venerdì, giugno 01, 2007

39: "IO SONO KOJI KABUTO!"




"Maledetto! MALEDETTO!"


Koji riconosce subito quella voce, mentre si fa largo tranciando con lo Scrander di Mazinger tutti gli avversari, umani e non che gli si parano davanti.

La battaglia si è rovesciata addosso a lui e ai suoi compagni. Un'orda di mostri di Mikeros si è abbattuta sugli eserciti comandati dalle tre corazzate Maryu e sulle altre creature mandate in supporto dall'altrettanto mostruoso alleato di Fleed.

Il sangue si mescola alla polvere e alle urla, e tinge l'aria stessa, tingendo di una tinta rossastra tutto il teatro della battaglia. Spingendo via i suoi stessi alleati, l'avversario di Mazinger si fa strada, continuando a maledirlo. E anche se Koji ha riconosciuto subito la voce di suo fratello Shiro, non è preparato allo spettacolo orribile che gli para innanzi.




Dire che SHiro pilota un Mass Production è quanto ci possa essere più lontano dalla realtà. In qualcosa che sembra un'infestazione Vegan applicata sia a uomo che macchina, Shiro è letteralmente fuso al suo robot. Il volto del Mazinger è il volto di Shiro, la corazza è ricoperta da uno strato di pelle pulsante e centinaia di occhi si aprono su quello che una volta doveva essere il boomerang.


"BREAST BURN!!!"

Dagli occhi, il Breast Burn colpisce Z, troppo stordito da quanto sta vedendo per rispondere all'attacco.
Dentro il Pilder, Koji non può fare altro che guardare con orrore quello che è successo.

"E' COLPA VOSTRA! QUESTA E' STATA LA SUA PUNIZIONE! VI UCCIDERO' TUTTI, MALEDETTI!!!", urla la cosa in cui Shiro si è trasformata.
Senza dire nulla, Koji stringe convulsamente i comandi, facendo di tutto per evitare di guardarlo. Mazinger Z carica i Rocket Punch contro l'abominio che ha davanti. Spara.

Shiro viene sbalzato all'indietro, e Koji ne approfitta per effettuare una manovra diversiva e allontanarsi al più presto, lasciando un muro di mostri tra sè e il fratello.

"Basta", mormora Koji.
La rabbia che lo scuote è talmente intensa che nemmeno si accorge che sta piangendo. Mentre, alle sue spalle, Shiro si rialza, Koji continua ad avanzare verso il Geo Front e Mazinkaiser.
"Basta. Basta. Basta"



"Noi... non c'entriamo niente!"
"Davvero! davvero! non abbiamo mai ucciso nessuno dei vostri!"
"Solo umani!... abbiamo ucciso solo umani... e poi mica ci piace, che ti credi? Eseguivamo solo gli ordini... capisci? ordini!"
Tetsuya guarda il piccolo gruppo di guardie che i soldati Fleediani hanno trovato nascosti tra i cadaveri dei prigionieri. Non è solo disgusto, quello che si legge sul suo volto. E' anche delusione, una profonda stanchezza. Miko gli lancia un'occhiata interrogativa.


"Fatene quello che volete. Poi liberate i superstiti e caricateli su Yamata No Orochi"

Quando se ne va, le urla degli aguzzini si levano altissime, seguite da un rumore di mascelle che schioccano.Fuori dalla grande sala torture, le urla dei soldati impegnati a far fronte alla ribellione Vegan sono ormai un coro che sembra non dover finire.

Ma non è l'unica cosa, che il pilota del Great sente.

All'inizio comincia come un mal di testa molto potente. Un ronzio. Costringe Tetsuya a portarsi le mani alle tempie, a chiudere gli occhi.Poi, il ronzio diventa una voce. Una voce che sembra arrivare da molti piani sotto, e che ripete una parola sola.

LIBERATEMI.

Quando Miko esce a sua volta dalla sala, Tetsuya capisce dalla sua espressione sgomenta - e da quella degli altri - che non è l'unico a sentire quella voce.

Schiena contro schiena, Jeeg e Gaiking fronteggiano la torma di mostri che si abbatte sempre più compatta, ondata dopo ondata. Tra i mostri di Mikeros, di Fleed, i Mass Production dell'Armata del Mazinkaiser e quelli rubati dalla vecchia Armata Mazinger, i due combattenti sprofondano in una danza tribale di violenza, in cui nessuno è completamente sicuro di non star uccidendo anche i propri stessi alleati.

I colpi dell'orribile Mazinger Blade di Shiro sferzano l'aria cercando di colpire il corpo di Jeeg. Scariche di fulmini anneriscono il cielo e la terra, rendendola livida e mortale.

"Maledizione... continuano ad arrivarne", ruggisce Gaiking.
E' vero. Altri Mass Production coprono l'orizzonte, decisi a formare un'ultima, invalicabile linea prima tra il Geo-Front e l'esercito nemico. Poi, iniziano ad attaccare gli altri del loro stesso esercito.
"Ma che diavolo sta succedendo?", chiede Sanshiro, vedendo la scena. Hiroshi non risponde. Un dubbio terribile gli si forma nel cuore. Un dubbio confermato, gelidamente, dalla voce che lui e solo lui può sentire.


Ho pensato di facilitarti la strada, figlio. Dobbiamo parlare.



In un disperato volo radente tra nemici, Mazinger Zeta si apre la strada fino all'ingresso del Geo Front. Il suo sguardo rimane fisso in avanti, mentre da ogni parte si abbatte la furia distruttiva delle armi nemiche. Tiene la posizione mentre gli uragani scatenati dai Great Typhoon rischiano di trascinarlo via. Avanza mentre i fulmini si abbattono sul suo robot. Stringe i denti e va avanti, ancora e ancora, armato solo della determinazione che è sempre stata l'arma più terribile del suo robot.
Lui e Zeta, una cosa sola.


Presto sono le torme di nemici stesse ad aprirgli la via. Anche loro sono curiose di sapere chi uscirà da questo scontro, quale Koji, quale Mazinger.

Il Geo Front davanti a lui. E tra lui e Mazinkaiser, il Generale Hardias, come un presagio di morte, armato solo della sua falce.
"Spostati. Non è te che voglio", mormora Koji, dentro il Pilder.
Hardias non si muove di un millimetro, limitandosi a rivolgergli un sorriso folle. Brandisce la falce.
"Bene. Allora a noi due", dice Koji, preparandosi a oltrepassarlo.


Hardias scatta in avanti, addosso a Mazinger. Mazinger risponde facendo altrettanto. Scrander contro falce, nell'ultimo duello prima di affrontare la nemesi assoluta. Corrono, si oltrepassano.
Si fermano aspettando. Tutto il mondo attorno a loro si ghiaccia.

Poi Mazinger Zeta vomita un getto di sangue dalle griglie. Lentamente e inesorabilmente, altro sangue cola dalla ferita aperta dalla falce di Hardias.

Il robot si spegne. Ululando il proprio trionfo, Hardias si getta sul resto dell'esercito dimenticandosi già del suo avversario.

Koji stringe i denti, disperatamente, per non perdere conoscenza. Il terreno rimbomba di passi pesanti. I passi del Mazinkaiser, che sta arrivando a terminarlo.

"ZETTO... avanti... ZETTO!"

Gli occhi di Zeta si accendono di colpo. A fatica, il robot si tira su, con movimenti scattosi. Si alza, fino a fronteggiare il Mazinkaiser che viene verso di lui, con una lentezza disarmante.
"Non credere che sia ancora finita", sussurra Koji, con le labbra che si tirano in un sorriso feroce.



