martedì, ottobre 11, 2005

12: La verità ha sempre due facce



Alla Fortezza delle Scienze i preparativi iniziano molto presto.
Fin dalla prima mattina, tutto il personale viene svegliato per farsi sottoporre alle analisi mediche richieste dal dottor Yumi.
Sono analisi mediche e psicologiche, condotte come sempre dalla dottoressa Asamiya, incaricata di avere in cura tutti i piloti della base. Nella sua seduta, Maria dice di sentirsi stanca, arrabbiata e delusa per essere sempre messa da parte da tutti quanti gli altri piloti. Sente pesantemente il sospetto verso di lei e verso il suo robot. Sospetto che reputa ingiustificato.
La dottoressa, come al suo solito, annota, ascolta e registra, risultando tranquillizzante pur senza dare giudizi. Alla ragazza confida che non parteciperà al funerale di Ran, Kurobe e gli altri: controllerà Ryo Asuka, il cui comportamento di totale indifferenza non è per lei solo imputabile allo choc. Maria, comprendendo la situazione, le raccomanda solo di farlo senza dare nell’occhio. Il sospetto che il fratello abbia in sé qualcosa di sbagliato, unita alla rabbia per il fatto che lui sopravissuto e la sorella no, la mettono in una posizione di deciso sospetto.



Anche Tetsuya viene sottoposto a una seduta con la dottoressa. Ancora una volta, come mille altre, si confida sui suoi dubbi e sulle incertezze verso l’operato suo e della base. Non è una novità: la dottoressa Asamiya, prima di essere l’esperta in analisi dell’Armata Mazinger, era soprattutto incaricata di badare alla crescita psicologica del piccolo Tsurugi e di Jun.
Quando Tetsuya le dice che per lui il Great Mazinger non ha ancora espresso il suo vero potenziale, restando quasi illeso negli scontri, lei si rivolge al pilota chiedendogli se – al solito – egli non sia troppo esigente verso le sue stesse capacità che verso quelle del robot.

Koji intanto presenta a Hiroshi i primi due componenti per Jeeg: Mach Drill e Bazooka, e comincia a illustrarne il funzionamento.

Più tardi, il pilota del Great Mazinger riceve una comunicazione estremamente disturbata sul suo segnalatore. Dopo qualche difficoltà nel comprendere chi sta parlando e cosa dice, Tetsuya si rende conto che il suo interlocutore è il Maggiore Schwartz, conosciuto all’Area 51. L’ex graduato americano sta comunicando da una base statunitense e chiede di poter trasmettere sulle frequenze della base. Tutti i piloti vengono chiamati nella sala delle comunicazioni e vengono presentati al capo della resistenza americana, le cui novità sono impressionanti.

Dopo aver preso una base, i soldati di Schwartz hanno infatti trovati una serie di documenti relativi a una nuova corazzata: dotata di un equipaggio totalmente umano, ma al servizio dell’impero sotterraneo, ha la forma dello scheletro di un drago, e viene usata per operazioni di rastrellamento. Schwartz fa passare alcuni progetti della base semovente, soffermandosi su un robot da combattimento decisamente simile (oltre che a un’ennesima variante di Mazinger) al guerriero di Mikeros su cui, un anno prima, fu trovata Maria. Schwartz non esclude che il dottor Daimoni, a capo del progetto, abbia sfruttato parte della tecnologia dell’Area 51. Il Drago Spaziale, come viene chiamata la corazzata sembra inoltre fare la spola tra gli Stati Uniti e un’isola sul Pacifico non segnata sulle mappe.
Il capo della ribellione non esclude che la maggior parte delle sue operazioni saranno in Messico, ora “territorio caldo” della guerra civile in America.
Quando Koji chiede quali siano i suoi prossimi piani, Schwartz risponde dicendo di avere in programma un raid a una base texana, in cui dovrebbero essere custoditi dei robot realizzati con la tecnologia del dottor Tachibana. Tachibana, ricorda Yumi, è uno scienziato giapponese che collaborò poco prima dell’Invasione con l’Istituto di Ricerche Fotoatomiche. Il suo scopo era rendere la Superlega Z più leggera e flessibile, in modo da permettere a Mazinger una maggiore libertà e possibilità di movimento.
Al momento, però, Schwartz è piuttosto sfiduciato sulla possibilità di tenere anche solo la base appena conquistata a lungo: una spedizione punitiva dell’esercito americano, insieme a Mikeros, è imminente.
Stupiti dalla determinazione dei partigiani e consapevoli dei vantaggi nella loro sopravvivenza, i piloti dell’Armata Mazinger decidono di rimandare la spedizione in Corea per aiutare Schwartz a impadronirsi almeno dei robot di Tachibana. L’altro obbiettivo è “abbordare” il Drago Spaziale in modo da catturarne l’equipaggio e avere utili informazioni sul nemico.

