lunedì, novembre 21, 2005

16: "Ti ha sempre tenuto al sicuro..."




Koji Kabuto sta cercando di far ripartire Zeta a ogni costo. Intorno a lui, Morimori Sewashi e Nossori sciamano nella più totale incomprensione di quello che sta succedendo. Nessuno strumento sembra essere stato danneggiato.
L'unica cosa certa è la profonda rabbia irradiata da Mazinger, che ben presto si fonde con quella sempre più cocente di Koji nel vederlo restare immobile.
Il ragazzo tenta in tutti i modi di parlare al suo robot, come se questo lo ascoltasse. Arriva perfino a minacciare di buttarsi dalla cabina di pilotaggio sull'Hover Pilder... promessa puntualmente mantenuta, le cui conseguenze sono evitate dal provvidenziale intervento di Boss, Nuke e Moocha che distendono un telone in cui prenderlo al volo.
Mentre la battaglia sembra essersi calmata (in realtà poco prima dell'attacco folle di Daisuke), Koji fa portare Mazinger sul ponte e si mette in comunicazione con Minerva X, perchè questa lo attacchi, sperando in questo modo di "sbloccare" il suo robot. In realtà è Boss ad approfittare indegnamente della situazione con il suo Borot, mettendosi trionfalmente davanti a Mazinger e prendendolo a pugni. Koji sopporta i primi due colpi, poi apre il Pilder e inizia a sparare al Borot dei colpi con la sua pistola laser. La corazza del robot di Boss non sembra essere in grado di reggere nemmeno questi e, tra mille imprecazioni, il trio di teppisti scappa rintanandosi nell'hangar.

Minerva arriva, depositando lo Skylar e Gaiking. Koji assiste impotente anche alla partenza di Venus Alpha, sul campo di battaglia.
Maria rimane per qualche minuto a studiare il robot di Koji, cercando di stabilire una qualche forma di connessione con lui. Un brivido scende lungo la schiena della telepate... la rabbia che irradia da Mazinger sembra la stessa che possiede Minerva X, ed è in rapido aumento. Percependo un pericolo crescente, Maria chiede più volte a Koji di abbandonare il robot e scendere, ma Kabuto non sente ragioni.
Il dialogo tra i due si fa sempre più accalorato, finché anche Koji finisce per perdere il controllo. Sparando i due Rocket Punch contro Minerva, inizia a muoversi per il ponte animato da una sete di distruzione.
Minerva riesce ad afferrarlo in tempo e a scaraventarlo in mare, ma la rabbia di Zeta non sembra affatto essere messa a tacere: non appena il robot di Maria plana lungo la superficie dell'acqua, di nuovo Koji la prende di mira. Il colpo assestatole, fa partire una piastra al seno di Minerva e, solo dopo, la lucidità sembra farsi strada nella mente del pilota. Con l'aiuto di Venus Alpha, Koji viene riportato in superficie, dove riesce ad agganciarsi allo Scrander. Dopodiché, sotto gli occhi di un sempre più preoccupato Yumi, si dirige al Drago Spaziale.



Frattanto il Drago Spaziale si muove per condurre gli altri all'isola.
Tetsuya chiede cosa ci sia e soprattutto perchè Mikeros se ne tenga alla larga. L'enigmatica risposta di Daimoni, è che lì ci sono avversari comuni.
"Vegan?" chiede Tetsuya.
Il silenzio di Daimoni e il suo stupore nel vedere un altro a conoscenza dei parassiti alieni sono una risposta più che eloquente. Il capitano del Drago Spaziale assicura però che l'organismo Vegan che vive nell'isola non sembra essere assolutamente ostile. Tetsuya chiede al dottore di presentarsi alla Fortezza insieme all'altro scienziato che dalle ricerche di Schwartz riisulta essere sul Drago, il dottor Tachibana.



Dentro al Drago, intanto, è rimasto Hiroshi. L'equipaggio della Base è ormai rassegnato alla sconfitta e, in questo clima, nasce una sorta di strano cameratismo che spinge Jeeg a familiarizzare con il pilota che ha sfidato poco prima la morte pur di entrare in uno dei robot. Il pilota in questione dice di essere un samoano di nome Bunta e sembra in parte sollevato dalla vittoria dell'Armata Mazinger. In questo modo, almeno, potrà finire di sporcarsi le mani dal sangue degli innocenti. Bunta rivela a Hiroshi che la quasi totalità dei graduati nel Drago sono persone considerate idonee e sequestrate dal governo americano ai tempi della guerra contro il dottor Hell. Gaiking e il Drago sono stati progettati apposta per abbattere Mazinger Zeta nel caso in cui vincesse la guerra, in modo da non rendere il Giappone un pericolo per la supremazione statunitense. E' proprio il Mazinger Zeta che Bunta vede fuori dal Drago, salutandolo e dichiarando con rammarico di conoscerlo di fama.
Jeeg riprende le sue sembianze umanoidi per andare incontro a Bunta e stringergli la mano, in un gesto di inaspettata amicizia.



