domenica, novembre 06, 2005

14: la giustizia di Hiroshi



Hiroshi e Maria discutono con Tavirovich sui provvedimenti da prendere con i militari che si sono ribellati. Il parere del maggiore è piuttosto duro: hanno sbagliato e devono essere puniti duramente, in modo da essere un esempio. L'affermazione trova piuttosto d'accordo anche Maria, che teme - con una mancata punizione - di non rendere giustizia ai soldati che sono rimasti fedeli e che hanno aiutato la ripresa della Fortezza delle Scienze.
E' la prima volta che i due piloti hanno a che fare con l'ambiente militare della base: un ambiente a prima vista molto rigido, molto disciplinato e assai poco flessibile.

Nel frattempo, chi ha edificato tutto questo - il misterioso Direttore - versa ancora in una situazione molto più critica di quanto non ci si aspettasse. Interrogato da Maria sulle sue reali condizioni, Yumi rivela che il Capo della Fortezza è stato colpito da un pesante ictus, forse provocato dai poteri mentali della Marchesa Yanus.
Quando Tetsuya va a controllare come sta, si trova la strada sbarrata da due soldati. L'ordine è di non fare entrare nessuno negli appartamenti del Direttore, dove una piccola infermieria privata è stata allestita. L'ordine è del dottor Yumi. Solo la fiducia tra i militari della base e il pilota del Great Mazinger permettono clandestinamente l'accesso.
Dentro, Tetsuya vede un'equipe di chirurghi al lavoro sul Direttore.
Il corpo del Capo è interamente artificiale. Solo il cranio sembra essere umano.
Sebbene la vera natura del Direttore qualcosa di dapprima sospettato e poi risaputo, Tsurugi non riesce a reprimere un brivido.
L'equipe medica non fa altro che confermare maggiormente quello di cui già Yumi ha parlato: la sopravvivenza del Capo non è affatto scontata. La promessa è di tenere informato il pilota del Great sulle sue condizioni, specialmente in previsione della delicatissima operazione che deciderà della sua vita.

Hiroshi, intanto, chiede a Tavirevich di poter parlare con Goda, il capo della ribellione.
Vistosi negare il permesso, si rivolge direttamente ai soldati di piantone. Le guardie sono terrorizzate: benché abbiano ricevuto ordini molto ben precisi, la violenza e la crudeltà del cyborg sono ormai ben note in tutta la base e nessuno vorrebbe sperimentarle di persona. Quando Hiroshi promette che nessuno saprà mai della sua visita (e che, nel caso, mentirà dicendo di avere lui stesso costretto le guardie), i soldati spostano lo sguardo facendo provvidenzialmente finta di non guardare, fino a lasciarlo passare.
Hiroshi, nel suo poncho, porta una saponetta avvolta in un asciugamano, con cui percuotere a sangue Goda.
Nel buio della cella, lo sveglia con durezza. I due si fronteggiano, con Goda ben consapevole di quanto accadrà. Hiroshi fa cadere la saponetta e si siede. Parla, facendo capire al militare tutto ciò che ha imparato in questi lunghi mesi. Gli dice di non aver mai voluto essere quello che è diventato ma che, nonostante questo, ha continuato a combattere per la responsabilità che sentiva verso determinate persone. In breve, nelle parole cambiate con una persona che lo odia, Hiroshi ripercorre tutto il sentiero che lo ha portato dapprima da persona di successo, felice, a mosro sanguinario... e poi, da mostro sanguinario a combattente responsabile della vita di altre persone.
Mayumi, Miwa sono le persone che hanno operato questo cambiamento, che lo hanno permesso.
Quando, dopo il suo lungo discorso, Hiroshi lascia la cella, negli occhi di Goda ci sono emozioni contrastanti: incredulità e rispetto.

Tetsuya arriva proprio quando Yumi sta riferendo a Maria le condizioni del Direttore. In un crescendo di tensione, il pilota del Great Mazinger afferma che lo scienziato non ha alcuna autorità su di lui. Yumi, da parte sua, ribadisce che è stato il Direttore stesso a investirlo di tale autorità. Per un attimo, Tetsuya sembra far fatica a tenere a freno la propria rabbia. Poi, sprezzante, torna ad allenarsi.