Non è però una scelta semplice: più a lungo si ritarda la sortita in Corea, più si rischia che all’arrivo ci siano solo dei morti. Discutendone, i piloti si rendono conto che, in una guerra, spesso bisogna scendere a patti con la propria coscienza in nome dell’utile. E’ una lotta per la sopravvivenza e quindi va combattuta prendendosi ogni vantaggio possibile. Il viaggio, buona parte per mare, richiederà una settimana per controllare la sicurezza delle rotte e cercarne di sicure. Una settimana in cui i piloti dell’Armata Mazinger sperano non accada nulla agli ex soldati americani.

Koji inizia a cercare piloti papabili per gli Spazer da affiancare a Grendizer, vedendosi presentare i più assurdi candidati: Danbei, Boss, perfino un dottor Mori Mori in splendida forma. Tra le tante, anche Hikaru, la quale non ha mai pilotato nulla, ma vorrebbe solo stare a fianco di Daisuke. Koji, ancora piccato per la discussione con Sayaka, mette un annuncio anche per un nuovo pilota a Dianan A.
Dal canto suo, Miwa, sempre più in ansia per la sorte di Mayumi, dice a Hiroshi di non avere più tempo per allenarsi col Big Shooter. La priorità per la salute della sorellina di Jeeg è fondamentale. A malincuore, Hiroshi aggiunge a sua volta un annuncio per un nuovo pilota del suo mezzo di supporto.



Dopo una discussione con il Direttore, in cui si conclude che il Drago Spaziale potrebbe essere anche una risposta agli interrogativi su Maria, Tetsuya va in palestra ad allenarsi con Jun. Ogni colpo è una domanda, una frase.
Tetsuya chiede alla sua partner di combattimento il motivo per cui il Capo stia lasciando sempre di più il potere decisionale nelle mani dei piloti.
“Forse siamo cresciuti”, risponde la ragazza.

Sul ponte, intanto fervono i preparativi per il funerale. Masai chiede a Koji (il quale cerca ogni volta di convincerlo a non chiamarlo “signore”) che tutti i robot vengano esposti ai funerali. Il giovane Kabuto acconsente di buon grado e chiede agli altri piloti di fare lo stesso. L’unica che ha delle perplessità in materia è Maria: la ragazza sa benissimo che molti non hanno la minima simpatia per Minerva X e teme che il gesto di esporla sul ponte venga visto sotto una luce molto più cupa del previsto. In realtà, la ragazza passerà anche buona parte del funerale a sondare mentalmente la presenza della spia: per questa ragione teme di poter perdere il controllo su Minerva, con conseguenze irreparabili.
Sayaka sembra essersi calmata… delle accorate scuse a Koji per il comportamento tenuto fanno eco alla promessa di combattere con Dianan A, una promessa a cui il pilota di Mazinger non sa se dar credito o no.
Tetsuya e Jun si uniscono agli altri finiti gli allenamenti.

