mercoledì, ottobre 05, 2005

Puntata Pilota: "Sorella..."



E’ tempo di smobilitazione, per la Fortezza delle Scienze.
Preparandosi a partire, tutto il Japanium disponibile viene caricato (perlopiù da un riluttante Boss) sulla base, mentre gli ultimi laboratori rimasti attivi alla Build Base vengono smantellati in poco tempo.
Tetsuya, con il Great Mazinger, e Jeeg danno una mano. Il cielo è pieno di cargo ed elicotteri che fanno la spola tra i territori conquistati – e costretti all’abbandono – e la Fortezza. In tutti i febbrili preparativi per la partenza, però, solo una cosa sembra essere davvero cambiata in meglio: il cielo, ora sgombro dagli orrori volanti che l’avevano riempito fino a solo un giorno prima.


Tetsuya non perde occasione per provocare Boss e Koji, proponendo al teppista di usare lo Scrander di Mazinger Zeta per far volare il suo Borot e agevolare le manovre di trasporto.
Il pilota di Zeta, seduto sul palmo della mano di Jeeg insieme a Tetsuya, illustra durante una pausa i piani di lavorazione del Mach Drill e dello Space Bazooka, i nuovi componenti per Hiroshi. Quando il cyborg fa notare che sia lui che i suoi add-on sono in acciaio, e alla base si sta caricando quasi solo Japanium, ottiene un silenzio tra l'imbarazzato e il divertito da parte dei due piloti.
Koji, intanto, sovrintende agli ultimi ritocchi per la realizzazione dei nuovi robot dell’Armata Mazinger: Dianan Ace, che sostituirà Aphrodite (i cui resti sono ancora a Bados), Dyon Gamma (pilotato da Masai) e un Mazinger ancora senza nome, armato semplicemente di una versione appena più debole della Blade in dotazione al Great.


Quest’ultimo robot è privo di pilota: doveva essere il guerriero dato a Kurobe, prima che il ragazzo venisse ucciso durante i combattimenti con Birdler. Il giovane Kabuto sente ancora il peso della tragica fine di un suo sottoposto. Per questa ragione, non riesce a sopportare le rimostranze di Sayaka.
La ragazza ,infatti, dapprima attribuisce a un guasto del simulatore il fatto che Dianan A non sia in grado di volare. Quando il pilota del Mazinger Zeta, le rivela invece che davvero il suo robot non è dotato né di un apparato per il volo, né di un add-on adatto come uno Scrander, Sayaka non riesce a fare nulla se non sfogare tutto il suo risentimento nei confronti del ragazzo. In realtà sente il peso e l’umiliazione di dover dipendere dagli altri robot (tra cui la Minerva X dell’odiata Maria) per operazioni che richiedano viaggi aerei. La scelta di Koji è in effetti inevitabile: la quantità limitata di Japanium disponibile deve essere utilizzata sia per le riparazioni, che per la fissione in Energia Fotoatomica che, ancora, per la costruzione di nuovi robot e mezzi di supporto. Dotare i Mazinger che sta costruendo di un apparato per il volo, significa spendere quantità inaccettabili di Japanium.
Sayaka, dal canto suo, lamenta l’essere trattata sempre come l’ultima ruota del carro: la prospettiva che si sta progettando una sorta di avanzato Scrander per Grendizer (il Double Spazer) non aiuta certo a tranquillizzare i toni. Il pilota di Mazinger, per una volta, è ben poco disposto a sottostare ai capricci della sua eterna fidanzata, avendo appena visto morire un bambino sul Taekwon V per salvare tutti quanti.

“Almeno il Big Shooter poteva volare”, mormora Hiroshi con un sorrisetto divertito, di passaggio alla sala simulazioni, mentre guarda soddisfatto la reazione di Sayaka che fugge via in lacrime.

Finita la sfuriata con Sayaka, Koji si sfoga con un preoccupato Yumi, che ben sa a quali eccessi di testardaggine possa arrivare la figlia. A Yumi confida anche la volontà di far guidare Il Mazinger destinato a Kurobe a Boss, ma il dottore sostiene che né lui né nessuno del suo trio sono ancora maturi per pilotare un robot “serio”. Finita la discussione, Koji si dedica alla progettazione del Double SPazer e di altri due mezzi simili, che dovrebbero agevolare Grendizer a seconda del campo di battaglia in cui potrebbe venirsi a trovare.