Ho perso la memoria e tu sei la mia ragazza, vero?

Così il pilota del Gaiking, ancora in stato di semincoscienza si rivolge a Maria - col volto ancora celato dal casco - arrivata in infermeria per interrogarlo. La sola vicinanza basta a far intuire alla ragazza che anche Sanshiro possiede deboli poteri ESP.
I due parlano a lungo, in un'atmosfera non sempre rilassata. Come previsto dai membri dell'Armata, l'equipaggio del Drago Spaziale si occupa dei rastrellamenti di esseri umani solo per la paura di ciò che potrebbe succedere ai propri familiari, tenuti in ostaggio dal governo statunitense prima e dall'Impero di Mikeros adesso.
Liberare i familiari dell'equipaggio potrebbe significare avere il Drago Spaziale dalla propria, ed è considerando questo che Maria chiede a Sanshiro dove siano stati portati.
Quando Sanshiro risponde, il pilota di Minerva X ha un brivido, che cede il passo allo scoraggiamento più profondo.

Tokyo, l'inespugnabile capitale del Grande Generale Nero.

Daimoni e Tachibana mettono intanto piede nel quartier generale dell'Armata Mazinger. E' Tetsuya ad accoglierli, ed è il primo ad accorgersi anche del comportamento decisamente ostile di uno dei dottori verso l'altro... indizio che lo porta a concludere, trovando conferma nelle parole di Daimoni, che Tachibana è uno dei prigionieri del Drago Spaziale.
Tachibana viene mandato a fare dei rapidi controlli in infermeria, mentre Daimoni viene accolto in presenza di Yumi, Umon, Tetsuya, Koji e Hiroshi. Maria, a sua volta, resta in contatto telepatico in una stanza vicino.
Il capitano dell'ammiraglia americana non fa che confermare le parole di Sanshiro.
Ciò che aggiunge alla storia è particolarmente interessante per lo staff della Fortezza.

Daimoni, greco di nascita, è inizialmente uno scienziato dell'Area 51. E' proprio ispirandosi a uno dei mostri di Mikeros della base segreta americana, che nasce il Gaiking. Il robot da combattimento non viene sviluppato però interamente dallo staff di Daimoni: molti aiuti, specie per realizzare la lega in Acciaio Zeta di cui è composto (un surrogato della Lega Z dei Mazinger), vengono dall'equipe di un non ben specificato dottor H, che i piloti identificano immediatamente come Hell.
Quando Tetsuya chiede se il capo del Drago abbia riconosciuto Minerva, Daimoni annuisce, affermando che il robot fu custodito all'interno dell'Area e poi - dopo alcuni anni - portato via, senza che se ne sapesse più nulla.
Daimoni sa perfettamente cosa succede alle cloni di Maria e sa molto dell'infestazione Vegan. Al tempo, preso dal rimorso per quello che le ragazze erano costrette a subire, convinse il governo a portarne una con sè sul Drago Spaziale - con la scusa di testarne le reazioni in un ambiente esterno - adottandola in realtà come una figlia. Nell'isola vive un organismo Vegan: è anch'egli uno scienziato dell'Area, che si è autocontaminato sia per pagare i propri peccati che per studiare sulla sua pelle il processo d'infestazione aliena.
Il suo nome è Zeku Alba: in lui, l'ospite Vegan è pienamente sviluppato, ma sembra aver raggiunto uno stato di totale equilibrio con esso. Tetsuya, incredulo, chiede se basti solo la presenza dello scienziato a suscitare la paura dell'esercito Mikeros e perchè tale paura non sia rivolta anche verso Maria e chi altri abbia subito l'infestazione. Daimoni risponde che Mikeros è terrorizzata da tutto ciò che abbia a che fare con Vegan e che, probabilmente, la presenza di Alba sia più disturbante perchè in lui l'ospite è a un livello di sviluppo non più embrionale.