Per qualche minuto, c’è un continuo andirivieni di persone tra l’interno della Fortezza e il ponte. Pochi rimangono dentro: tra civili e militari, tutti tengono a dare l’estremo saluto a chi li ha abbandonati, nel desiderio di costruire un’esistenza libera dai mostri che hanno invaso la superficie. Sono funerali militari, molto semplici ma molto sentiti. Sulle bare dei piloti viene posta la bandiera della nazione da cui ogni caduto proveniva e, sopra di essa, il casco. Poi le bare vengono lasciate in mare, in modo che il silenzio delle onde accompagni e culli il loro ultimo viaggio.
Il discorso di Koji cerca di portare prospettive per un domani migliore, un domani di libertà, in cui il sacrificio di questa gente non sarà reso vano.
I Bambini Randagi intonano una melodia triste e malinconica, un canto senza parole che accompagni Kurobe ovunque egli sia andato e ne celebri la dipartita. Sayaka scoppia in un pianto disperato, mentre Jun fa di tutto per non tradire la sua durezza e si trattiene dal fare altrettanto.
I piloti di Taekwon V e Mazinger X cercano di parlare a Koji, esprimendo tutta la loro vergogna per quello che è successo e promettendo di diventare i migliori piloti possibili, per ripagare il sacrificio di chi è morto al posto loro. Sono parole dure, quelle che vengono loro rivolte in cambio, escludendo ogni possibilità di riappacificazione.





Anche un uomo allampanato, guercio e con un’espressione cupa avvicina il giovane Kabuto. Dice di chiamarsi Sosuke Oshiba: Tetsuya e Koji lo riconoscono come quello che, nel villaggio vicino Yoshida, uccise numerosi militari della base a colpi di katana, prima di essere catturato con i suoi compagni.
Sosuke dice che da questo momento metterà la sua spada al servizio di Mazinger Z, e chiede di poter pilotare il robot destinato a Kurobe. Senza nulla da aggiungere, Koji gli chiede di presentarsi l’indomani alla sala delle simulazioni, per verificare le sue capacità.

E’ in quel momento che Maria percepisce un’intrusione psichica di estrema potenza provenire dall’interno della base.
Nello stesso momento, proprio mentre tutti avvertono un piccolo brivido alla base del collo, la Fortezza delle Scienze erige la barriera.
Ogni tentativo di comunicare con l’interno non sortisce effetto. Tetsuya sale sul Brian Condor a bordo del Great per vedere da una posizione sopraelevata cosa sta succedendo nella sala di controllo.
Alcuni soldati stanno occupando con le armi la Sala, come posseduti.
Koji, Maria e gli altri scattano dentro. Il Great Mazinger rimane bloccato sul ponte con la cupola che ne ostacola i movimenti, mentre Hiroshi attende il momento buono per trasformarsi.
La Fortezza inizia a inabissarsi, mentre il fondale, di contro, comincia a scuotersi e ribollire.

Jun, Sayaka e parte delle guardie all’esterno cercano di riprendere il controllo della Sala Controllo, ai cui occupanti anche Tetsuya, stringendo una parte di parete con la mano del Great Mazinger ordina di cessare ogni resistenza.
Maria intuisce come questo sia solamente un diversivo. Dopo aver cercato di comunicare senza successo con il Direttore, la telepatie percepisce che la spia sta scappando verso le capsule di salvataggio, insieme al capo della Fortezza delle Scienze. Insieme a Koji, Masai e Sosuke insegue i due, cercando di penetrare il più possibile le difese dell’aggressore e cercando di capire chi sia.
Un sospetto si forma sempre più nella sua mente, un sospetto che prende il volto dell’enigmatico Ryo Asuka, l’oscuro fratello della defunta Ran.
Due guardie si parano innanzi ai piloti.
Aprono il fuoco, come possedute.

“Cercate di non ucciderle!”, urla il pilota di Mazinger Zeta, appena prima che un deciso colpo di Sosuke apra la testa di una delle due. Masai cerca di fermare l’altra, mentre Koji e Maria continuano il loro inseguimento.

Intanto l’insurrezione nella Sala Controllo sembra essersi placata. Tetsuya ordina che sia tolta la barriera e che le manovre di immersione vengano invertite.
Hiroshi corre verso il ponte proprio quando la situazione sembra essersi placata. Facendo per uscire, Chiede alla Sala di Controllo che vengano lanciati, non appena la barriera verrà annullata, Big Shooter e Bazooka.
Il cyborg, per si raggela proprio quando sta per uscire: Maria infatti è riuscita a sfondare le difese della spia, telepate come lei e provata dallo sforzo di controllare le menti dei soldati alla base.
La rivelazione è agghiacciante.