Maria viene intanto chiamata d’urgenza in infermeria, dove i medici hanno da riferirle qualcosa.
Il tono misterioso e impaurito di uno dei dottori, nonché il suo accennare continuo a un miracolo avvenuto, pongono Maria tra la curiosità e il sospetto.
Ryo, fratello di Ran Asuka sembra essersi miracolosamente ripreso. Perfettamente in grado di parlare e con un’ottima mobilità delle sue protesi, sembra completamente differente da quando era solo un “uomo-cane” al servizio di Slum King. La sua guarigione, viene detto al pilota di Minerva, è perfettamente coincidente alla morte della sorella e, forse, a quello della ragazza che condivideva la sua penosa sorte.
Non è solo questo, a gettare ombre sul bellissimo e glaciale fratello di Ran: a Maria basta parlargli per pochi minuti per percepire una freddezza disumana, che non viene scossa neppure quando la telepate riferisce la sorte toccata ad Asuka. Infastidita e inquietata dall’indifferenza ostentata da Ryo, Maria decide di sondargli la mente, non trovando altro che uno spesso e lucido muro.
Nemmeno i suoi tentativi di comunicare nella sua mente sembrano sortire alcun risultato. Preoccupata, ne parla ai medici, chiedendo che alcune guardie sorveglino costantemente la zona dell’infermeria.



Frattanto, gli allenamenti a cui si sottopone Miwa sono sempre più frequenti. La ragazza non sembra trovare un attimo di calma, presa com’è sia dalle simulazioni per il Big Shooter (che comunque continua a prendere senza l’idea di pilotarlo davvero) sia dalle continue ricerche sulle origini del Dotaku Project. Hiroshi stesso sembra un po’ preoccupato e le consiglia spesso di prendersi più riposo. Intanto, comincia a organizzarsi per una simulazione combinata tra la sua trasformazione, il decollo del Big Shooter e il lancio dei componenti.

Il resto dell’Armata Mazinger decide di includere nella smobilitazione anche i Bambini Randagi. A Koji e Maria infatti non va giù che vengano abbandonati in un Giappone in mano al Generale Nero. Il pilota di Mazinger Z ne parla a Yumi, che acconsente a mandare due elicotteri cargo per portare i bambini alla base.
Sotto le malinconiche note della chitarra di Daisuke, Ryo Takuma e la sua tribù di bambini mette di nuovo piede sul ponte della Fortezza delle Scienze. Non c’è la stessa curiosità infantile della prima volta: al giovane capo bastano poche parole con Maria per accorgersi che qualcosa di grave è successo e che qualcosa di ancora più grave sta succedendo.
E’ Koji a parlare chiaramente, seduto sul bordo del ponte insieme a Ryo, mentre Maria rifocilla gli altri nella mensa: è ora di abbandonare il Giappone, per chissà quanto tempo. E’ ora di far sapere che Kurobe è morto e che i suoi funerali saranno celebrati l’indomani.

KUROBE E’ MORTO!, ripete Ryo, rabbioso, agli altri bambini, spalancando la porta e facendone precipitare molti in una crisi di pianto.

Sono in effetti in molti a chiedersi cosa ne sarà adesso degli altri bambini.
A tal proposito, Koji indice una riunione nella sala di controllo della Fortezza, a cui tutti i piloti, o quasi, sono presenti.
Il quasi è dato da Hiroshi: a fianco di una Miwa sempre più nervosa, la simulazione inizia.
Ogni cosa è riprodotta realisticamente: il rombo dei macchinari, il lancio dal Big Shooter.

MIWA, LANCIAMI I COMPONENTI!
JEEG, BUILD-UP!!

Tutto sembra perfetto. Dalle tempistiche, alla sincronia, a quella cosa indefinibile di cui si avvertiva la mancanza nelle esercitazioni con Sayaka e a cui solo adesso Hiroshi riesce a dare un nome: affiatamento. Quando la simulazione si interrompe, Jeeg sa di aver trovato la donna che senza ormai più alcun dubbio piloterà il Big Shooter accanto a lui.

La donna responsabile della sua stessa vita. Anche Miwa è esausta, come se la navicella l’avesse pilotata davvero.




Alla riunione, il clima è molto meno idilliaco: se da una parte Koji e Maria sono assolutamente d’accordo nel voler portare in salvo i bambini, sia Tetsuya che Daisuke sostengono che, nell’unica base in grado di fronteggiare le forze di Mikeros, sarebbero solo molto più esposti e in pericolo.
Quando Maria tenta di esprimere la sua opinione, Tetsuya – ancora scioccato da ciò che ha visto nell’Area 51 – la zittisce malamente, provocando il suo risentimento. Ma più grave è l’alterco tra Koji e Daisuke. Quando Masai dice che i Mazinger (tra cui il suo) saranno in grado di fronteggiare i pericoli per gli altri Bambini Randagi, il pilota del Great accoglie l’affermazione con scetticismo e sarcasmo, mentre Daisuke afferma che la permanenza alla Fortezza non farà altro che renderà il ragazzino un altro pilota assetato di sangue. Quando il pilota del Grendizer conclude la sua arringa indicando Koji come un perfetto esempio di questo, Kabuto non riesce più a trattenersi e colpisce il volto dell’altro con un pugno. In breve, sotto gli attoniti occhi di Umon e Yumi, si scatena una rissa, resa ancora più surreale dall’agghiacciante risata divertita di Hiroshi.