Guidati dalla voce mentale, Tetsuya e gli altri soldati di Fleed si fanno strada tra i vari livelli della Fortezza. I soldati del corpo anti-Vegan sono sempre più difficili da contrastare, per quanto i Vegan impazziti siano un ottimo diversivo. Le loro armor-suite sembrano efficaci contro le granate del pilota del Great e le armi organiche dei suoi improvvisati soldati. Tuttavia non sono certo indistruttibili e, pur a fatica, i nostri riescono lentamente a farsi strada in una Fortezza sempre più invasa da organismi alieni.


Sempre più giù, sempre più in basso. Arrivano davanti a un enorme container. La voce che sentono nelle loro menti arriva da lì e sembra farsi sempre più forte, disperata.


LIBERATEMI!!! LIBERATEMI!!!


Tetsuya guarda perplesso il gigantesco container in cui campeggia il nome PSYCHOGENIE. "Duke ha ordinato di liberare anche questo?", chiede a Miko.
"Ha detto di liberare i prigionieri ma... non so se intendesse anche... questa cosa..."
Tetsuya guarda l'ultima volta il container. I soldati si avvicinano, sempre di più. I Mass Production, fuori, sembrano spaccare l'aria con il solo volare. Il suo alter ego del futuro stringe i denti, cercando di allontanare la morte il più possibile, per ora.


"Proviamo a liberare anche questo"


Aiutato dagli altri, digita su un computer vicino la sequenza per aprire la cella container.


"Cosa sta...", mormora uno dei soldati fleediani. La terra inizia a tremare. Un fumo fittissimo si spande dal container, tutto intorno.
Sgomento, Tetsuya vede una creatura che sembra una grande testa femminile crescere incontrollata di dimensione e volare verso il cielo, schiantando il soffitto della Fortezza.



Non si ferma nemmeno per un attimo. Mazinger si rialza, con la corazza di Lega Z squarciata dalla falce di Hardias. Per un attimo, si potrebbe quasi pensare che nemmeno ciò che più assomiglia alla personificazione della morte, nell'esercito Mikeros, è riuscito a spegnere la sua volontà, il fuoco che arde in lui da quando suo nonno gli regalò la Fortezza d'Acciaio.

Mazinkaiser, incubo di tutto ciò che potrebbe diventare, cammina lento verso di lui. Sembra quasi incuriosito da quel robot, che gli ricorda tutto ciò che era e non potrà mai più essere. Koji, a sua volta, guarda nel cockpit del Kaiser Pilder, cercando il se stesso del futuro.


Ciò che vede, è una marionetta che nemmeno alza lo sguardo su di lui, quando si trovano a fronteggiarsi a pochi metri di distanza. Quando i pesanti passi di Mazinkaiser, rintocchi di morte su un terreno imbrattato di sangue, si fermano in un silenzio interminabile.


"Hiroshi!"
Quasi risvegliandosi dal suo delirio di violenza, Jeeg si incurva sui cadaveri dei suoi nemici, Mikeros e Mass Production, nello stesso numero.
"Koji?"
"Raggiungimi all'entrata del Geo Front... e tieniti pronto"
"..."
"Sai benissimo a cosa"

Non c'è speranza di abbattere Mazinkaiser a bordo di Mazinger Z. Quando il suo mostruoso alter ego futuro estrae la Kaiser Blade, Koji ne è perfettamente consapevole. Quella che vede davanti a sé è la sua stessa morte, inferta dall'unico in grado di offrirgliela... se stesso.

Il Mazinkaiser cammina verso di lui, i passi si fanno più veloci. Sempre più veloci.
L'ultima carta, l'ultima possibilità. Mazinger Z scatta verso di lui, le braccia si aprono. Scansando il colpo di spada, si attacca all'avversario, usando tutte le forze, più di tutte quelle in ogni combattimento mai affrontato.
Jeeg arriva in quel momento e lo trova così, a tener fermo un gigante terrificante.

"HIROSHI! ORA! ATTIVA LE NANOMACCHINE!"

Se il metallico corpo del demone d'acciaio potesse rabbrividire, lo farebbe. E forse quella leggera scossa elettrica che Jeeg sente scorrere lungo la schiena è proprio un brivido, e non un cortocircuito causato da un colpo in battaglia.


"Koji... morirai"
Dentro il Pilder, Koji ringhia nel tentativo di tener fermo ancora per qualche istante le nanomacchine.
"MORIRA' ANCHE LUI! E' IL ME STESSO DEL FUTURO! LE HA ANCHE LUI! HIROSHI, E' L'UNICO MODO!"
Il paesaggio attorno a Hiroshi sembra farsi completamente grigio.
La testa di Jeeg si abbassa.
Il tempo si fa infinito.


"PRESTO! NON POSSO TRATTENERLO PER MOLTO!"
Il corpo di Lega Z di Mazinger si riempie di piccole crepe, nel solo sforzo di trattenere il Mazinkaiser.

"Aphrodite A...", mormora Jeeg.

I ricordi gli danzano intorno. Il pugno che diede a Koji la prima volta che si incontrarono, fuori dalla Build Base. Le simulazioni, le partite a Dodgeball.

"... Dianan Ace"

La liberazione di Yoshida, la festa a Berlino con Cutey Honey. La sconfitta di Yuri Caesar.
Koji, nel Pilder, chiude gli occhi.


"... MAJIN GO"


Buio.
Non succede nulla.
Koji riapre gli occhi, stupito di essere ancora vivo. Poi realizza cos'è successo.

"Stupido... stupido professor Morimori..."

Non vuole pensare a quello che sta facendo.
"Addio, Zeta", mormora, attivando l'autodistruzione.

Mazinger Zeta esplode, trascinando il Mazinkaiser nella deflagrazione.

Hiroshi non riesce a credere ai suoi occhi. Mazinkaiser cade, ancora aggrappato alla KaiserBlade. Sotto lo sguardo impietrito di Jeeg, l'energia terribile donata dall'Imperatore delle Tenebre comincia già a curare alcuni danni provocati dall'esplosione.
Non c'è tempo.

Gli sportelli del primo livello del Geo-Front si aprono davanti a lui, senza dargli tempo di abituarsi a tutto quello che sta succedendo.

Vieni a me, figlio.

La voce, che gli risuona direttamente in testa, è quella di suo padre, il dottor Shiba.


Uno dopo l'altro, le paratie dei livelli del Geo Front vengono aperte davanti a Jeeg che si apre la strada volando coi Mech Drill, provvidenzialmente lanciati dal Drago Spaziale.
I sistemi di sicurezza vanno in tilt al suo incedere. Le torrette di sicurezze si sparano addosso e scatenano la loro furia contro i soldati che corrono verso i robot. I campi di forza magnetica vengono disattivati.
Le fotocellule spente.
"Virus Shiba...", mormora Hiroshi. La sensazione di onnipotenza che accompagna il suo scendere giù, sempre giù, è una tentazione calda... allettante e pericolosa.


Chiuso nel cockpit dello Shin Eagle, il leggendario pilota conosciuto come Ryoma Nagare, si sente completamente estraneo a tutto ciò che sta accadendo davanti a lui.
L'uomo corpulento che scuote la testa a ogni tentativo che fa l'altro, quello magro e vestito di neo, per imporgli di ricordare.
L'unica cosa di cui si ricorda lui è che c'è stato un momento in cui respirava la stessa atmosfera che respira adesso. Di forze nemiche che sembrano addensarsi da ogni parte, della necessità di partire a combattere, del tempo che sembra farsi sempre più esiguo, sempre più tiranno.

"Maledizione! Non puoi non ricordarti di me, di tutti noi! Siamo la Squadra Getter, i primi! Non puoi esserti dimenticato di quel maledetto vecchio bastardo di Saotome, di Michiru!", continua a urlare l'uomo in nero.

Eppure, non è vero che Ryoma ha dimenticato proprio tutto. Ricorda qualcosa, qualcosa che si spazio nella sua testa... i nomi che gli vengono ripetuti, la sensazione di pericolo, un pericolo mortale...

