E' il Giorno della Memoria anche alla Fortezza delle Scienze. Su richiesta di Hikaru, infatti, il personale della base acconsente a festeggiare il giorno in cui si celebrano le vittime del primo attacco del Dottor Hell a Tokyo.
Ognuno vive il mattino a suo modo.
Koji, dopo aver svegliato con una sonora secchiata di acqua ghiacciata il fratellino Shiro, si prepara e si veste col kimono cerimoniale. I due fratelli fanno una fermata all'hangar di Mazinger, dove il piccolo si mette alla cabina di pilotaggio del Pilder e comincia a giocare, fingendo di esserne il pilota.
Maria invece, si occupa di dare una mano nelle riparazioni di Minerva X. Nello staff, ancora intimorito per quello che è successo al villaggio, sembra esserci una persona sola a dare direttive in maniera sicura e tranquilla: una donna sui ventitre anni, di origini nippo-europee. Maria scopre che si tratta di una certa Ran Asuka, un'addetta alle comunicazioni, adesso adibita alla squadra di manutenzione di Minerva per le particolari doti empatiche, non potenti come quelle di Maria, ma sufficienti a darle sicurezza nell'agire sul robot. Maria e Ran si fermano a parlare del più e del meno, stringendo amicizia tra loro.
Hiroshi parla intanto con il dottor Yumi, chiedendogli dove siano stati portati i componenti di Jeeg. Il professore dice che sono in un hangar speciale, a cui stanno venendo montati apparecchi per smorzare il campo elettromagnetico originato dalla trasformazione del ragazzo, responsabile del tilt degli strumenti di comunicazione durante il combattimento contro Minerva X. Hiroshi insiste per poterli provare, in modo da sperimentare ciò che è in grado di fare Jeeg. Yumi, memore della perdita di controllo di Minerva suggerisce al giovane di aspettare che i vari staff di scienziati capiscano un po' di più il funzionamento del Dotaku Project, prima di prendere iniziative del genere. In tutta risposta, Hiroshi fa un lungo giro sia della Fortezza che della Build Base, cercando invano di capire dove il corpo del robot sia stato depositato.
Come il giorno prima, decide che non vale più la pena restare nascosti. Percorre la Fortezza mostrando il suo vero aspetto, suscitando il terrore in ogni persona che incroci la sua strada.
Tetsuya e Jun tornano alla Fortezza da una missione psicologicamente estenuante, andando subito a rapporto col Direttore. Il pilota del Great Mazinger va poi a trovare pace sul ponte della Fortezza, dove viene raggiunto da Koji. I due parlano tra loro e, alla domanda su dove sia stato durante l'attacco di Minerva X, Tetsuya risponde molto evasivamente, senza voler in alcun modo scendere nei particolari. Al duo si uniscono Hiroshi e Maria, proprio quando Koji sta ribadendo a Tetsuya la sua convinzione che Minerva X andrebbe distrutta.
Il pilota del Great, desideroso di stare solo, si ritira nella sala d'addestramento. I tre rimasti vengono invece interrotti dall'intervento di Danbei, che sul ponte sta guardando il cielo con un cannocchiale, in cerca degli "spaziali". Come per rilassarsi un po', Maria va a scambiare quattro chiacchiere col vecchio, che - da dietro il cannocchiale - la guarda e le parla in un ridicolo e insensatissimo linguaggio a base di piripiri guruguru.
Davanti a un'interdetta Maria, Danbei spiega di essere il Presidente del club Amici degli Spaziali, e che non è un problema se la ragazza vuol restare in incognito e mantenere la sua identità di aliena. Maria, dopo qualche momento di smarrimento iniziale, decide di scherzare un po' e gli comunica un va bene che risuona dritto nella testa del vecchio. Prima che Danbei possa replicare in alcun modo, una provvidenziale Hikaru pensa a farlo tornare all'interno della base.
Hikaru resta poi a fare due chiacchiere con chi è rimasto sul ponte, facendo per scusarsi con Maria per il comportamento del padre. La presenza di Hiroshi, però, incombe incupendo l'atmosfera, con il suo aspetto mostruoso. Proprio per alleggerire l'atmosfera, Maria decide di fare le presentazioni.
La replica di Hikaru, nel conoscere il suo nome è una coltellata involontaria al cuore.
Hiroshi Shiba? come il famoso pilota di Formula Uno?
Quando Hiroshi le fa notare che si tratta proprio di lui, e non di un omonimo, la situazione sembra raggelarsi di nuovo nel più profondo imbarazzo. Alle scuse della ragazza, il cyborg fa capire di non essersela presa. La discussione si sposta successivamente su Koji. Hikaru rivela di apprezzare molto quello che ha fatto per il Giappone insieme a Mazinger Zeta, a differenza di quanto pensa il suo fratellastro Daisuke, oggi particolarmente scostante e solitario.