“MALEDETTA! MALEDETTA BASTARDA!”, urla Hiroshi.

Non appena crolla la barriera, il Great Mazinger si lancia all’inseguimento della capsula di salvataggio, di cui Koji e Maria non sono riusciti a impedire la partenza.
Minerva X e Mazinger Z partono pochi muniti dopo.

Tetsuya si inoltra sempre di più negli abissi. Il fondo si fa sempre più nero, un nero che non lascia spazio ad alcuna luce oltre quella del monitor per le comunicazioni, che si accende di colpo.
La trasmissione è disturbata all’inizio. Poi, la telecamera sembra riprendere il corpo esanime di un uomo dalle mani di acciaio, con il volto fuori inquadratura.
A essere inquadrato, è il volto della dottoressa Asamiya.





Via via che Tetsuya si inoltra verso il fondale, la dottoressa gli parla con la sua voce pacata, rassicurante. Gli racconta di quando fu scelta, per le sue doti di empatia e immedesimazione, per controllare il nemico. Gli racconta della prima volta in cui ha visto il piccolo Tetsuya volare a bordo del Great Mazinger e di come ha dovuto sopprimere un brivido, al pensiero che stavano trasformando un bambino in un’arma e di quello che ne sarebbe stato.

“Tutto questo finirà, Tetsuya. Ci sono parti del mondo che ancora non sono sotto il nostro controllo. Vattene. Non ti verremo a cercare. Vivi la tua vita. Qui non durerà. Il Direttore non è più un problema. Puoi essere libero da lui, puoi essere libero dal Great Mazinger. Vivi, Tetsuya…”

Poi, sotto gli occhi attoniti del pilota del Great, il suo collo si torce, fino a che la sua testa non ruota completamente. Allora, ogni pilota (ognuno vede la trasmissione sul suo monitor) vede un secondo volto sulla nuca della dottoressa.

Io sono la Marchesa Yanus, dell’Impero di Mikeros.

Tetsuya parte all’attacco, proprio mentre quattro mostri combattenti risalgono dai fondali marini per proteggere la fuga della capsula.





Frattanto, il Big Shooter vola accanto a Jeeg e lo fa salire sulla sua superficie, dopo l’innesto dello Space Bazooka. La manovra è perfetta, dimostrando una coordinazione con i movimenti di Jeeg mai visti prima.
Insieme corrono verso il punto in cui la capsula di salvataggio si sta lentamente inabissando.





Il Great Mazinger, intanto è in pesante difficoltà: concentrato sul recupero della capsula, presta poca attenzione ai movimenti dei mostri, che riescono in poco tempo a immobilizzarlo: l’arrivo di Mazinger Zeta e Minerva X sembra cambiare per qualche istante le cose, ma anche i due robot (di cui uno è ancora pesantemente danneggiato) sembrano avere qualche difficoltà di fronte alla ferocia dei mostri combattenti.
E’ lo stesso campo di battaglia a risultare ingeneroso nei confronti dei robot, rendendo inutilizzabili o scarsamente efficaci buona parte delle loro armi.

Il fondale marino, nel frattempo sembra scuotersi sempre di più, fino a iniziare a spaccarsi.

Masai partecipa al suo battesimo del fuoco, e ben presto viene raggiunto da Hiroshi. Jeeg, buttandosi nelle profondità oceaniche, inizia a sparare ai nemici con il suo Space Bazooka in caduta libera.
Mentre Jeeg e Minerva X (col Koshiryoku Beam) rendono inutilizzabili parte dei mostri combattenti, Mazinger Zeta si getta a testa bassa a prendere la capsula. Un ennesimo, letale colpo dello Space Bazooka di Jeeg riesce a distruggere uno dei mostri che trattengono il Great, il quale a sua volta riesce a liberarsi del tutto.