"NON PUOI DISONORARE IN QUESTO MODO LA MEMORIA DI MUSASHI!"

Ryoma spalanca gli occhi. "Musashi....?", mormora. E' un nome che inizialmente gli sfugge. "Musashi... Musashi", ripete. E ogni volta che lo ripete quello che c'è dietro quel nome sembra farsi più forte, più concreto. Porta ricordi che non avrebbe voluto disseppellire. Porta...

Un urlo di rabbia prorompe dalla sua gola.


"MUSAAAAAAAASHI!!!!!!!!"


Gli occhi dello Shin Getter si aprono, rivelando due pupille rabbiose e crudeli. Hayato sorride verso Benkei.
Ryoma Nagare è tornato.



Precipitatosi all'esterno con i suoi compagni, Tetsuya si trova davanti a uno spettacolo completamente inaspettato. A bordo di Yamata No Orochi, Maria e Duke Fleed osservano la stessa scena con un'espressione decisamente preoccupata.
Le armate di Scarabeth sono giunte, guidate dal Generale stesso, a dar man forte ai Mass Production contro l'offensiva di Fleed. Orribili insetti biomeccanici strisciano sul terreno o si librano in cielo ronzando promesse di morte.


Ma non è questo ad attirare l'attenzione dei piloti.Il cielo si apre, facendo filtrare dalle nuvole nere una luce fortissima. Tetsuya stringe gli occhi cercando di non restare abbagliato e, solo dopo aver abituato gli occhi a sufficienza, vede il corpo del demone appena liberato librato in cielo, accanto a un'altra figura.


Una figura fatta di luce stessa, con dodici ali splendenti, spalancate, maestose.L'angelo volge lo sguardo verso Maria.

Ho ancora un debito con te... per aver contribuito a far sì che tutto andasse come doveva andare.

Poi si rivolge al demone accanto, facendogli cenno. Il demone sorride.



La pressione improvvisa. La velocità che lo schiaccia contro il suo sedile e gli mozza il respiro. Per un momento, Hayato prende in considerazione l'idea che potrebbe non sopravvivere a tutto questo dopo tanto che se n'è privato... tutto questo, per giunta, amplificato dalla potenza delle nuove Shin Get Machines.
Eppure, quando lui, Ryoma e Benkei vengono sparati fuori dai tunnel di decollo, la sensazione è la stessa di sempre, con l'adrenalina che gli stringe ogni muscolo in una morsa di ferro.
Dalla sua postazione, Ryoma urla il comando di agganciamento.

"CHAAAANGE! SHIN GETTER ONE!!!!"

Le Get Machines si fondono l'una dentro l'altra. La resa della Lega Polimorfica non è mai stata così perfetta, rimodellandosi in forme molto più complesse della vecchia configurazione Getter.

Le Get Machines stesse sono irriconoscibili nella struttura, gigantesca, del nuovo robot.

"GETTER WINGS!"

Un paio di possenti ali da pipistrello si spalancano sul dorso del robot. Non hanno nulla a che vedere con la lega polimorfica. Sembrano organiche, ali da demone che si aprono per metri e metri.
"State attenti quando arriveremo al Geo Front - comunica Hayato ai suoi due compagni - La nostra priorità è impadronirci di quel nucleo Getter dentro al Monte Fuji, e proteggerlo da eventuali attacchi"
Completamente abbagliato dalla fine dei suoi lunghi anni senza memoria e dalla potenza assoluta che il suo nuovo, demoniaco robot gli sta comunicando, Ryoma torce la bocca in un ghigno feroce.
"Bene... dimmi solo dove colpire"

E' la comunicazione preoccupata da parte di Go Ichimonji a interrompere la scena. "Hayato! C'è qualcosa che non va... un terzo delle nostre Get Machines sta abbandonando il campo e dirigendosi verso Tokyo!"
Nel suo casco da pilota, gli occhi di Hayato si accendono di brutti presentimenti.
"Chi ha dato l'ordine?"
"Nessuno! Sembra che abbiano preso quest'iniziativa di colpo... che facciamo?"
"Mantenete la posizione... ce ne occupiamo noi"



Uno dietro l'altro, i livelli si aprono a Jeeg. Ed è nel penultimo, quello appena prima di arrivare all'Imperatore delle Tenebre, che il robot deve terminare la sua corsa. Perchè non è qui per l'Imperatore, non ancora.
E' qui per il gigantesco computer al centro di questo livello, il server delle Machine Father sparse in ogni angolo della terra. Dallo schermo di quel computer, il dottor Shiba guarda il figlio.

Figlio. Sono felice che tu sia arrivato

"Padre..." Jeeg si avvicina al computer. Meraviglia, timore, rabbia si mescolano nel suo cuore d'acciaio.

Ammira la forza dell'Imperatore delle Tenebre. E' al livello inferiore, ma puoi sentire gli effetti della sua potenza fin qui. Sta crescendo di minuto in minuto e riesce a fondere lo spazio e il tempo. Questo luogo in cui stiamo parlando, adesso, esiste contemporaneamente nel tempo in cui vivo io, in quello da cui provieni tu e in ogni altro tempo possibile.

"E tu... ti schiererai dalla sua parte?"

No, figlio mio. In questo momento sto downloadando i miei dati in un altro luogo, nel super computer Darius in modo da sopravvivere all'apocalisse che si scatenerà qui tra poco. Ma tu... tu.. cosa farai?

"Se le tue parole sono vere, diventare immortale ed essere una cosa sola con te, è il mio destino"

Lo è.


"Ma non adesso. Resteremmo immortali in un mondo di macerie, se non ci darai la possibilità di vincere su Mazinkaiser o, almeno, di tornare a casa. Non possiamo diventare l'Essere Perfetto, in un mondo in cui l'Armata Mazinger o l'Armata Getter annienteranno tutto"

Allora cosa proponi, figlio?

"Aiutaci a tornare indietro. Facciamo in modo che il mio destino si compia in un terreno più favorevole. Un modo senza nessun ostacolo"

... percepisco del dubbio nel tuo animo, figlio. Le tue parole non sono del tutto sincere.

"Se scoprirò che ciò che mi hai detto è vero, padre... agirò di conseguenza"

Il computer rimane in silenzio per molti minuti. Elabora dati, li rimastica, li analizza in ogni sua sfaccettatura.


... e sia.


Lasciato solo a combattere Shiro, Gaiking non si pone tutti i complimenti dei suoi compagni. Shiro gli vola addosso, spalancando gli occhi sulla piastra in previsione di un Breast Burn. Quando però il raggio parte, viene investito e annullato da un potente Hydroblazer che prende in pieno anche l'avversario.

Gaiking non lascia tempo al Mass Production di riprendersi: mentre questi estrae dal suo stesso corpo una rivoltante Mazinger Blade fatta di osso e pelle pulsante, il robot di Sanshiro si lancia sull'avversario, subendo alcuni colpi ma piantandogli le corna addosso in un devastante Deadly Thunder. Shiro urla dal dolore, sentendo sui suoi stessi nervi la scarica elettrica.

Con una risata da demonio, il Gaiking lo tiene stretto. Le mascelle del suo volto da drago si chiudono sulla carne del mostro in cui Shiro si è trasformato. Il sangue e la carne inondano le fauci del Gaiking, che continua a sbranare, ridendo, finchè il corpo stretto tra le sue braccia non ha un sussulto e si spegne. Solo allora, Gaiking lo fa cadere a terra. Poi, cacciandogli due dita nelle orbite degli occhi, se lo trascina sul campo di battaglia come un trofeo, per portarlo davanti a Mazinkaiser.



Lo Shin Getter arriva proprio quando le Get Machines sono in formazione accanto alla misteriosa figura splendente e al demone liberato dalla Fortezza Anti Vegan.