Koji decide di mostrare a Hikaru il robot da vicino. Maria, frustrata dall'atteggiamento di profonda freddezza che Kabuto le riserva dall'incidente di Minerva, se ne va nella sua stanza, chiudendosi.
Koji decide di mostrare a Hikaru il robot da vicino. Maria, frustrata dall'atteggiamento di profonda freddezza che Kabuto le riserva dall'incidente di Minerva, se ne va nella sua stanza, chiudendosi.
Poco dopo, i piloti vengono convocati da Umon. Il professore dichiara che ormai l'insediamento alla Build Base può definirsi completato: i radar e i sistemi di difesa rendono impossibile l'avvicinarsi per qualunque oggetto volante non identificato, senza che lo si sappia con un largo anticipo. Viene accordato il permesso a tutti per scendere dalla Fortezza e festeggiare il Giorno della Memoria sulla terraferma e viene confermato da Hiroshi che si occuperà di infiltrarsi (il mattino dopo) nella roccaforte Mikeros di Yoshida.
Maria approfitta che tutti siano riuniti per richiamare l'attenzione di ognuno, spezzare l'imbarazzato silenzio su quello che è successo con Minerva X, e dire la sua sull'argomento. Koji, fa per alzarsi di scatto e andarsene, prima di essere fermato da Umon. Controvoglia resta ad affrontare il discorso, che presto diventa il pretesto con cui tutto il malcontento dei piloti viene a galla. Tetsuya si chiede di nuovo perchè Minerva non si alleni con gli altri, ottenendo in risposta da Umon una risposta poco soddisfacente: il robot serve anche a tenere impegnati i poteri mentali di Maria, nel solo sforzo di guidarlo, e ad evitare il rischio che esplodano incontrollati. In una simulazione in cui la ragazza non deve guidare nulla, si correrebbe tale rischio con una probabilità fin troppo elevata.
Koji si lamenta del fatto che ogni decisione viene presa in totale ignoranza del volere o del parere dei piloti, e che per il Direttore tutti quanti non sono altro che dei burattini da muovere a piacimento. Jun, con un tono sprezzante, rimarca che non è il legittimo pilota di Minerva a dover pagare per le azioni di una stupida ragazzina.
Koji non sembra sentir ragioni sulle responsabilità di Sayaka in quello che è successo, per quanto ne sia perfettamente consapevole. Secondo lui Minerva andrebbe abbattuta perchè in quel robot c'è qualcosa. La lapidaria risposta di Maria è il chiedergli a sua volta se sia così sicuro che anche gli altri robot non "abbiano qualcosa". Quando pure Umon le chiede di spiegarsi, la ragazza fa decadere il discorso come se fosse di nessuna importanza.
Anche Hiroshi prende le difese di Maria contro Sayaka, e Koji rimarca il fatto che - per tutte le vite che con Aphrodite A ha salvato durante la guerra con Hell - nessuno degli ultimi arrivati ha il diritto di insultarla.
Appena prima del sopraggiungere di Sayaka stessa nella sala, Tetsuya si alza ed esce.
Te l'avevo detto che aveva scelto lei, le sussurra.
Anche Maria fa per andarsene, non prima di aver chiesto a Umon che le sue stanze vengano trasferite il più vicino possibile all'hangar di Minerva. Con un ultima aggiunta tagliente, afferma anche che, se Mazinger non uscirà più in missione con lei... tanto peggio, lei uscirà con chi sarà disposto a seguirla.
Incrociando Jun per i corridoi, le chiede di potersi allenare con lei, l'indomani. Con un sogghigno l'altra acconsente, dicendole che farà male, e consigliandole di passare prima dall'infermeria per prendere una cassetta di pronto soccorso.
Mi fa piacere che tu stia bene, commenta sarcasticamente Hiroshi, passando vicino a Sayaka nell'uscire a sua volta dalla stanza.
Koji e Sayaka restano da soli. La ragazza, con un filo di voce, chiede scusa per tutto quello che è successo, accolta dal gelo più totale da parte di Koji. Poi chiede cosa sia successo di preciso, e perchè ancora nessuno abbia voluto dirglielo.
Koji, quasi spietatamente, le racconta tutto. L'unico addolcimento che concede alla ragazza, soffocando la sua stessa commozione e tristezza, è la convinzione che non sia stata davvero lei a uccidere tutta quella gente. E' stato un robot che le ha controllato la mente.
Nondimeno, Sayaka rimane totalmente sconvolta. In preda alle lacrime corre via dalla stanza, piangendo.
