sorriso sinistro. Amplifica nella sua mente un'immagine, da sparare nella mente delle Queen. Un avvertimento.
L'immagine è quella di Minerva X fuori controllo.


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Ma quello che le dodici streghe di Slum King vedono, è peggio ancora.
L'immagine di Minerva è quello di un demone, un'arpia, che prende il volo urlando la sua furia.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Fico! hai scordato i miei "vaffanculo queen di merda" che dicevo mentalmente, nel caso mi leggessero nella testa... hi hi hi!

Generale Nero ha detto...

vero!!!
anche se come chiusura del post.... :D

Anonimo ha detto...

OK Jeeg sfida accettata alla prossima ti gonfio.
Mazinger forse no.. Jeeg sicuramente

MA PER PIACERE CANOTTO MONTATO SU UN'ANGURIA!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Zitto Gabonzo!!

Tanachvil ha detto...

Ah! Volevo aggiungere una doverosa precisazione: Koji è una mammola!
Eliminate Sayaka...