Le Get Machines si compongono, formando centinaia di Getter Dragon. L'angelo fa un cenno al demone. Gli occhi di quest'ultimo si illuminano, mentre un sorriso crudele compare sul suo immenso volto.

"Dobbiamo fermarle!" urla Ryoma, facendo per volarci contro.
"Fermo!", grida Benkei.

I Dragon si sovraccaricano di Energia Getter, inarcando il proprio corpo all'indietro. Il comando viene ripetuto da robot a robot.

"GETTER SHINE!!"

Tetsuya guarda inorridito lo spettacolo. Maria stringe le mani, fino a sbiancarsi le nocche, quando le sembra che l'angelo guardi dalla sua parte, sorridendo, prima di indicare Tokyo.

"SHIIINE SPAAAARK!!!"

Trasformati in vere e proprie comete di Energia Getter, i Dragon si schiantano contro Tokyo, prima di poter essere fermate dagli eserciti di Fleed o dallo Shin Getter.
A bordo delle proprie corazzate o dei propri robot, i generali di questa devastante guerra assistono impotenti al genocidio della popolazione di Tokyo, dell'esercito di Scarabeth e dei Dragon stessi. Quando lo Shin fa per lanciarsi contro l'angelo, un raggio proveniente dal demone di fianco a lui, devia pesantemente la sua traiettoria.

Le nubi inghiottono entrambe le creature. Il Tomahawk lanciato contro di loro rimbalza nel nulla.


"DAISUKE! - urla Tetsuya - TU SAPEVI CHE SAREBBE SUCCESSO QUESTO?"
"Sei libero di non credermi - risponde Duke Fleed, ancora sconvolto - ma non volevo nulla di tutto questo. Ti avevo detto che sotto alla Fortezza riposava qualcosa della stessa genia dei mostri incastrati nell'Himalaya"

Flora e il suo spirito Haniwa si lanciano contro le forze di Scarabeth sopravvissute. Gli occhi di Maria si accendono di furia, mentre parla mentalmente ai mostri di Mikeros.


POPOLO DI MIKEROS! ASCOLTATEMI!
Per tutto questo tempo siete stati ingannati. Vi è stata negata la verità, siete stati usati come giocattoli. Questo vi offro oggi. Vi offro la verità.


Nella mente dei mostri, che si fermano per un momento, passano alcuni stralci della conversazione avuta con il Generale Rigarn, quella conversazione dalle implicazioni terribili, che Maria non ha ancora osato rivelare agli altri e che Duke Fleed ha tenuto accuratamente nascoste.
Poi, sicura di avere tutta la loro attenzione, Maria spalanca le braccia. I capelli si sollevano leggermente in aria, nello sforzo telepatico che sta sostenendo.

IO NON VI USERO'. IO VI GUIDERO'. OBBEDISCI A ME, POPOLO DI MIKEROS. IO SONO LA VENDETTA PER TUTTO IL MALE CHE VI E' STATO FATTO.

Alcuni mostri delle armate di Scarabeth si ribellano quasi istantaneamente al loro padrone. Scarabeth stesso fatica a riprendere il controllo di sè.
Poi, più per rabbia che per reale convinzione, continua ad attaccare con quelli che delle sue schiere gli sono rimasti fedeli. Vomita un nugolo di insetti addosso allo spirito Haniwa di Flora. Gli insetti divorano le carni del mostro, ferendolo mortalmente, lasciandone esposte le ossa.

Quello strano Pegaso controllato da Flora cade sconfitto sulle ginocchia, cercando di rialzarsi e combattere ancora, per proteggere il Principe di Fleed.

"Maledetti - sibila Duke Fleed. Si rivolge a Tetsuya - Andatevene. Io affronterò Scarabeth con Grendizer"
"Non fare sciocchezze... non puoi farcela da solo contro un Generale di Mikeros", replica Tetsuya. "So quel che faccio. Non potete permettere di perdere tempo qui... da un momento all'altro, potreste poter tornare indietro"
Poi fa una risata amara. "Se sopravviverò, vorrà dire che nelle profezie di Himika c'era un fondo di verità" Sulla piattaforma più alta di Yamata No Orochi, il Principe di Fleed e la Principessa di Mikeros guardano la guerra tra i mostri sotto di loro. Il fuoco, la distruzione, le case incendiate e loro come spettatori, in attesa di intervenire.

E Maria, che da un momento all'altro dovrà andarsene, fuggire via da questo tempo per tornare in quello da cui è venuta.
Duke e Maria si guardano e non hanno bisogno di parole per capire che entrambi stanno pensando alla stessa cosa.
Tutto è esattamente come nel sogno, lo stesso sogno di macerie distrutte, roghi di guerra e fughe nel buio che perseguitava le notti di entrambi, all'alba dell'Armata Mazinger.

Come nel sogno, Duke la guarda attraverso l'elmo. Quell'elmo annerito che è corona e simbolo della sua reggenza oscura.
"Devi andartene, adesso", le dice.
Maria annuisce. A differenza del sogno, però, si ferma un istante a baciarlo sulla fronte, coperta dal casco.
"Addio", dice a voce bassa, prima di salire a bordo di Minerva.
"Addio", sussurra Duke Fleed, apprestandosi a salire sopra Grendizer.

Nessuno dei due si volta mai indietro.

Minerva X sale a tutta velocità oltre le nubi rese nere dal fumo. Perfino il sangue sembra schizzato così in alto da imbrattarle.
Un'altra Minerva si avvita in cielo subito dietro di lei. E' la Minerva X rimasta a Grace, in questo futuro. Una Minerva molto più malmessa, ferita.
Tetsuya, nel vederle in alto, trattiene un brivido perché quella Minerva sembra ricordarle molto la stessa vista nelle foto, molto tempo fa, nell'Area 51.

La Minerva di Grace allunga un artiglio, senza intenzioni minacciose verso quella di Maria. Sembra stia guardando il proprio riflesso, a uno specchio. Ma proprio a ribadire che lei NON è il suo riflesso, con un urlo roco, la Minerva di Maria si distacca violentemente, dirigendosi verso il Geo Front.



Due mostri, uno contro l'altro. Gaiking solleva il cadavere di Shiro, tenendolo ancora per le orbite. Una risata cupa e completamente folle prorompe dalla cabina di pilotaggio del robot.

"Ahahahahah! Allora? Lo riconosci ancora, il tuo fratellino?".
Con noncuranza, getta il cadavere del Mass Production ai piedi del Mazinkaiser, aspettandosi una qualche reazione. Mazinkaiser si limita ad avanzare, calpestando il corpo dilaniato e distrutto, sotto di sé.

"SANSHIRO, ATTENTO!"

Jeeg, appena uscito dal Geo Front spara il suo Double Knuckle Bomber alle spalle del Kaiser. I pugni rimbalzano contro la corazza. Non la scalfiscono nemmeno. Il Mazinkaiser non si volta. Con una mossa lenta, si toglie l'enorme e lugubre Scrander alle spalle.

"Kaiser Boomerang", ringhia a voce bassa, lanciandolo dritto verso Gaiking. La velocità e la forza d'impatto lacerano il muso da drago che il robot di Sanshiro ha in mezzo al petto, spingendolo lontano. Poi si volta verso Jeeg, che con tutta la destrezza di cui è capace, si porta velocemente al suo fianco. Non sembra nemmeno stupito di trovarsi davanti un avversario uguale a quello che ha sconfitto al Centro per le Ricerche Spaziali. Non sembra più in grado di stupirsi di nulla.


Le turbine dei suoi pugni iniziano a girare, vorticosamente.
"FIRE BLASTER!"
Jeeg e Gaiking vengono colpiti da una vampata infernale, preceduta dal selvaggio e rauco grido del Mazinkaiser.