Nella Fortezza, cominciano a venire accese le candele per quasi ogni finestra: serviranno a far sì (nella tradizione della festa) che i morti ritrovino la strada, per poter stare vicini ai propri cari.
Koji va davanti la restricted area in cui si trovano gli alloggiamenti del Direttore, decidendo di entrare a tutti i costi. La sua rabbia viene accresciuta dal vedere Tetsuya entrare invece con la massima tranquillità e dirgli, con una vena fatalista, che conosce il Direttore da tempo e, se non vuole che entri nessuno, non entrerà nessuno.
Quando Koji arriva a sparare sulla porta pur di aprirla, le guardie chiamano il dottor Yumi. Alle richieste di poter vedere chi davvero comanda la base, Yumi risponde con la stessa tristezza e allusività usata in precedenza. Ciò su cui insiste è il rispetto per questo giorno. Koji rimarca quanto quella che molti stanno prendendo come una festa, per lui sia una giornata di dolore inconsolabile: suo nonno e suo padre hanno visto la morte, e a lui non è rimasto nessuno.
Yumi, con un amaro sorriso in volto, afferma che se suo padre lo potesse vedere, sarebbe senz'altro fiero di lui. Ancora una volta gli chiede - almeno per oggi - di ammorbidirsi nelle sue posizioni. Koji, estremamente a malincuore, accetta. Va a prendere Shiro, che ancora sta giocando sul Pilder.
Yumi, con un amaro sorriso in volto, afferma che se suo padre lo potesse vedere, sarebbe senz'altro fiero di lui. Ancora una volta gli chiede - almeno per oggi - di ammorbidirsi nelle sue posizioni. Koji, estremamente a malincuore, accetta. Va a prendere Shiro, che ancora sta giocando sul Pilder.
Gli lascia addosso il casco, che gli copre completamente la testa e lo vede allontanarsi nei corridoi. Andando da Sayaka - dopo molti ripensamenti - Koji le offre un kimono da cerimonia e l'attende per scendere alla Build Base, dove le celebrazioni avranno inizio.
Tetusya, intanto, parla al Direttore. Gli sottolinea quello che chiama il disastro di Minerva X, e la mancanza di fiducia di Koji nella sua figura, così inaccessibile. Il Direttore ribatte dicendo che il disastro è reso tale solo dal comportamento di alcuni elementi dell'Armata, e che dovranno imparare a fidarsi delle sue decisioni. Malgrado il muro di riservatezza tra loro e lui. Tetsuya risponde che forse - se la pensa così - non conosce bene il pilota di Mazinger Zeta.
Con un tono più freddo del solito, il Direttore risponde dicendo che non è suo compito conoscere nessuno, ma solo far sì che le cose funzionino nel miglior modo possibile.
Tetsuya chiede cos'abbia deciso, riguardo alla proposta di Blocken, dopo che lui e Jun sono andati all'insaputa di tutto il resto dei piloti a parlamentare con lui a Berlino.
Il Direttore dice che questa non è la sera per le decisioni, ma quella per onorare i propri cari.
Il Direttore dice che questa non è la sera per le decisioni, ma quella per onorare i propri cari.
"E tu chi onorerai, Capo?", chiede Tetsuya.
"Mio padre", risponde l'altro, dopo un istante di silenzio.
Lo stesso istante che impiega Tetsuya, per formulare una domanda amareggiata e trattenuta da troppo tempo.
E io chi onoro, Capo?
E io chi onoro, Capo?
Senza ottenere risposta, Tetsuya se ne va dalla sala.
Una sempre più solitaria e ferita Maria, accetta intanto l'offerta di Ran Asuka, che la viene a prendere e le chiede se vuole unirsi allo staff di riparazione di Minerva, per i festeggiamenti alla Build Base.
La Fortezza resta popolata solo dagli staff nelle sale di controllo. Ben presto diventa uno spettrale e silenzioso intrico di corridoi vuoti e illuminati solo dalle candele, dove Hiroshi - rifiutandosi di partecipare con gli altri - si muove solitario.
Ognuno dello staff dedica un pensiero ai propri morti. Koji ricorda suo nonno e suo padre. Jun, molto sbrigativamente, i genitori conosciuti per così poco tempo, Ran fa una preghiera per suo fratello Ryo, ovunque si trovi adesso.
Tutti pregano per chi li ha lasciati... quando dalla Fortezza giunge un allarme.