Nel frattempo, alla riunione viene accolto anche Sanshiro. E' Koji ad andarlo a prendere, mentre il giovane sta litigando con alcune guardie per uscire dalla stanza. Kabuto fa qualche battuta amichevole sui suoi trascorsi come giocatore di baseball (Sanshiro Tsuwabuki è stato anche un grande campione, prima di essere arruolato forzatamente) e lo porta a prendere un caffé alla mensa.

Durante la riunione, intanto, Maria chiede a Daimoni di poter chiamare la "figlia" in modo da confrontarsi con la sua clone. Non è l'unica cosa che comunica all'anziano scienziato.

"Quando avete lasciato l'Area 51?"
"Intorno all'88-89, mi sembra..."
"Quindi... pare che mi abbiate vista crescere"

Il silenzio carico di vergogna del dottore è un sì molto più sofferto ed eloquente di altri detti a voce.

Alla base arriva anche Grace.
Sanshiro viene avvisato della sua presenza da una Maria con un cappellino calcato pesantemente sul volto, che va a prendere lui e Koji.
Sanshiro e lei si riuniscono, abbracciandosi. La preoccupazione per la sorte di entrambi sembra per un attimo, un breve attimo di pace, messa da parte.
La ragazza ha anche modo di parlare a Maria in privato e non sembra troppo stupita dalla sua presenza. A differenza del pilota di Minerva X, ha infatti sempre saputo molto di più fin dall'inizio riguardo la sua natura e i suoi simili. Maria però la mette in guardia dicendo di tenersi alla larga dai soldati di Schwartz, ancora sconvolti dal massacro compiuto da una delle prigioniere all'Area. Il dialogo procede per alcuni minuti a parole... poi a sensazioni, a pensieri fino a che le due ragazze non parlano in uno strano linguaggio fatto di immagini mentali, frasi pronunciate a voce alta ed emozioni grezze.
Ancora una volta a viso coperto, Maria entra con Grace nella sala Briefing, in cui Yumi, Daimoni e gli altri piloti stanno discutendo il da farsi.
Nessuno della Fortezza vuol saperne di lasciare liberi quelli del Drago: non ci dovranno più essere rastrellamenti di prigionieri dati in pasto all'impero dei mostri. Daimoni e Sanshiro (quest'ultimo con molta meno pazienza) spiegano la loro situazione. Con i familiari prigionieri a Tokyo, non possono continuare a fare altro che eseguire gli ordini. La discussione si accende sempre di più: da una parte, l'Armata Mazinger vorrebbe avere il Gaiking e la gente del Drago come risorsa in battaglia, dall'altra parte la responsabilità verso i propri cari non impone che scelte uguali alle odiose già fatte.



I VOSTRI FAMILIARI SONO MORTI!

La voce di Hiroshi raggela la sala per un attimo. Sanshiro di prendere in considerazione l'idea arrivando anche alle mani, pur di uscire e non restare ad ascoltare. Un breve scontro tra lui e Hiroshi si risolve a favore del secondo, ma ancora quelli del Drago versano in una forzata incredulità.
E' allora che Tetsuya e Koji mostrano loro i filmati delle tappe salienti nella lotta contro Mikeros.

Tokyo, ridotta a un cumulo di macerie dal Generale Nero.
Yoshida, un enorme campo di raccolta per pezzi di ricambio.
Il Comandante Humanos, la Belva Infernale, con corpi e corpi di prigionieri a fargli da scudo durante i combattimenti.

Sanshiro rimane impietrito. La sua rabbia si manifesta in un disturbo psichico, che inizia a trafiggere la mente di tutti i presenti, mentre Grace - semplicemente - scoppia in un pianto singhiozzante.

Tetsuya fa vedere un altro filmato, inoltre. Un filmato che mostra il Great Mazinger e Venus scortati da Rain X1 e altre Machine-Beast a Berlino.
Quando Koji, allibito, gli chiede cosa siano quelle immagini, Tetsuya ammette pacificamente di essere andato a Berlino nel periodo in cui Sayaka prese Minerva X perdendone il controllo.