La vista di entrambi i piloti è sfocata e coperta dal sangue che imbratta i loro volti, umano e cibernetico. Riescono a malapena a vedere il Mazinkaiser incedere verso entrambi, gli occhi accesi dall'odio per i nemici, gli alleati, tutto ciò che vive e respira ancora. Un'immensa macchina di morte, in grado solo di portare tenebra e disperazione.

Mentre Jeeg pensa che la sua vita terminerà qui e che tanto vale renderla difficile il più possibile da conquistare, Gaiking si rialza in piedi, per quanto distrutto, infranto, devastato.

"Non posso morire...", ringhia Sanshiro.

In quel momento, un tuono colossale riempie l'aria, schiantando l'innaturale silenzio coagulato attorno al campo di battaglia.

Mazinkaiser alza la testa a guardare.

Quattro figure si alzano in cielo. Great Mazinger, pilotato da Tetsuya. Un Great Mazinger Mass Production, pilotato dal Tetsuya del futuro. Le due Minerva X, di Maria e Grace.

"ORA! TUTTI INSIEME!", urla Tetsuya.
Il Great Mazinger alza un indice al cielo. Gli altri robot, raccolgono l'immensa scarica elettrica che sembra accumularsi, quasi un vortice elettrostatico, sopra di loro.

"Raccogliete le vostre forze... CONCENTRATEVI... SIATE TUTT'UNO CON I VOSTRI ROBOT!"
Un unico urlo sale dalle gole dei quattro piloti.


"TETRA SANDAAAAAAA BREEEEK!"

Una scarica di quattro potentissimi fulmini si abbatte sul Mazinkaiser. Il corpo del mostro resta immobilizzato per qualche istante. Poi, rabbiosamente continua ad avanzare, mentre la scarica elettrica fonde ostinatamente la sua corazza. Si ferma a pochi metri da Jeeg e Gaiking.

E infine collassa in terra, con un rumore sordo.

"Dov'è Mazinger Zeta?", urla Tetsuya.
Jeeg si rialza, a fatica. "Koji... Koji l'ha sacrificato"
"Kabuto! Dov'è adesso?"
Jeeg guarda tra i rottami di Z, fin troppo simili a un corpo smembrato. Il Pilder, col vetro rotto, sembra l'unica cosa rimasta integra. Dentro, il corpo di Koji, accasciato sul piano comandi.

"E' ancora vivo - mormora Maria - lo sento"

Le armate di Fleed irrompono sul campo di battaglia, insieme a Yamata No Orochi. A esse, si sono aggiunti i mostri di Scarabeth, che adesso combattono le armate di Hardias. Nessuno, oltre Maria, è in grado di sapere perchè abbiano cambiato bandiera.

Grendizer, la Minerva di Grace e il Mass Production circondano il corpo di Mazinkaiser, che già sta rigenerando i danni a una velocità spaventosa. Falciando i nemici a colpi di Getter Scythe, anche lo Shin si fa strada per il Geo Front.

"Dovete scendere - dice Tetsuya del futuro - Mazinkaiser si riprenderà presto. Non avrete una seconda occasione"
"Dobbiamo distruggerlo!", gli risponde il suo alter ego, sul Great Mazinger originale.
"No - risponde Duke Fleed su Grendizer - tornate indietro e impedite tutto questo. Oppure quello che sta succedendo non servirà a niente. Questo mondo è perduto, ormai. Cancellate tutto, fate scelte diverse... tornate indietro e salvateci"
Tetsuya resta per un momento in silenzio. Poi si rivolge al suo alter ego futuro.

"Addio" Dentro il Condor, l'altro risponde, dopo averlo fissato intensamente.
"Addio", dice a sua volta. Jeeg prende con sè il Pilder, con Koji ancora svenuto al suo interno.

Il Geo Front si spalanca davanti a loro e loro cominciano la discesa. Verso l'Imperatore delle Tenebre.




Mazinkaiser si rialza.
Ergendosi sopra i suoi avversari, estrae le due piccole KaiserBlade dalle spalle. I suoi occhi si illuminano di una luce inumana, mentre squadra i suoi avversari che avanzano tra la polvere e i cadaveri di quelli che sono caduti prima di lui.
Il tempo si congela. L'unico alito di vento non fa altro che sollevare altra polvere.
Possenti samurai di ferro, gli ultimi padroni del nero futuro della Terra si affrontano faccia a faccia, ruggendosi addosso la reciproca rabbia.
Due affilate lame di luce scattano sopra le spalle di Grendizer, unendosi nell'alabarda ancora sporca del sangue di Scarabeth.

"Non sopravviverai a questo giorno", mormora cupamente Duke Fleed.


Dalla Minerva X guidata da Grace, una risata stridula, che termina in un urlo così forte da fa sanguinare i timpani.

Lo Shin Getter fa cadere a terra la falce con cui ha mietuto le vite dei soldati dell'Armata Mazinger. Le ali da demonio si aprono, pelle e muscoli su acciaio, un connubio impossibile e contronatura.
"E' arrivata la resa dei conti, figlio di puttana", ghigna Ryoma Nagare.
Un enorme ascia sembra nascere direttamente dal corpo del robot. Lo Shin Getter la pianta a terra, dopo averla fatta volteggiare più volte in aria.


"SHIN TOMAHAWK!"

Il Great Mazinger Mass Production, guidato dal Tetsuya del futuro, estrae la Mazinger Blade. All'interno, un uomo infranto nel corpo ma indistruttibile nella volontà, trattiene una smorfia di dolore.
"Finirà oggi, Imperatore dell'Inferno"

I combattenti muovono un passo l'uno verso l'altro. Ognuno deciso a porre fine a questa storia una volta per tutte.
A porre la parola fine a una storia di tradimento, morte, delusione e tenebra.


Le lame si scontrano l'una contro l'altra. Parano i colpi a vicenda, si lanciano in affondi, sibilano nell'aria insieme ai colpi di artiglio e all'energia crepitante delle armi.


Da solo, il Mazinkaiser, tiene testa allo Shin Getter, al Great Mazinger, a Minerva e a Grendizer, alimentato dall'oscura energia dell'Imperatore delle Tenebre.
Ma anche quest'energia comincia a diventare instabile, via via che gli attacchi al Geo Front si fanno sempre più serrati. Come un'onda, si irradia fuori dalle viscere del Monte Fuji, laddove la mostruosa creatura è confinata.
Che sia davvero una creatura o un nodo di energia, non è più capace o interessata di concentrarsi nel sostenere Mazinkaiser... via via che si espande senza misura, sembra perdere il controllo su se stessa.


E' in quel momento che gli occhi del Koji del futuro, prigioniero del suo robot, si aprono. Allora guarda i suoi amici di un tempo, combattere contro di lui. Guarda il campo di battaglia, un campo fiorito di cadaveri, che si estende ben oltre il suo occhio riesca a vedere. E, all'orizzonte, i fuochi di nuove guerre.
Guarda i Mass Production combattere fianco a fianco con mostri assetati di sangue, comandati da un Generale folle che ride a squarciagola ogni volta che riesce a mutilare crudelmente un avversario.
Vede Shiro, e il modo in cui l'ha ridotto. Lo vede cadavere e ancora col volto contratto in una smorfia di rabbia e di terrore.
Gli occhi del Mazinkaiser si fanno accesi, sempre di più, per riprendere controllo sul suo pilota.
Una frase lontana gli risuona in testa.

Io... io sono...

Para un altro colpo del Grendizer e, contemporanemante, schiva un affondo del Tomahawk dello Shin Getter. Il Great Mazinger Mass Production pilotato dal Tetsuya del futuro è sopra di lui. Nei suoi occhi non legge altro che un odio e una disperazione feroci.

Io sono Koji...