Prima che le profondità marine riescano a inghiottire del tutto la capsula, Mazinger Zeta cerca di afferarla al volo con un Rocket Punch: la manovra è ai limiti dell’impossibile e consiste nel serrare nel pugno lanciato la capsula, senza danneggiarla, in modo da poterla catturare.
In un momento di estrema tensione, Koji spara la sua arma.
Le dita del Rocket Punch si chiudono sulla capsula, strette ma non abbastanza da distruggerla.

I mostri si gettano infuriati verso Mazinger Zeta.
Il Great Mazinger riesce miracolosamente a prevenire i loro movimenti, impadronendosi del pugno (e annessa capsula) del robot di Kabuto, mentre Jeeg e Minerva X continuano a infierire sugli avversari.
L’intervento provvidenziale di Venus Alpha fa sì che il robot di Tetsuya (con lo Scrander ormai distrutto) si aggrappi a lei per risalire in superficie a gran velocità. Mazinger Zeta si frappone tra lui e gli ultimi mostri rimasti, per coprire i compagni dai colpi nemici: presto le ferite a Zeta diventano troppe e Kabuto ne perde completamente il controllo. Minerva X riesce ad agire appena in tempo, recuperando Jeeg (che da il colpo di grazia all’ultimo mostro rimasto) e il Dyon Gamma di Masai, prima che scompaiano sotto il fondale, ormai completamente crepato. Mazinger Zeta viene salvato dalla stessa fine grazie all’intervento di Grendizer.

Quando Tetsuya arriva sul ponte della nave, la Marchesa Yanus è già morta, uccisa da un’ingestione letale di veleno. Tutti i segreti sull’Impero Sotterraneo e sulla sua vita passata, vengono sepolti insieme a lei.
Ma questo, al pilota del Great Mazinger non importa. Dopo aver fatto portare via il Direttore per essere curato (poco prima che arrivi Koji), prende tra le braccia il corpo esanime della Marchesa. Pur con le sue ormai scarse forze, la porta in braccio.
Non porta in braccio il nemico di Mikeros… porta in braccio la donna che ha sempre saputo ascoltarlo e consigliarlo, fino all’ultimo.
Il personale della base lo fa passare, terrorizzato sia dall’aspetto mostruoso della Marchesa bifronte, sia dallo sguardo allucinato di Tetsuya, che lascia una lunga e profonda scia di sangue dietro di sé. Passo dopo passo, porta il cadavere della Marchesa all’inceneritore della base. Passo dopo passo, gli sguardi dei soldati alla abse si fanno sempre più carichi di disprezzo verso la donna e verso il pilota che le sta tributando un tale rispetto.





Ma di questo, Tetsuya non se ne cura. Lascia bruciare il corpo della Marchesa Yanus, fino a che non rimane che cenere. Quella cenere, poi, la ripone con cura nel suo casco.

Hiroshi, nel frattempo, mitiga la sua rabbia verso la traditrice con la sola consapevolezza che, a guidare il Big Shooter è stata Miwa, offertasi volontaria non appena le circostanze hanno richiesto il suo apporto. Ancora tremante per l’emozione di aver guidato la navicela per la prima volta, la ragazza si abbandona nell’abbraccio di Hiroshi, che la porta in trionfo dentro la base.





Koji si informa intanto sulle condizioni del Direttore. E’ molto grave, non si sa quando o se si riprenderà. Non è nell’infermeria, ma un’equipe di medici sta badando a lui direttamente nelle sue stanze. Nell’infermeria invece, c’è ancora un enigmatico Ryo Asuka, che scruta Maria con l’aria di qualcuno che sa molto di più di quanto non darebbe a vedere. La telepate gli dice che i due dovranno parlare, molto presto. La palese ostilità dell’una viene ricambiata con la solita, quasi divertita indifferenza dell’altro.

Poco prima che la Fortezza delle Scienze dia il suo definitivo arrivederci al Giappone, Tetsuya chiama Jun sul punto. Tra le sue mani, il casco, pieno delle ceneri della Marchesa.