In questa base sono in molti ad avere segreti... KABUTO

Nel momento in cui Koji sta chiedendo insistentemente il significato di quelle parole, Yumi ritorna alla questione Drago Spaziale. Daimoni, ancora choccato dallo spettacolo visto, chiede di poter radunare il suo equipaggio alla Fortezza per decidere insieme. Il permesso viene accordato e l'equipaggio del Drago si ritira per riflettere. L'atmosfera, però, è lungi dal tranquillizzarsi.
Di nuovo, per l'ennesima volta, il pilota di Mazinger Zeta accusa il dottore e tutto il resto della base di tenerlo all'oscuro di un segreto di cui ormai lui solo sembra non essere a conoscenza. Le obiezioni e l'autorità dello scienziato, di fronte alla frustrazione del ragazzo sono molto fragili. Prende tempo, promette che finita la questione relativa al Drago, le cose andranno meglio e ci saranno più risposte.
Ma Koji non vuole più sentire ragioni. In un accesso di rabbia, rivela anche che Maria gli ha mostrato il volto del Direttore, ma con poco successo.
Le domande continuano a essere poste con insistenza, finchè l'unico modo con cui Yumi affronta la situazione è un secco rifiuto di fornire ulteriori spiegazioni.

Usciti dalla Sala, la reazione di Maria è piuttosto amara, e il dialogo che ne segue tutt'altro che confortante.



"...Comuqnue grazie per avermi sputtanato con Yumi!"
"Ma figurati cosa me ne frega..."
"Beh a me frega, mi era stato detto espressamente di non farlo e ti avevoanche detto che avrei passato dei guai se..."
"Senti, per quanto mi riguarda tui devi già ringraziare di essere viva,qundi non rompere.""Ah, capisco, scusi signor dio!"
"Magari fossi dio."

Il lampo negli occhi di Koji è tutt'altro che rassicurante, sprezzante e sinistro al tempo stesso.
Maria ne resta arrabbiata e turbata... turbata dal potere dato a quello che lei reputa nulla più che un bamboccio viziato. Quasi inconsapevolmente, comunica la stessa impressione a Grace, che le risponde con una calda sensazione di conforto e comprensione.



Intanto Tetsuya e Hiroshi parlano col Dottor Tachibana.
Tachibana è uno degli inventori di una speciale lega costruita da tanti piccoli frammenti estremamente elastici: la Lega Metamorfica può avere gli usi più disparati, dal rendere più agile e flessibile il robot costruito con essa, fino a rendere possibile vere e proprie trasformazioni sfruttando tale duttilità.
Prima di essere catturato, Tachibana stava appunto lavorando a un robot componibile, costituito da tre navicelle i cui incastri potevano formare configurazioni adatte a ogni campo di battaglia.
Una rapida associazione di idee fa sì che i piloti mostrino a Tachibana la parte dello scontro con Birdler in cui il misterioso robot rosso è giunto in aiuto dell'Armata Mazinger.
Lo scienziato sembra incupirsi di colpo.

Allora quel bastardo c'è riuscito.

A una più approfondita richiesta di delucidazioni, Tachibana spiega che il robot che hanno visto è il Getter Robo del Dottor Saotome, uno scienziato arroccato sulle pendici del Monte Asama in Giappone. Saotome è sato lo scopritore dell'Energia Getter, la fonte che con ogni probabilità alimenta l'omonimo robot. Un tempo, Tachibana e Saotome erano colleghi, finchè il primo non si accorse della pericolosità dei raggi Getter sull'ambiente: il danno che sono in grado di provocare all'ecosistema è enorme, accelerando in maniera spasmodica e innaturale i processi evolutivi di ogni organismo vivente con cui vengono a contatto. Saotome però, accecato dalla sua sete per la conoscenza, non ha mai dato retta agli avvertimenti di Tachibana, neppure quando alcuni esseri umani sottoposti ai raggi Getter hanno iniziato a sviluppare mostruose mutazioni genetiche.
Tachibana ipotizza anche che nello staff sulle ricerche per l'Energia Getter, possa essere coinvolto anche un sinistro scienziato nello stesso staff di Hell, ai tempi della famigerata Unità 731 in Manciuria: un certo dottor Shikishima.
Una delle rivelazioni che gettano maggior sgomento dei due piloti, però, è la possibilità che le testate lanciate dai governi mondiali contro l'avanguardia di Mikeros siano bombe Getter a bassissimo potenziale e che tuttora stiano esigendo il caro prezzo sull'ambiente circostante.