"Tetsuya..."
Quasi fatica ad articolare le parole per esprimere frasi che non siano volontà del Mazinkaiser.
Apre il Pilder.

Io sono Koji Kabuto...

La Kaiser Blade si pianta nel corpo del Great, immobilizzandolo.


IO SONO KOJI KABUTO!!!

"TETSUYA! UCCIDIMI ORA!"


Lo sguardo di Tetsuya si spalanca in un'espressione di sorpresa. La ferita inferta da Mazinkaiser e quelle sofferte durante la tortura non gli daranno un margine di sopravvivenza molto più lungo.
Guarda dentro il Pilder. Quell'uomo che gli urla di porre fine alla propria esistenza, lo conosce.
E' come se lo avesse ritrovato solo adesso, dopo così tanto tempo che lo aveva cercato. Dopo così tanto che desiderava ritrovarlo.
Suo fratello.
Tetsuya si concede un ultimo sorriso amaro.

La Mazinger Blade cala sopra Koji, tranciandone il corpo a metà.

Il corpo del Great Mazinger Mass Production si accascia su quello del Mazinkaiser.
Nel buio che vela sempre più la vista del Tetsuya Tsurugi di quest'epoca, l'unica luce sono i volti dell'unica vera famiglia che ha mai avuto.
Jun. Shiro. Koji. Il Capo.

"E' finita... padre"

Dopo un momento di raggelato silenzio, Duke Fleed si rivolge a Grace, dentro Minerva. "Facciamo in modo che non sia stato un sacrificio inutile. Scendiamo nel Geo-Front e poniamo fine a questa storia una volta per tutte"
A bordo dello Shin Getter, Hayato parla ai suoi due compagni.
"Scendiamo dentro, siamo a un passo dal finire tutto questo... cambiamo in Shin Getter 2, almeno andremo più veloci"



La barriera elettromagnetica che chiude l'ultimo livello del Geo Front viene spenta dal Virus Shiba, non appena il gruppo giunge a destinazione.
"Come...?", comincia Tetsuya.
"Te lo spiegherò dopo - risponde cupamente Hiroshi, tenendo tra le mani ancora il Pilder con dentro Koji - Ora è tempo di avviarsi"
Camminano, i robot, più che volare. Per un momento, non assomigliano alle mostruose macchine da combattimento che hanno sparso morte all'esterno. Sembrano piccoli come uomini, samurai dalle terribili armature che si incamminano verso qualcosa di molto più grande di loro.

E tutti, tutti, hanno la precisa sensazione di trovarsi contemporaneamente in ogni tempo e luogo possibile.


Ma è solo quando entrano che la sensazione di quanto siano minuscoli appare inevitabile. Quando vedono la colossale colonna di fuoco scuro, livido, che brucia incessante, bruciando se stessa. In quel fuoco, l'ombra di un volto si apre.


CHI SIETE?


La voce perfora i timpani di tutti quanti. Rimbomba, accendendo ogni cuore dello stesso fuoco, selvaggio e primordiale. Il tempo, per Tetsuya di socchiudere e riaprire gli occhi, che il Great Mazinger ha già tranciato un braccio a Jeeg, in risposta allo Spin Storm che ha sfondato in pieno la sua piastra.


"Che cosa state facendo?", urla Maria, cercando di dividerli.

IO SONO DIO. IL MIO NOME E' DIO.


Minerva affonda gli artigli nei corpi di entrambi. Di nuovo, il Great e Jeeg scattano l'uno contro l'altro, attaccati a loro volta da Gaiking. Di nuovo, tutto si esaurisce nel giro di un attimo che lascia i piloti in preda al terrore.
"Cosa dobbiamo fare? Cosa diavolo dobbiamo fare?", ringhia Hiroshi, sforzandosi di ignorare la voce della terrificante creatura che hanno davanti.


UMANI. IO SONO IL VOSTRO DIO.

"Proviamo a entrare nelle fiamme!", urla Tetsuya.

"NO! FERMI!"
Alle loro spalle, Grendizer, seguito dalla Minerva pilotata da Grace.
"Allora cosa dobbiamo fare?", replica il pilota del Great, impaziente.
"Non lo so... non mi aspettavo qualcosa di tanto orribile - Grendizer volge lo sguardo verso il ghigno dell'Imperatore delle Tenebre - Dobbiamo sovraccaricarlo di energia... in questo modo dovrebbe verificarsi un fenomeno simile a quello che vi ha portati qui"
"E dovremmo fidarci di te, traditore? - replica Hiroshi - Il tuo scopo è solo quello di distruggerlo... che noi torniamo o meno, non ti importa"
Fa un passo verso le fiamme.

"Nessuno di voi farà assolutamente nulla", replica tranquillamente Hayato, a bordo dello Shin Getter 2, entrando a sua volta dentro la bolgia.

Quando tutti si voltano verso di lui, riprende a parlare. "Nessuno toccherà quel nodo di energia. Appartiene all'Armata Getter"
"Sei impazzito? - urla Tetsuya - Allora tutta questa storia non è servita a niente?"
Gli occhi dello Shin Getter 2 brillano di una luce completamente folle. "Sono morte innumerevoli persone per questo. Non intendo fare in modo che siano morte inutilmente"
Sui monitori dello Shin Getter 2, le facce incredule di Ryoma e Benkei. "Hayato, che cosa stai dicendo?"
"Hayato, non fare sciocchezze - perfino la voce del dottor Saotome si unisce alle altre - è inutile andare ancora avanti su questa storia. Non ci porterà a nulla"
"FATE SILENZIO!" La bocca di Hayato si torce in un ghigno.
"Professor Shikishima... l'avete visto anche voi, vero?"

Il fiammeggiare dell'Imperatore delle Tenebre disegna ombre contorte sull'assemblea di demoni d'acciaio decisi a distruggerlo. La voce di Shikishima, al comunicatore, sembra arrivare da qualche mondo molto lontano.
"Sì... quest'energia... non ci sono parole per definirla... è la vita. La vita stessa!"

"Ora sei tu che stai sputando sul ricordo di Musashi! - ringhia Ryoma - falla finita adesso, oppure..." "Oppure niente. Sono io ai comandi. Proprio come la prima volta che abbiamo pilotato il Getter, ricordi?", replica Hayato, divertito.

"DAISUKE, NON LASCIARLO AVVICINARE - urla Tetsuya - NOI CERCHIAMO DI SOVRACCARICARE QUESTO MOSTRO!"


Grendizer estrae la Double Harken, proprio mentre Hayato, con lo Shin Getter 2 gli è addosso. Per quanto il colpo inferto da Duke Fleed sia potente, la velocità del robot di Hayato è così elevata che per un momento rende il Getter come un riflesso nell'aria, appena percepibile a occhio.
Senza quasi accorgersene, Grendizer si ritrova scaraventato a terra, con il Drill di Hayato che cerca di perforarlo.


"HANJURYOKU STORM!!"
Il raggio anti-gravità di Grendizer gli permette di scaraventare lo Shin in alto abbastanza da prendere tempo e colpirlo con gli Hand Beam. Il vantaggio dura poco, però: Hayato decide di sparare il Drill contro la piastra dell'avversario incrinandola tanto da annullare l'effetto del raggio. Di nuovo gli è sopra, cercando di strappargli la testa con la tenaglia. Lo Space Thunder del robot paralizza il nemico per il dolore, lasciando entrambi in una posizione di stallo.

Lo stallo viene rotto da Maria, che urla nella testa di Hayato, con una tale brutalità da fargli
sanguinare le orecchie.