L'Armata Mazinger si mobilita immediatamente. La principale fonte di preoccupazione, però, è che tra i due oggetti in avvicinamento segnalati dai radar, ne è visibile solo uno, un mostro volante di Mikeros. Il Thunder Breaker di Minerva, l'Iron Cutter di Mazinger Zeta e il Thunder Break del Great Mazinger riescono ad averne la meglio in pochi attacchi. Solo Hiroshi però, con la vista a raggi x di Jeeg, riesce a rilevare la presenza del secondo mostro, che si fa strada attraverso il sottosuolo fino a emergere proprio dove tutti sono riuniti per la celebrazione. Jeeg riesce ad accogliere il mostro con un Double Knuckle Bomber, e ben presto viene affiancato dai Mazinger e da Minerva, mentre Venus e Grendizer sono impegnati a salvare il personale della base.
Lo scontro è molto duro: dopo esser stato immobilizzato in una presa da Jeeg, il mostro (una sorta di carro armato con parti organiche) riesce ad avere la meglio sul robot d'acciaio, perforandolo con la sua trivella. L'immenso dolore provato da Hiroshi fa collassare per un momento il suo campo magnetico, facendogli crollare un braccio al suolo. Minerva viene colpita a sua volta, venendo sbalzata lontano dal nemico che ha ancora il corpo di Jeeg impalato sulla sua trivella. Come se non bastasse, un errato calcolo delle tempistiche fa sì che Koji, invece di ferire il mostro con un colpo di Scrander, colpisca ulteriormente Hiroshi.
Il Great Mazinger incrina con il suo Great Boomerang la trivella dell'avversario, spaccata poi definitivamente dal Knuckle Bomber di Jeeg, che ne sfrutta la potenza propulsiva per liberarsi del tutto.
Il mostro fa allora per avventarsi su Minerva X che in risposta lo colpisce col suo Breast Inferno. Quando la creatura ha raggiunto il robot di Maria, è ormai diventato null'alro che una pozza di metallo e carne fusa.
La gioia della vittoria è ben presto avvelenata da un sospetto nella mente dei piloti, confermato anche dalle parole del dottor Yumi. Mikeros sapeva esattamente dove e quando colpire: un momento in cui avrebbe colto impreparata la base e un punto in cui avrebbe potuto ucciderne quasi tutto il personale.
Qualcuno ha rivelato quando e dove lo staff della Fortezza delle Scienze avrebbe festeggiare il giorno della memoria.
Tetsuya sostiene che dev'essere stato qualcuno che sfrutta un sistema di comunicazione autonomo, o che - come Maria - possa usufruire di poteri mentali. Tutte le trasmissioni dalla fortezza sono fin troppo monitorate per permettere una fuga di informazioni all'insaputa del Direttore. Yumi raccomanda ai piloti di non diffondere la paranoia all'interno della base, ma di fare comunque attenzione a qualsiasi cosa sospetta.
Maria e Hiroshi fanno un breve giro di ronda. Il ragazzo conferma all'amica di aver lottato al solo scopo di morire. Questa volta non è successo, ma ci saranno molte altre occasioni. Maria gli risponde dicendo che la sua vita, per lei, conta molto.
In quel momento, ai due si affianca Ran, che si informa sulle condizioni dei piloti e di Minerva. Poi, guardando Hiroshi, dopo un attimo di titubanza gli stringe la mano e gli dice di poter leggere piuttosto chiaramente il suo senso di delusione.
In quel momento, ai due si affianca Ran, che si informa sulle condizioni dei piloti e di Minerva. Poi, guardando Hiroshi, dopo un attimo di titubanza gli stringe la mano e gli dice di poter leggere piuttosto chiaramente il suo senso di delusione.
Sei più brava di quanto non pensassi, le dice Maria, facendole risuonare le parole in testa. Ran, non appena si accorge dell'intrusione erige immediatamente un muro mentale e annuisce nervosamente, allontanandosi.
Koji va a parlare a Umon, suggerendo che Jeeg possa in qualche modo addestrarsi con loro, vista l'evidente differenza nello stile di combattimento rispetto ai Mazinger. Si offre inoltre di mettere a disposizione le sue conoscenze di ingegneria (davvero notevoli, per un ragazzo della sua età) per realizzare il Big Shooter, la navicella ideata dal Dottor Shiba per il trasporto dei componenti di Jeeg.
Ben presto, la stanchezza coglie tutti quanti. I piloti si addormentano, in preda a sogni più o meno agitati.
L'unico a rimanere sveglio è proprio Hiroshi. Nel buio della base, pensa all'indomani, alla sua pericolosa missione nella stessa città in cui è nato.
4 commenti:
LO FARO' GIALLOOOOOO!!!!!!
BUAHAHAHAHAHAHAHAHAH
certo, Alcor........... -___-
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cazzo non mi ricordo i dati per il login
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