Quasi contemporaneamente, una nuova comunicazione giunge inaspettata.
Dopo mesi di silenzio, il Conte Blocken entra di nuovo in comunicazione con l'Armata Mazinger. Quella del gerarca nazista è una richiesta d'aiuto: le sue fonti hanno registrato la presenza di un fortissimo ammassamento di truppe Mikeros in Europa. Tempo due settimane e i Generali dell'Impero Sotterraneo cercheranno di spazzare via la presenza del Nuovo Reich dall'Europa. Benché Koji e gli altri non siano convinti del tutto di aiutarlo, il subdolo ex-luogotenente di Hell fa presa su un argomento che non riesce a lasciare indifferenti i nemici di un tempo: Berlino ormai ospita una larghissima popolazione di esseri umani, che verrebbero ridotti a carne da macello, nel caso di una violenta invasione dell'esercito del Generale Nero.
Quasi divertito, Blocken sfida i piloti dell'Armata Mazinger a trovarsi con le mani sporche di sangue innocente.
In preda a una crescente rabbia, Koji tronca il collegamento.
Una nuova riunione di guerra viene indetta, a cui partecipano tutti salvo Daisuke, ancora in pessime condizioni e confinato nella sua stanza.
Senza l'unico dell'Armata a opporre una decisa resistenza sul dare un aiuto all'autoproclamato Neo Fuhrer di Berlino, la scelta di tutti i piloti appare unanime: pur con i suoi modi spregevoli, Blocken ha avuto ragione nel dire che, chi pagherebbe un eventuale rifiuto, sarebbero solo i civili.



L'equipaggio del Drago Spaziale, nel frattempo, si trova sottoposto a una tragica scelta.
Sanshiro guarda fisso Daimoni negli occhi, chiedendogli ancora una volta se davvero è stato uno dei carnefici dell'Area 51.
Il dottore non risponde nulla, si limita ad annuire.

"Sei solo una merda". Sanshiro gli sputa letteralmente in faccia il suo odio e il suo disprezzo: due cose a cui Daimoni non può controbattere.

A Maria viene chiesto dal pilota del Gaiking di partecipare alla riunione a porte chiuse dell'equipaggio del Drago. La telepate ha così modo di conoscerli meglio: Daimoni, Grace, Sanshiro... ma anche gli altri.
Pete Richardson è un cinico pilota americano, che vorrebbe solo trovare il modo di non incorrere nell'ira di Mikeros per la sconfitta subita. Lui e Sanshiro sono rivali da anni e i modi duri, arroganti e menefreghisti del pilota dello Stilvas (ora passato definitivamente nelle mani del Maggiore Schwartz) non fanno altro che procuragli antipatie dentro e fuori dalla sua ammiraglia.
Bunta è invece quasi sollevato di trovarsi spalle al muro per una scelta che lo tolga dai compiti orribili che è costretto a eseguire. Come gli altri, è convinto che Mikeros li stia solo ingannando con la promessa di rivedere sani e salvi i propri cari. In realtà, sono sei mesi che nessuno ha notizie di loro e non è affatto escludibile (visto il valore che i nuovi padroni della terra danno alla vita umana) che siano in effetti stati uccisi tutti. Bunta cerca di convincere gli altri a passare dalla parte della Fortezza delle Scienze, dando un domani migliore alle generazioni che arriveranno.


Fuan Lee, pilota cinese dello Skylar, non è altrettanto ottimista. Il suo fratellino (San Lee) è tra i prigionieri e lui sa che la sua scelta lo condannerà a morte. Nonostante questo, anche lui appare logorato da anni di tradimento nei confronti della sua stessa razza. E' una scelta estremamente difficile per il silenzioso pilota, che non fa altro che prendere tra le mani il ciondolo con la foto del fratellino all'interno. E' come se chiedesse silenziosamente scusa, mentre la sringe al petto. Poi anche lui si dichiara disposto a seguire l'Armata Mazinger.
L'irruente Sanshiro vorrebbe solo andare a Tokyo e farla pagare ai mostri che hanno ridotto in schiavitù lui e i suoi cari... per lui, la scelta è ugualmente sofferta ma molto più netta e decisa di quella dei suoi compagni.
La decisione è presa.
L'equipaggio del Drago Spaziale rimane a discutere di un piano d'azione con Yumi e gli altri dello staff, pur consapevole di essere momentaneamente sollevato dal comando della propria ammiraglia.

Sanshiro rimane con Maria e Grace.
L'ultima verità, quella per cui le due ragazze sono dei cloni gli viene svelata drammaticamente, con le due ragazze che si tolgono contemporaneamente il casco.