Daisuke, per convincere Hikaru a desistere dal pilotare il Marine Spacer, setta le simulazioni a un livello altissimo, il livello a cui - di solito - devono superarle i piloti. Benché la ragazza sia palesemente in difficoltà e palesemente non in grado di affrontare le varie minacce che via via rendono progressivamente insostenibile l'allenamento, si intestardisce a continuare, sotto gli occhi increduli del pilota del Grendizer. Anche Koji partecipa alla simulazione, aiutando Hikaru per quant'è possibile e provocando una certa irritazione in Daisuke.

Gli allenamenti di Tetsuya sono estremamente più duri: Masai e Sosuke lo sperimentano in prima persona, dovendo fare i conti sia con la terribile difficoltà settata dal pilota del Great Mazinger, sia con la pressione psicologica che quest'ultimo riserva ai due piloti per ogni volta in cui falliscono.
Sosuke è quello che combatte con più rabbia e fanatismo... una furia che non manca di stupire perfino il rigido pilota del Great.



Per alleggerire la tensione. Koji si mette d'accordo per creare un gioco tra militari e piloti, ideando un piccolo videogioco collegabile agli apparecchi di simulazione che vede delle versioni superdeformed dei robot della Fortezza impegnate in una partita a Dodgeball. Presto, la febbre del Dodgeball sembra colpire tutti quanti alla Base: militari, civili e piloti iniziano a formare vere e proprie squadre e, nei momenti di tempo libero, vengono organizzati interminabili campionati.
In un clima decisamente più rilassato (al quale l'unico che non sembra aderire è Tetsuya), la Fortezza delle Scienze si avvicina alla base del Maggiore Schwartz e dei suoi. Alcune comunicazioni tra l'ex militare americano e il pilota del Great Mazinger fanno pensare a un'aria di tensione, che fa presagire un attacco imminente.
Tetsuya si fa promettere da Schwartz che in caso di assalto dalle forze di Mikeros, l'Armata Mazinger sarà avvisata tempestivamente.

Il piano è deciso: Mazinger Zeta, Great Mazinger, Grendizer, Jeeg e Minerva X andranno in avanscoperta, mentre gli altri piloti resteranno alla base.
Anche per Hikaru è il momento di proteggere la Fortezza. Per quanto cerchi a tutti i costi di dimostrare il contrario, ha una tensione addosso difficile da non essere notata. Quando Maria la prende da parte, e le raccomanda di ritirarsi se le cose dovessero mettersi male, il pilota del Marine Spacer la abbraccia stretta, per scaricare la tensione e per ringraziarla della preoccupazione.

Non appena i robot sono in formazione, l'annuncio drammatico di Schwartz viene trasmesso: la base è ufficialmente sotto attacco.



I robot partono alla massima velocità, trascinandosi dietro i più lenti.
Lo spettacolo che si para innanzi a ognuno di loro, giustifica ampiamente la preoccupazione del Maggiore: un gruppo di carri armati avanza contro la base, sormontati da due mostri combattenti simili a mummie e da un altro (che sembra comandarli) dalle spettrali fattezze di un sudario.


Minerva si getta sui carri armati, animata da una sinistra sete di sangue: li afferra con gli artigli e li porta a schiantarsi addosso ai mostri. Grendizer si lancia verso quello che sembra essere il capo mentre Jeeg, impegnato in una complessa manovra di agganciamento, punta una delle due mummie.
L'attenzione di Mazinger Zeta e del Great Mazinger viene invece attirata da altri oggetti in avvicinamento sul radar: credendo che si tratti del Drago Spaziale e di altri robot americani, volano immediatamente nella loro direzione, preparandosi allo scontro.

La battaglia, intanto ha un inizio decisamente negativo, per i robot: il comandante delle truppe di Mikeros fa risuonare un urlo agghiacciante contro di loro. Un urlo capace di piegare l'involucro dei loro robot e di ferire le carni dei piloti. Nel frattempo, Schwartz e i suoi scendono in combattimenti contro i carriarmati, mentre Minerva impegna una delle mummie.
Facendosi strada tra gli attacchi dei nemici, Grendizer scende in corpo a corpo con il comandante, sfidandolo con la Double Harken.