“Hai qualcosa da dire?”, le chiede.
La ragazza resta in un ostinato silenzio.
Dopo un lungo momento di silenzio, Tetsuya confida a Jun che l'offerta della Marchesa per un attimo gli è sembrata allettante, fin troppo allettante. Solo quando si è palesata come una creatura di Mikeros, tuti i condizionamenti di una vita d'allenamenti sono tornati a galla.
"Non è molto confortante", mormora Jun. Poi, senza voltarsi indietro, corre infuriata e ferita all'interno della Fortezza.

Senza dire nulla, il pilota del Great Mazinger lascia che il vento porti via le ceneri della spia di Mikeros, della Marchesa Yanus, della dottoressa Asamiya.

La barriera viene eretta subito dopo, quasi a volerli separare ulteriormente.

La Fortezza delle Scienze salpa, in cerca del suo domani.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

A NO E' SALVATO DA DAISUKE SBAVANTE NO!!!!!!!!!!!!!
Mi ha appena dato un passaggio, non ha fatto un fava per tutto il combattimento e poi fa quello che mi salva????????!!!!!!!!?????????

Anonimo ha detto...

A NO E' SALVATO DA DAISUKE SBAVANTE NO!!!!!!!!!!!!!
Mi ha appena dato un passaggio, non ha fatto un fava per tutto il combattimento e poi fa quello che mi salva????????!!!!!!!!?????????

Anonimo ha detto...

A NO E' SALVATO DA DAISUKE SBAVANTE NO!!!!!!!!!!!!!
Mi ha appena dato un passaggio, non ha fatto un fava per tutto il combattimento e poi fa quello che mi salva????????!!!!!!!!?????????

Anonimo ha detto...

Emm non so come ho fatto :-P

Anonimo ha detto...

Che tristezza, povero Tetsuya!!!
Un complimento particolare a Miwa: che coraggio!!! Senza contare che Hiroshi è MITICOOOOO!!!!!! (Ma io sono di parte...)
Aspetterò la prossima puntata...
Saluti,
StormS

Anonimo ha detto...

...in effetti hai cambiato alcune cose, capo...
...tipo, tetsuya dichiara a juhn che stava per cedere alla proposta della marchesa, sino a quando questa non ha pronunciato "mikeros"... nome che ha risvegliato in Tetsuya tutta la rabbia che gli è stata impartita in addestramento...

...uh...
...ma per caso mi tocca fare le schede dei tre spacer di Grendizer?...
...che due palle...

Magus

Anonimo ha detto...

...ma ieri, alla fine?...
...siete morti tutti senza l'ausilio del Great?...

Magus

Anonimo ha detto...

su questa puntata, mi pare che hiroshi fosse già trasformato... non era col jeeg ai funerali?
cmq, Dani, ieri senza di te ci siamo divertiti un casino!!!!come sempre, quando manca qualcuno succede sempre qualcosa che per quel qualcuno sarebbe... divertente! l'altra volta daisuke, e abbiamo deciso di lasciare i coreani la da soli, ieri tu e... be', aspetta l'aggiornamento ^_^

Generale Nero ha detto...

mmm, no, Jeeg era già trasformato am se ti ricordi hai fatto un po' di andirivieni dall'interno all'esterno della base, prima di trasformarti di nuovo...

oggi mi occupo delle correzioni, vah, che ho ancora quelle dello scorso post..

scusate le imprecisioni, ma è difficile ricordarsi proprio tutto!!

Anonimo ha detto...

Non devi scusarti, i commenti che facciamo qui sono anche per aiutarti a ricordare tutto! 6 teste sono meglio di una! ^_^

Anonimo ha detto...

Dipende dalle teste...
@_@

Anonimo ha detto...

ahahhaha, ti ho salvato il culo Koji Kabuto. Ringrazia!!!!


Daisuke "sono il Grendizer, risolvo problemi" Umon

Anonimo ha detto...

Lo odio...

Anonimo ha detto...

Qui si batte la fiacca!!!
Aggiornamento! Aggiornamento!

Anonimo ha detto...

Concordo con Maria Grace: FUORI L'AGGIORNAMENTO!!!

Anonimo ha detto...

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