In quel momento, di nuovo, Saotome si mette in comunicazione con Ryoma e Benkei.
"RYOMA! c'è un solo modo di fermarlo..."
"Piacere di rivederti, vecchio... mi chiedevo quando ti saresti fatto vedere. Sembra che ogni volta ci siano guai in giro, troviamo anche te"
"A dopo i convenevoli e ascoltami. Dovete fare una manovra di Open Get"
"Sei impazzito? Non so se te ne sei accorto, ma non tutti qui vogliono staccarsi. E non possiamo fare un Open Get se non decidiamo di dividerci tutti"
"In realtà potete. Schiaccereste una Get Machine l'una addosso all'altra"
Benkei si intromette. "Ma in questo modo... anche noi... e Hayato..."
"E così siamo arrivati a questo punto. Ti disfi di noi come hai fatto coi tuoi figli... bene...", replica Ryoma, la voce una lama di furia.
Saotome non risponde subito. "Ryoma... quella... quella cosa non è semplice energia Getter. Ha qualcosa di vivo. Se non la fermiamo si espanderà. Si sta già espandendo! Non... non c'è altra... soluzione... io..."
La comunicazione si chiude.
Benkei ne apre un'altra con Ryoma.
"Ryoma, non vorrai davvero?"
"Benkei, non c'è altra soluzione. Non capisci? Ha vinto quel fottuto vecchio, alla fine. Ci ha messo nella condizione di fare come vuole lui. Sempre. Fino alla fine"
"Ryoma..."


Ryoma apre il canale di comunicazione per Hayato. Sorride, di un ghigno triste e avvelenato. Quello di chi sta per morire, portando con sè i suoi migliori amici. La luce fiammggiante dell'Imperatore delle Tenebre illumina i volti dei tre compagni, ognuno a guardare il proprio destino in quei riflessi rossastri. Hayato urla contro il Great Mazinger, Grendizer, Jeeg, Minerva...
"NON VE LO LASCER..."


"Ehi, bastardo... fai un bel sorriso alla morte", dice Ryoma, ridendo senza allegria. Lui e Benkei tirano la leva per sganciarsi.

L'esplosione. Le fiamme che costituiscono l'essenza dell'Imperatore delle Tenebre, che si torcono in un'espressione contrariata, poi terrorizzata mentre si sovraccarica oltre il limite a causa dell'esplosione dello Shin Getter.
La luce, una luce fortissima.
Tetsuya guarda il monitor, senza speranza di sopravvivere. Proprio come all'andata, progressivamente, quelli che gli stanno intorno svaniscono dal radar. Forse morti. Forse tornati a casa. Solo quando riaprirà gli occhi, riuscirà a saperlo.

Un'ultima comunicazione da Maria, prima di venire avvolta dalla luce, lo lascia a occhi spalancati, in silenzio, dentro il Condor.
"Ti amo..."


Dal monte Fuji, una colonna di luce verde si alza in cielo, ben più sopra l'atmosfera terrestre.
E' il grido di dolore dell'Imperatore delle Tenebre, fatto di energia stessa.
Ma non solo.
Poco prima di venire avvolto dalla luce, Tetsuya - per nulla più che un'intuizione improvvisa - si rende conto di una cosa. Il Monte Fuji sta eruttando energia Getter non solo nel futuro in cui sono capitati. Anche nel passato da cui provengono. Anche in ogni tempo e spazio possibile. L'ultima trasmissione di Duke Fleed, che si fa sempre più confusa, ha un tono inorridito.


"Abbiamo sbagliato!.. quest...bzzzz... luce... crzzz... UN RICHIAMO!....bzz.... UN RICHIAMO PER I VEGAN...crzzzz... abbiamo provoc....bzzzz... NOI.... crzzz... l'invasione futura!!"

Poi, è come se Tetsuya si sentisse sbalzato via, con tutto il Great Mazinger, mentre la luce vortica attorno a loro sempre di più.

Dal suo Centro di Ricerche, Saotome guarda la colonna di luce verde alzarsi dal vulcano.
"E così è cominciato tutto"
Due voci alle sue spalle, sinistre e striscianti, fanno eco ai suoi pensieri.
"Del resto era inevitabile... non è forse così, mio caro Cowen?"
"Certo - risponde l'altro - è il destino del resto, mio carissimo Stinger..."

La luce. il respiro dei piloti.
L'urlo di agonia dell'Imperatore (Dio?) che risuona nelle orecchie.
E poi uno sfrecciare di immagini, suoni, situazioni sempre più confuse, sempre più sovrapposte come tanti e tanti strati di qualcosa di unico.
E poi, finalmente, il buio.

Quando riapre gli occhi, Sanshiro è ancora a bordo di Gaiking, completamente circondato da mostri di Mikeros. "Non è cambiato nulla..." Stringendo i pugni del colossale robot, Sanshiro si prepara ad attaccare.


"SANSHIRO!"
La comunicazione arriva sul suo visore. Sakon. Sakon uguale a quello lasciato nel passato, non l'amareggiato capitano delle armate Maryu che ha incontrato nel futuro. Sanshiro si gira. Accanto a lui, lo Stealther di Schwartz. E il Dyon Gamma di Masai.

"Sanshiro, dov'eri finito? Sono giorni che sei scomparso!"

Sanshiro non riesce a fare in tempo a rispondere che le armate di Mikeros, di colpo, fanno per ritirarsi senza un motivo. Il Generale Rigarn stesso, che stava comandando l'attacco, rivolge un'indecifrabile occhiata a Gaiking, prima di far cenno alle sue truppe di andarsene.


Quando riapre gli occhi, uno dei Chip Kamoi di Angoras è su Jeeg, con le fauci spalancate, pronto a sbranarlo. Con uno scatto, Hiroshi se ne libera al volo, sfuggendo alla sua morsa. Proprio mentre il Chip Kamoi sta per andare all'attacco di nuovo, un raggio lo colpisce uccidendolo all'istante.
Ancora confuso, Hiroshi alza lo sguardo al cielo, senza aver ancora capito se davvero è riuscito a tornare nel passato.
Nel cielo, un robot dalle forme piuttosto tozze si erge in cielo con le antenne sulla testa ancora sovraccaricate di energia.
"Kotetsu Jeeg? Sono dell'armata coreana. Questo è il Groizer X, sviluppato in collaborazione col dottor Yumi. Ti stiamo cercando da giorni. Sei in grado di seguirmi fino alla Fortezza delle Scienze e alla fortezza Incredible Power?"
Jeeg si guarda attora, confuso.
"Certo... non sono da solo. Qui con me c'è anche Koji Kabuto..."


Quando però si china a cercare il Pilder che ha tenuto stretto tra le mani finora, Hiroshi trattiene un sussulto. Di Koji non sembra esserci traccia.


Un bussare insistente al vetro del Condor.Tetsuya apre gli occhi, di scatto, guardingo e agitato. Un'ombra rannicchiata sul vetro dell'abitacolo all'esterno... il Great Mazinger dev'essere sdraiato supino in qualunque punto sia atterrato.

"TSURUGI!", urla la figura.Tetsuya mette meglio a fuoco.

Davanti a lui c'è Go, che lo guarda palesemente meravigliato. Il pilota esce dal Great Mazinger, ancora stordito e sanguinante. Minerva X è di fianco al suo gigante d'acciaio.

"Ma... ma... sei davvero tu? che ci fai alla guida di questo coso?", balbetta Go, incredulo.

Tetsuya lo guarda a lungo. Non ha la divisa dell'Armata Getter. E' proprio come lo ha lasciato, la prima volta, a Edo.E guardandosi intorno, Tsurugi riconosce immediatamente la geografia. E' proprio dalle parti di Edo che lui e Maria sono atterrati.

"T-Tsurugi?"Tetsuya guarda Go. Poi, senza dire nulla, lo abbraccia.