Mazinger Zeta e il Great vanno incontro, dall'altra parte a qualcosa di totalmente inaspettato. Elicotteri e cargo talmente neri da non concedere alcun riflesso sono la scorta personale di un gigantesco drago meccanico... non il Drago Spaziale, ma una mostruosa Machine Beast. Solo a vederla, Mazinger Zeta sembra animarsi di una rabbia implacabile e perfino Koji è costretto a mettere a tacere l'impulso di abbatterla all'istante: Schwartz, infatti, raccomanda ai due piloti di non attaccare i nuovi arrivati.
Quando Tetsuya chiede chi siano, la risposta del Maggiore è enigmatica.

Sono una vecchia leggenda americana.

Le due formazioni si riuniscono.
Jeeg e Minerva riescono senza la minima difficoltà ad avere ragione dei due mostri mummia, l'uno con il suo Space Bazooka e l'altra con il Breast Inferno.


Grendizer continua a combattere contro il mostro comandante finchè il Boomerang del Great Mazinger e una poderosa scarica di Breast Fire di Zeta non hanno ragione del comandante della spedizione punitiva. Del mostro non resta assolutamente nulla, dopo l'attacco di Koji.
I mezzi armati neri continuano ad attaccare senza esclusione di colpi i soldati dell'esercito americano. Perfino quando i soldati escono dai mezzi con le mani alzate, i misteriosi alleati dell'Armata Mazinger continuano incessantemente a fare fuoco su di loro.
Solo un americano riesce a salvarsi.

Zeta prende uno dell'esercito al seguito della Machine Beast in mano e, come privo di volontà, il soldato nero continua a far fuoco.

Ben presto la verità è palese, soprattutto agli occhi di Koji Kabuto, e viene confermata quando - tolto loro il casco, si scopre che la calotta cranica dei soldati è stata asportata. Proprio come le truppe dell'esercito di Hell.

Quando a Schwartz vengono chieste spiegazioni, l'unica risposta è in un racconto che si tramandano i soldati della resistenza americana: una specie di leggenda urbana che vuole alcune cellule di guerriglia salvate da mezzi militari scuri, non appartenenti a nessun esercito. Nessuna verità da offrire, però: il Maggiore stesso si è imbattuto in questi misteriosi alleati per la prima volta.
Tetsuya ipotizza che Blocken stia estendendo il suo potere anche su questo continente e il fatto che la Machine Beast giunta in loro soccorso sia fuggita verso il Sud America (luogo in cui si ipotizza ancora una certa presenza di ex gerarchi e movimenti nazisti) sembra dargli una piccola conferma di ciò.
Koji non è così sicuro, senza però accennare molto alle sue reali ipotesi.

Schwartz e i suoi vengono portati alla Fortezza delle Scienze.
Sono pochissimi, appena una decina, sterminati dalla crudeltà della battaglia che hanno affrontato per prendersi la loro base.
Sono determinati, però.

Maria, a cui è stato consigliato di non farsi vedere, per non scatenare reazioni esagerate nei soldati della resistenza americana (che hanno ancora bene impresso il ricordo di una sua clone infestata dai Vegan) ascolta telepaticamente la riunione che deciderà una battaglia campale.

La battaglia tra esseri umani contro esseri umani.
Del fratello contro il fratello.
La battaglia contro il Drago Spaziale.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E ancora una volta ho salvato il sederino di Gren a Daisuke :-)

Anonimo ha detto...

Oooooohhhhh! (Faccetta sorpresa)

Anonimo ha detto...

...yumi lo accoppo...
...giuro...
...lo accoppo...

Tetsuya

Generale Nero ha detto...

"accopparmi? perchè koj... cioè volevo dire dais... hirosh...mar.. sì insomma, tetsuya"

;)

Anonimo ha detto...

...
...bastardo...
...
...

Magus

Anonimo ha detto...

EHEH