Anche il Direttore fa sentire la sua voce ricordando, con una logica spietata, che non sarà possibile accogliere ogni profugo della guerra.

Il gruppo riesce a raggiungere una sorta di compromesso solo nell’ammettere che la sistemazione dei bambini non può che essere provvisoria. Altri dissensi serpeggiano nella squadra sulla meta da raggiungere: Tetsuya vorrebbe andare a Berlino, cercando di capire anche da Blocken qualcosa di più sulle armate di Mikeros. Daisuke è in pesante disaccordo, ribadendo il suo rifiuto ad aiutare in qualunque modo l’ex gerarca nazista.
Pensando a ciò di cui più hanno bisogno i Generali di Mikeros (pezzi di ricambio e parti organiche per trapianti) Maria e Koji sono più orientati verso zone a bassissima densità di popolazione, scartate dalle armate del Generale Nero per il momentaneo scarso interesse.
Alla fine, viene deciso di portare come promesso aiuto alla Corea e da lì dirigere le operazioni.
Grendizer, dall’alto, perlustrerà il cielo e parte della superficie marittima mentre gli altri procederanno in fondo agli abissi dell’oceano.
Con un tono tagliente, Daisuke dice che combatterà per il bene del Giappone. La sua ironia non viene assolutamente apprezzata dagli altri. Koji, in particolare, ribatte dicendo che senza militaristi come i piloti di Mazinger, nemmeno lui avrebbe potuto portare avanti la sua lotta pacifista, nella dittatura del Dottor Hell.

Finita la riunione, Maria parla di Ryo Asuka a Umon e Yumi.
Ha anche un piano da esporre ai due scienziati: il giorno dopo, dice, al funerale tutti avranno i pensieri indirizzati al defunto o alla funzione. Sarà quindi più facile captare una qualche “discordanza” sospetta e avere una traccia in più per la cattura della spia.

Tetsuya e Daisuke, nel frattempo, si sentono in obbligo di raccontare quello che davvero hanno visto all’Area 51 anche a Koji, esternando la preoccupazione che a Maria possa accadere qualcosa di orribile da un momento all’altro. Ogni pilota ne parla a sua volta al “suo” scienziato di fiducia: se Koji riferisce a un allarmatissimo dottor Yumi, Tetsuya fa rapporto a un compassato Direttore.
Tetsuya sostiene che Maria sia un pericolo, un pericolo in grado di risvegliarsi da un momento all’altro. Il Direttore risponde con una logica assolutamente priva d’emozionalità, dicendo che allora è meglio abbandonarla in Giappone, suscitando una reazione piuttosto combattuta nel pilota del Great. Alternativa, sarebbe sottoporla a una serie di analisi estremamente invasive, da cui non è detto che la ragazza esca viva. Senza dare una risposta definitiva, indugia su altri argomenti di interesse, per lui, maggiore: il robot rosso che ha aiutato l’Armata Mazinger in battaglia e che lui sospetta essere frutto di finanziamenti governativi; il fatto, per lui senza senso, che i Generali dell’Impero Mikeros parlino un ottimo giapponese e abbiano nomi propri – come Birdler – che sembrano la storpiatura di una lingua che, per l’antichità che si attribuiscono, non dovrebbero conoscere.



Il peggio, però, deve ancora venire. Passeggiando per i corridoi della base, Koji si imbatte in una guardia, che sta portando via uno dei bambini, con un braccio visibilmente rotto. Quando il pilota di Zeta, stupito e allarmato, chiede cosa sia successo, la guardia si limita a indicare fuori dal ponte.
Fuori dal ponte Ryo Takuma sta cercando di rassicurare gli altri spaventatissimi bambini, mentre una Mayumi in lacrime viene consolata da Shiro e da Goro.

Koji rabbrividisce.
E’ un attimo capire cosa sia successo.

Gentilmente, parla alla bambina, la quale – terrorizzata e dispiaciuta – ammette di aver perso il controllo, quando uno dei Bambini Randagi ha cercato di infastidirla.
Era molto arrabbiata. La sua forza, in quel momento, è diventata spaventosa.
Il lugubre countdown del Dotaku Project sentito la prima volta all’interno della Build Base, sembra venire scandito ancora una volta nella mente di Koji Kabuto.