In tutto questo, solo Tetsuya sembra più cupo di prima.
Lentamente, va a trovare il Capo nei suoi appartamenti. Lo vede ancora lì, ancora incosciente.

Hai sempre cercato di proteggerlo. A lui non avresti mai fatto provare tutto questo orrore.

L'ombra del Great pesa sull'anima di Tsurugi.

Non gli avresti mai fatto affrontare lui.



Il pugno si stringe come il cuore.
Tetsuya esce dalla stanza, per trovare l'unica persona che sa potrebbe capirlo.
Jun è nella palestra, ad allenarsi. I due si guardano.

- Per che cosa combattiamo?
- Possiamo fare altrimenti?
- Potremmo avere una nostra vita... scelte nostre, una nostra esistenza.
- Una nostra esistenza in un mondo dominato da Mikeros? sai che non è possibile. Quello che possiamo fare è assicurare agli altri la possibilità di vivere.
- Io voglio combattere per ciò che IO ritengo giusto. Non voglio più essere usato. Sarò io a scegliere di combattere questa guerra.
- Tetsuya...

Il pilota del Great si allontana, gli occhi accesi da una fredda determinazione.
Il buio lo circonda, nei gelidi corridoi della base, fino ad avvolgerlo.

Koji torna più tardi, nella sua stanza.
E' aperta.
Entrando con la massima circospezia, si guarda intorno, per vedere se tutto è a posto... e l'unica cosa che non quadra è un biglietto sulla sua scrivania.

Tuo padre ti vuole bene
ti ha preservato dagli orrori peggiori...
così come non ha mai risparmiato me.
T.

Koji corre nell'hangar del Great Mazinger, per trovarvi solo il casco di Tetsuya e - dentro a esso - il comunicatore.
L'hangar è vuoto e il colossale robot in Superlega NZeta osserva Kabuto silente, con gli occhi spenti.

Nel buio, la mano di Koji si chiude ad appallottolare il foglio.
Poi si dirige verso la cabina del Direttore, con le guardie che per l'enensima volta gli dicono che gli è stato dato ordine di non farlo entrare.
"Lo so", replica Koji con un'espressione stanca.



Si allontana il necessario per stordirli con la pistola a raggi.
Poi digita il codice per entrare. La porta si apre, secca, più veloce di quanto Koji non sperasse. Dentro, le luci sono soffuse.
Primo passo.
Alcuni medici radunati attorno a un lettino. Koji si fa largo, ancora armato. Vede prima un corpo meccanico. Un torace di acciaio, mani abbandonate sui fianchi, anch'esse d'acciaio.
Poi un volto coperto di cicatrici... il volto di un padre che credeva morto.

I medici smettono di fare attenzione a lui, riprendendo il loro lavoro.

- Confrontate con i dati presi dal computer del Dottor Shiba!
- Dottor Shiba?
- Certo.... non sapevate che il dottor Shiba è stato il primo a progettare un corpo meccanico per Kenzo Kabuto?



Koji si siede accanto al padre, in silenzio.
Poi, dopo una lunga pausa, si alza, lasciando lì il suo comunicatore.
Il comunicatore con la Z di Mazinger... l'unico lascito (assieme al robot) di suo nonno, Juzo Kabuto.
L'unico legame con il Direttore della Fortezza delle Scienze.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

...e tetsuya così saluta...
...poor...
...poor tetsuya...

magus

Anonimo ha detto...

... non ci sono parole... è troppo grossa...

Anonimo ha detto...

Tzzzuiiia! Tuorna! Stabbase aspettaatté!

Anonimo ha detto...

Ma sti cazzi.....tesuusyahhh....dovevi vedere come era dolce con il fratellino di Kabuto j....asdasdasdasdasd

Sanshiro

Anonimo ha detto...

E io che faccio è? CHE FACCIO? Mica vale così!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

...poor tetsuya...
...poor...
...(disse)...
...(mentre il buon tsurugi)...
...(si godeva le meritate)...
...(ferie)...
...(sorseggiando un coctail)...
...(sotto un ombrellone)...
...(su una calda spiaggia)...
...(caraibica)...

magus

Anonimo ha detto...

A proposito... ben venuto Lando!!!
Spero ti troverai bene con questo branco di invasati...
Un inchino manga,
StormS

Anonimo ha detto...

NOI NON SIAMO INVASATI, NOI DIFENDIAMO IL MONDO DALLE FORZE DEL MALE!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

THX!! =)
si si...noi facciamo...quello....si si