Lo schianto dell'atterraggio fa perdere i sensi a Grace.
Per un momento tutto è silenzio.Poi, una serie di voci concitate attorno a lei. La ragazza sente solamente un intenso freddo, quando il vano piloti di Minerva X viene aperto. Le voci continuano a parlare, agitate.
Parlano americano, sono voci di soldati.
I tentacoli Vegan escono dal suo corpo. Avvolgono, tagliano, sfracellano. Il mondo si riempie dell'odore degli spari e - perenne compagnia - di sangue.
La prendono, la legano, le puntano armi addosso. Le urlano cose che non riesce a capire. Mentre lei ancora urla di terrore, la trasportano all'Area 51.

Per Grace, è ancora il 1947. L'inizio di un lungo, interminabile incubo.


Duke Fleed viaggia nel tempo, nello spazio, nelle infinite possibilità e dimensioni parallele. Grendizer sembra rimarginarsi da tutte le sue ferite. Perfino lo Spacer sembra formarsi attorno al corpo del robot.
In una serie interminabile di luci, brevi visioni, suoni dissonanti, Duke Fleed diventa progressivamente più giovane.
In pochi minuti (se di minuti si può parlare, nel non-tempo in cui sta navigando) è tornato a essere Daisuke, e non l'ibrido Daisuke-Maria in cui l'aveva trasformato il Gran Maresciallo Inferno.
In poco tempo diventa un ragazzino. Le sue memorie scorrono via, si perdono in un'emorragia invisibile che lo prosciuga poco a poco.
Le luci che vede fuori dai vetri del suo abitacolo si fanno più intense.Ora le vede con gli occhi di un bambino.
Quando Grendizer cade e si schianta al suolo, è poco più di neonato, tenuto a malapena fermo dalle cinture di sicurezza.
Per qualche istante, tutto è silenzio.
Poi, l'abitacolo dello Spacer viene aperto. Una torcia viene puntata su di lui. Una pila elettrica."Oddio... non... non è possibile...."

Un uomo prende il bambino in braccio. Malgrado la sua meraviglia, la sua sorpresa, si ritrova a cullarlo, per farlo smettere di piangere mentre tutt'intorno a loro cadono fitti fiocchi di neve.

Il bambino guarda l'uomo che lo ha trovato."Pa...papà", sillaba.
Il dottor Genzo Umon spalanca gli occhi per la sorpresa. Poi, inevitabilmente, un sorriso gli distende il volto.
E' il 1978.

26 commenti:

Anonimo ha detto...

...bum...
...col botto!...

...non ho parole...
...dall'inizio alla fine...

tsurugiryoma

Anonimo ha detto...

- Non ho parole... ma... che cosa è successo? Spiegatemelo perchè non ci capsico più niente!

Anonimo ha detto...

best aggiornamento ever

Andrea

Anonimo ha detto...

lol!! grazie grazie!!

Allora anonimo... in brevissimo le cose stanno così: alcune puntate fa, i nostri hanno sconfitto il Generale Angoras. In quella stessa occasione - per motivi non ancora chiari - una gigantesca concentrazione di energia getter ha sbattuto i nostri in un futuro piuttosto cupo, dove gli ideali dell'Armata Mazinger sono corrotti e Koji è schiavo del suo robot, Mazinkaiser. Inoltre scoprono che, in questo futuro, nelle viscere del Fuji dimora un nodo di energia Getter senziente chiamato Imperatore delle Tenebre. Quello che fanno in questa puntata è sovraccaricare (far esplodere?) questa creatura per creare una concentrazione di raggi Getter simile a quella che li ha portati qui, e tornare nel loro tempo. Facendo questo, però, come conseguenza, un enorme raggio getter viene sparato dal Fuji. Stando alle parole di Duke Fleed, questo raggio (un po' come succede alla fine di Last Day) allerterà i Vegan. Con quali basi dica questo e quali siano le connessioni tra Vegan e Imperatore delle Tenebre, è un mistero che ancora dev'essere svelato.
Tutto chiaro? chiedi se hai altre perplessità. Mi riprometto da mesi di fare un bel post riepilogo di tutte le trame e sottotrame venute fuori da due anni a 'sta parte, ma non ho mai tempo :(...

GGN

Anonimo ha detto...

In realtà questo lo avevo capito: sono proprio gli ultimi sviluppi che mi lasciavano perplesso!
cmq una puntata epica... anzi Biblica!
"In principio era il Generale Nero...e il Generale era presso Dio...il Generale era ...Dio"!!!!
Passatemi la citazione, ma nessuno si offenda eh!

Anonimo ha detto...

...uh...
...lo ammetto...

...i vegan cominciano a fare paura...
...uh...

tsurugi

Anonimo ha detto...

LOL!
ehehe, no purtroppo il Generale non è Dio...


... anche se il suo omonimo, scrittore di questo blog, si avvicina molto alla sua perfezione...

:P

GGN

Anonimo ha detto...

Sono sempre Figo, ma molto più figo è il GGN che scrive da dio :-)

Anonimo ha detto...

BUM!

grazie comunque :D

GGN

Anonimo ha detto...

Miiii...ma quanto siamo fighi?
quasi commossa...
(anche io! ho tutti itentacolini commossi)
Zitto tu, vegan!
(insomma, ho dei sentimenti anche io!mi emoziono tutto e mi tremnao le chele!)
...Non ho parole, taci, va.

Anonimo ha detto...

...io adoro...
...ADORO...
...la squadra getter...

...quei cialtroni attaccabrighe sono i migliori...

nagare

Anonimo ha detto...

Il getter succhia.
Succhia fortissimo.

bavetta powa

Anonimo ha detto...

Azz col casino di paradossi spazio temporali che avete causato come minimo il vostro blog si dovra rinominare in crisi dei robot infiniti :O

Anonimo ha detto...

eheheh... tu ci scherzi... ma tra qualche puntata qualche serio omaggio a Crisis lo troverai :D

GGN

Anonimo ha detto...

No, e adesso? Cosa altro succedera', tra salti e paradossi spazio temporali credo proprio di essermi un filino persa......
Reika76

Anonimo ha detto...

"RIASSUNTO"
"RIASSUNTO"
"RIASSUNTO"

tsurugi, nagare e il coro della fortezza delle scienze

Anonimo ha detto...

Con controvoce di Koji Alcor e Ryo
:-)

Anonimo ha detto...

penis enlargement

Anonimo ha detto...

o____________O

GGN

Anonimo ha detto...

BAVETTA!!!

...sei stato tu, vero?...
...non mentire...

tsu e naga

Anonimo ha detto...

ovvio!

viagra gratis.
tantissimo viagra gratis.

è che sono così simpatico che non mi capite

Juri ha detto...

AMICI CARISSIMI STATE LONTANI DAL MIO PC!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

...uh...
...solo perchè ti abbiamo aggiustato la risoluzione?...
...uh...
...cosa?...
...non andava meglio?...
...uh...
...(tsurugi e nagare si guardano intorno spauriti)...
...COLPA DI HIROSHI...
...uh...
...indubbiamente...

tsu e naga

Anonimo ha detto...

ubuntu!

...io l'ho sempre detto che chi usa linux puzza...

Anonimo ha detto...

...Shibuntu!...
...anzi...
...SHINbuntu!...

...noi unixiani profumiamo...
...è il tuo olfatto che è bacato...

..."TCLAC!"...
...(ops...post sbagliato)...

tsunagabeth (minchia, sempra un colpo di streetfighter!)

Anonimo ha detto...

Ciao! già uno di voi che si chiama generale nero.... già gli porto il massimo rispetto!!!! talmente tanto che se lo trovo a giro mi taglio un gamba e gliela regalo!!
Mi farebbe piacere se mi linkasse sul vostro blog... e io farò lo stesso naturalmente ma prima mi basterebbe che voi mi fate una piccola visitina su www.gundamrx78.splinder.com Venite tutti! E ditemi cosa ne pensate!!
Koji Kabuto regna!!!