Prendendola per mano, la lascia davanti alla porta della sala di controllo, in cui entra da solo per parlare di nuovo col dottor Yumi. Yumi decide di sottoporre tutto il personale della Fortezza, l’indomani, a una serie di analisi pre-partenza, con la scusa di tenere sotto controllo la salute di tutti per il lungo e imprevedibile viaggio. In realtà, così verranno fatte analisi più approfondite sia su Mayumi che Maria, cercando di vedere cosa stia davvero succedendo loro.

Un sempre più angosciato Koji lascia Mayumi alle cure di Miwa, nella sala simulazioni, preparandosi a dire cosa sia successo a Tetsuya, Daisuke e Hiroshi. La reazione di quest’ultimo è più affranta che irata. Maledicendo il padre per l’ennesima volta (definito pazzo anche da Daisuke, senza troppi complimenti), si avvia a parlare con Miwa.

La discussione con la ragazza è lunga e tormentata.
Jeeg svela la sua vera identità di Hiroshi Shiba, figlio del dottor Shiba, e cavia del Dotaku Project. Le parla della sorella, Mayumi, e di quello che le sta succedendo. Miwa afferma di voler lasciar perdere gli allenamenti sul Big Shooter, perché la ricerca sul progetto del dottor Shiba è molto più importante. Promette anche che lavorerà tutta la notte, pur di andare avanti nelle ricerche. Hiroshi, che solo grazie a lei ormai mostra una facciata umana, le raccomanda di non distruggersi e di darsi un po’ di pace.

Nel dubbio e nell’incertezza, la notte avvolge i nostri eroi.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

...Branco di sociopatici! Per fortuna che sono io quella alienata, eh...

Anonimo ha detto...

Bbello! manca la scenetta comica del "io sono fatto de fero, e qui carichiamo solo japanium" ma va bene lo stesso.
Aspetto però il prossimo aggiornamento, dove il nostro eroe (jeeg, nel caso vi steste confondendo col disco o con i due scimmioni) esce indenne dopo avere distrutto 3 nemici su 4..

Anonimo ha detto...

SI ok bella forza, io e Tatsuya in corpo a corpo e tu a fare il cecchino a casa di dio.
Son Buoni tutti così.
Io ve lo avevo detto che non dovevo costruirgli quel cacchio di bazooka!
Ovviamente Daisuke sbavava da qualche parte in cielo

Anonimo ha detto...

hei...
...manca anche la scena in cui tetsuya e koji mangiano in mano a jeeg, guardando i progetti di kabuto...

...cmq, a leggere la rissa in riunione, sembriamo proprio fuori di testa... gesù, siamo a pezzi...
(e ancora una volta il dottor umon viene solo citato... ma lasciare la sua "utilissima" personalità in giappone?...così liberiamo spazio alla fortezza...)...

Magus
ps. cari jeeg e maria, con i due mazinger a pezzi e da riparare, indovinate a chi toccherà fare da avanscoperta sott'acqua... buona fortuna...

Anonimo ha detto...

A Daisuke!?!? magari riesce pure a nuotare...

Anonimo ha detto...

Vero dai la scena in cui si mangiava sulla mano di Jeeg era carina.
Per gli altri, era anche ora che fcessete qualche cosa.

Anonimo ha detto...

AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!
E' sempre divertentissimo vedere come sapete mantenere lo spirito dei personaggi anche nei commenti!!!
Aspetto con ansia la prossima puntata, e intanto vi saluto tutti con affetto ('sta campagna di "Robottoni", come li chiama Nix, me sta a intrippà 'na cifra!!!).
StormS

Anonimo ha detto...

O cioè ma chi è sta Srorms?
..
..
..
..
..
OK scherzavo, ciao e grazie dei complimenti e dell'assiduità

20nd ha detto...

Ma che sborata di Blog! Le immagini sono tottemo kireii! Spettacolare!

Ma... io ho sempre avuto un dubbio... il Boss dei vari Mazinga e quello di Bia è lo stesso?

Vabbeh... se vi va di leggere i miei deliri su C. Futuro...

http://7sundays.blogspot.com/

.Mhz

Generale Nero ha detto...

adesso correggerò tutto! ho di nuovo il pc dopo un giorno di assenza per upgrade (ora è in superlega z...)

@Storms: i nostri piloti lo sanno, la prossima puntata è di quelle topiche... speriamo ti piaccia!
@Zonda: mmm, no Boss non dovrebbe centrare molto con Bia... grazie per i complimenti!

Anonimo ha detto...

Decisamente il Boss di Bia non è quello di Nagai.
CMQ INDOVINA UN PO'
AGGIORNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Anonimo ha detto...

Effettivamente cos'è sto trend che hai preso? Qui si aggiorna una settimana in ritardo ora? Eh no!